Leoven "Marker" Silverkin

Scheda accettata il 03/12/2014

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    Nebbia Cinerea


    Nome: Leoven
    Cognome: Silverkin
    Soprannome: “Marker”
    Data di nascita: 02/11/836
    Età: 26
    Razza: Umano
    Residenza: Isola di Ferrins
    Luogo di nascita: Ferelden (Altro Regno)
    Sesso: Maschio
    Fazione: Regno

    Aspetto fisico


    Altezza: 1.75 m
    Peso: 70
    Occhi: Marroni
    Capelli: Castani
    Descrizione fisica: Leoven è di corporatura magra, è ben allenato ma non possiede un fisico sportivo. Capelli corti e spesso spettinati, uno sguardo curioso e scettico allo stesso tempo. E' possibile notare un ghigno divertito sul suo volto praticamente ogni volta che nessuno lo guarda.
    Segni particolari: Una voglia a forma di foglia alla base del collo, spesso coperto dal colletto degli abiti.

    Carattere


    Descrizione: Leoven possiede un carattere fortemente atipico nel regno di Eirydia. E' un uomo fortemente scettico per tutti i tipi di magia e cerca una spiegazione razionale ad ogni fenomeno magico cui assiste. Ritiene infatti che la magia sia una sorta di “illusione collettiva”, e che tutti ci credono solo in quanto sembra normale crederci. Ama quindi deridere chiunque cerchi di fargli capire il contrario, per poi allontanarsi divertito.
    E' paranoico e teme sempre che qualcuno lo stia seguendo. Questo spesso lo spinge a fare manovre diversive e a scappare via anche solo quando qualcuno lo ferma per una semplice informazione. Ama scherza e divertirsi in taverna, ed è spesso al centro dell' attenzione. A meno che non sia in quel luogo per lavoro.
    Quando qualche persona attira la sua attenzione, il suo istinto da ladro si attira. Si dilegua velocemente ed inizia a inseguire la preda, dimostrando una tranquillità rara per un furfante. Sceglie di camuffarsi prima di colpire, anche solo in maniera semplice, che sia con un mantello o una bandana.
    Finge di fidarsi delle persone e le spinge a fidarsi di lui, sfruttandole fino a quando gli servono, per poi dileguarsi velocemente. Per abitudine consolidata, non spreca nulla di quello che ha, utilizzandolo finché è possibile.

    Altro


    Abbigliamento: Quando si veste in maniera civile, indossa dei pantaloni normali in tessuto, con sopra una copertura di cuoio. Scarpe normali dall'aria non troppo costosa. Sul dorso indossa una canottiera bianca con sopra un giaccotto di pelle marrone e un piccolo mantello bianco logoro lungo la schiena ma visibile anche da davanti, che gli arriva fino ai muscoli dorsali. Nella parte superiore indossa una copertura in cuoio per il collo e le spalle. Indossa un paio di guanti senza dita, una semplice cintura di pelle e alcune piccole tasche sempre in cuoio agganciate ad essa. Sulla schiena si trovano, nascoste dal mantello, i foderi delle due spade.
    Oggetti:
    Lame Gemelle
    eZrjZ6M
    Hobby: Gare di birra nelle osterie
    Familiari: Samantha Kingley (Madre - Deceduta) - Jason Silverkin (Padre - Deceduto)
    Equipaggio della "Reedus":
    Kyle Negus ( Timoniere, 35 anni)
    Castor Arroway (Secondo - Quartiermastro ,28 anni)
    Wiker Chandler (Membro semplice, 19 anni)
    Älya Kane(Consigliera e vedetta)

    Storia:

    Leoven nasce in un piccolo villaggio nel regno di Ferelden da una famiglia di minatori. Il lavoro non rendeva molto e più volte al mese la sua famiglia si trovava costretta a saltare interi pasti. Questo spinse Leoven a passare la sua giovinezza, fino ai 15 anni, a mendicare nel suo villaggio quei pochi spiccioli che potevano aiutarli a sopravvivere. Ma erano numerose le famiglie ridotte nelle loro stesse condizioni e non sempre i ricchi o i mercanti di passaggio erano disposti a donare loro qualcosa. Spesso gli stessi mercanti si divertivano a prenderli in giro e a maltrattarli in vari modi. I loro stessi figli, che a volte li accompagnavano , si divertivano ad inseguirli ed a lanciare pietre ed altri oggetti verso di loro. Ma lui sopportava tutte quelle angherie, conscio di quanto fossero importanti quei pochi spiccioli per la sopravvivenza della sua famiglia.
    Fino al giorno del crollo della miniera.
    Nessuno però gli venne a dire nulla. Lo scoprì da solo, due giorni dopo l'incidente quando, spinto dalla fame, si diresse verso la miniera. Alcuni minatori, colleghi dei genitori, stavano lavorando per eliminare alcune rocce davanti all'ingresso, grondanti di sudore. Quando Leoven si avvicinò per chiedere cosa fosse successo, gli venne detto che alcuni maghi avevano fatto saltare la miniera, facendola crollare su se stessa, senza un motivo preciso.
    Solo perché potevano farlo.
    Fu un incredibile trauma per lui. Fino ad allora la magia gli era sempre stata indifferente, ma da quel momento un odio iniziò a crescere dentro di lui. Passò tre giorni chiuso in casa, senza uscire mai, senza mangiare, senza dormire. Aveva solo in testa la magia. Dimagriva velocemente, ma non sentiva i morsi della fame. Poi improvvisamente metabolizzò la cosa, in una maniera imprevista. Iniziò a rifiutare l'esistenza stessa della magia e dei maghi ed a razionalizzare ogni evento ad essa collegato. Ricordando alcuni insegnamenti del padre, decretò che il crollo della miniera era accaduto per un semplice fenomeno naturale, probabilmente un terremoto di cui nessuno si era accorto.
    Si convinse e tornò ad uscire. La fame lo stava dilaniando e non aveva più modo di procurarsi denaro senza essere sfruttato da datori di lavoro. Non aveva intenzione di fare il minatore.
    Quel giorno compì il suo primo furto, due mele da un mercante molto distratto.
    Compiere un furto era eccitante e si convinse che fosse così che doveva andare la sua vita.
    Passò un' altro anno al villaggio, compiendo furti per necessità o, più spesso, per divertimento.
    Poi un giorno tentò troppo.
    Due borghesi in viaggio dalla capitale del regno avevano deciso di fermarsi per un paio di giorni nel villaggio. Erano patiti della caccia e a poche ore dal villaggio si trovava una foresta enorme.
    Leoven gli aveva notati non appena erano arrivati, verso il tramonto.
    Fino a quel momento non aveva mai rapinato borghesi o gente REALMENTE ricca. Quegli uomini erano sempre troppo protetti, e spesso ben armati. Per quanto le sue abilità furfantesche fossero migliorate di molto nel giro di un anno, era pur sempre un ragazzo alle prime armi.
    Ma due borghesi che giravano senza scorta in un piccolo villaggio e con enormi quantità di oro addosso erano un bersaglio troppo goloso per essere ignorato. Il primo giorno li seguì, scoprendo dove alloggiavano e i loro orari. Storse il naso quando scoprì, durante la loro prima battuta, che non si fidavano a lasciare i loro averi incustoditi nella camera affittata alla locanda, quindi decise che avrebbe colpito la notte stessa.
    Attese il buio, poi si appostò fuori dalla locanda, osservando la luce provenire dalla finestra della loro camera e attendendo pazientemente. Dopo un paio d' ore di attesa, vide la luce della loro candela spegnersi. Attese una ulteriore mezz'ora, poi entrò circospetto dentro la locanda.
    A quell'ora della sera, la locanda era piena di persone. Gendarmi, mercanti e viandanti, oltre che uomini locali intenti in alcune gare a chi beveva di più.
    Si mosse con calma, rasente al muro, raggiungendo le scale che portavano ai piani delle camere. Individuò la camera dei due e appoggiò l'orecchio alla porta per sentire eventuali rumori provenire dall'interno. Sentì chiaramente il russare di qualcuno.
    Aprì la porta grazie alla chiave che aveva “preso in prestito” durante il suo giro di controllo di giorno e la aprì con calma. Il russare di uno dei borghesi era davvero fastidioso, ma almeno non avrebbero sentito suoi eventuali rumori. In fondo alla stanza, sopra un piccolo tavolo di legno, vide lo sbrilluccichio di alcune catene d'oro, illuminate dalla luce che proveniva dall'esterno.
    Tenendosi basso, si avvicinò al tavolo.
    In quel momento, accadde l'impensabile.
    Il secondo borghese, che non riusciva a dormire a causa del compagno, si accorse di Leoven e si alzò in piedi di scatto. Leoven rimase a bocca aperta a fissare il nobile, con indosso solo un paio di calzoni e una camicia da notte a pois. Lo vide estrarre dal fodero posato accanto al letto la sua spada e corrergli incontro urlando. Il borghese russante non si svegliò neppure quando Leoven urtò il suo letto nel tentativo di fuga. Corse giù dalle scale a perdifiato.
    Vide due gendarmi posizionarsi davanti alla scala a spade sguainate, intimandogli di fermarsi. Leoven ignorò l'ordine, scavalcando il corrimano e cadendo pesantemente sopra un tavolo, mandando in frantumi alcuni boccali di birra e lasciando esterrefatti due nani intenti in una gara. Gridò uno “scusate” molto generale e vago e corse fuori dalla taverna. Le guardie e il borghese continuarono ad inseguirlo per una decina di metri, poi lo lasciarono andare.
    Leoven continuò a correre spaventato fino a raggiungere il porto. Credeva fosse la sua unica via di fuga per scampare alla prigione. Iniziò ad immaginarsi incredibili torture da parte dei suoi possibili carcerieri.
    Non si sentiva più le gambe e più volte rischiò di cadere rovinosamente per terra. Le barche erano quasi tutte salpate, lasciando la banchina in una lugubre solitudine, ma si accorse di una ancora assicurata al porto, in fondo alla banchina. La raggiunse e si fiondò all'interno senza pensarci due volte, nascondendosi dietro alcune casse.
    Passò le ore dietro quelle casse, terrorizzato.
    Fu il capitano della nave a scovarlo ed a intimargli ad uscire.
    L'uomo rideva, osservando la goffaggine e la rassegnazione di Leoven mentre usciva a testa bassa dal suo nascondiglio, convinto che lo avrebbe consegnato alle guardie. Il capitano lo rassicurò, come leggendo nei suoi pensieri.
    Aggiunse anche che erano appena salpati, e che non sarebbe tornato indietro per riportarlo a terra. Quindi avrebbe dovuto fare la sua parte sulla nave fino alla prima tappa.
    Il capitano, che si presentò con il nome di Jack Portes, gli disse di stare trasportando un carico molto prezioso e che la loro destinazione era un regno lontano chiamato Eirydia. Avrebbero impiegato molti mesi prima di giungere al primo porto sicuro, l'isola di Ferrins.
    Portes era un uomo anziano di oltre 70 anni, ma con un fisico che avrebbe fatto invidia ai giovani addestratori del Ferelden. La sua lunga barba bianca gli conferiva un'aria molto saggia e rispettabile e già dopo pochi giorni Leoven iniziò a provare ammirazione verso di lui.
    Portes viaggiava da solo, a bordo della sua piccola nave mercantile chiamata “Viverna”, ed era ben felice di avere compagnia per il tratto più lungo del suo viaggio. Durante il giorno lavoravano sodo entrambi, aspettando la sera dove, prima di andare a dormire, Leoven ascoltava i racconti di quel vecchio marinaio. Gli raccontò dei suoi viaggi, la storia di Eirydia e la sua partecipazione ad alcune guerre.
    Rimase a bocca aperta nello scoprire che Portes era stato un lottatore, guerrieri di una classe elitè e arma segreta di molti eserciti, che spesso combattevano a petto nudo e con incredibile agilità. Una sera Portes gli mostrò le due spade corte che aveva utilizzato in battaglia e che così spesso gli avevano salvato la vita. Erano due lame gemelle, finemente intarsiate con alcuni simboli sia sul manico che sulle lame. Erano caratteri elfici, gli disse Portes, ma non aveva intenzione di spiegargli il significato di essi. Leoven interpretò le sue parole come un “Non so neppure io cosa significhino, ma non lo ammetterò mai.”
    Leoven era rimasto colpito da quelle due lame e ripetutamente chiese a Portes di insegnargli ad usarle. Dopo alcuni giorni di rifiuti secchi, il vecchio marinaio iniziò a mollare la presa. Accettò di spiegargli l'arte della spada doppia e alcuni dei suoi trucchi. Leoven apprese le tecniche che gli venivano spiegate con incredibile velocità, accumulando scioltezza dopo ogni tentativo.
    Il carattere scontroso del marinaio era opposto a quello del giovane e gli impediva di complimentarsi per i risultati, ma Leoven non aveva bisogno delle sue parole.
    Finalmente giunsero sull'isola di Ferrins.
    Portes non voleva lasciare il ragazzo in mezzo ad una strada e gli diede le chiavi della sua casa, intimandogli di non lasciare l'isola fino al suo ritorno. Inoltre gli regalò le sue spade, promettendo infine che sarebbe tornato nel giro di qualche mese.
    Leoven attese con ansia nella casa di Portes il ritorno del mercante, che non avvenne mai. Venne a sapere che la sua barca era affondata per un fortunale, e nessuno si era salvato.
    I soldi in casa finirono in fretta e Leoven tornò quindi a vivere di rapine e piccoli furti, con imprese però sempre più importanti, senza farsi mai scoprire, anche grazie all'incredibile quantità di vestiti che aveva trovato in casa di Portes. Non abbandonò mai l'isola, imparando a conoscerla come le sue tasche.
    Si attribuì il soprannome di Marker, per non essere individuato facilmente da eventuali interessati a lui.



    Linea Temporale

    - Leoven approda sull'isola di Dwyn dove passa il tempo a compiere piccoli borseggi, in attesa di qualcosa di più grosso;
    - Dopo una breve rissa all'interno di una locanda, decide di pedinare un uomo dall'aria molto ricca;
    - L'uomo sale sopra una nave ( la “Menarea”) e per seguirlo Leoven prende il posto di uno dei marinai;
    - A bordo della “Menarea” Leoven inizia a parlare con l'uomo, presentatosi come Rakuen. Leoven invece si presenta a lui come “Marker”;
    - Leoven scopre la missione della nave, ovvero dare la caccia ad una nave pirata. Dopo alcuni minuti di esitazione e speculazioni, Leoven decide di aiutare Rakuen nella sua missione.
    - Quando i pirati fanno la loro mossa, Leoven sale sulla nave pirata, la “Nemesis”, mentre Rakuen tiene impegnati i pirati sulla "Menarea".
    - Leoven uccide il capitano pirata, ritornando poi sulla “Menarea” per far cessare i combattimenti
    - Leoven abbandona Rakuen requisendo la “Nemesis” e portando con sè uno dei pirati rimasti vivi, Castor.
    - Leoven arruola un equipaggio e sistema la nave, cambiandone il nome. Da "Nemesis" diventa "Reedus"
    - Mentre si trovava lungo la valle del Led incontra Älya e il suo amico e protetto Zack. Dopo una breve e combattiva trattativa, decide di accompagnarli fino a Ferrins.
    - Lungo il viaggio viene a sapere della loro storia e scopre che il vero assassino del padre di Zack è Älya stessa. Leoven quindi decide di aiutare la ragazza a celare la verità in cambio di una mano durante un furto.
    - Al termine del furto, Leoven propone ad Älya di diventare parte della ciurma.
    - (MOMENTO ATTUALE)

    Stile di Combattimento


    Descrizione: Combattimento a doppie lame:
    Il suo stile di combattimento comprende l'uso delle doppie lame in contemporanea, creando pericolosi attacchi da due lati contemporanei. Non cerca di ingaggiare frontalmente il nemico, ma di aggirarlo e colpirlo con precisione. In questo modo è possibile ignorare il bonus che lo scudo darebbe al suo nemico.
    Punti di forza: Forza, agilità, intuito.
    Punti di debolezza: Ignora atti magici del nemico, spesso rischiando grosso, non può pararsi in caso di frecce, ma solo tentare di schivare.

    Tessera

    Foto:
    Link altri pg:
    1#pg:
    2#pg:
    3#pg:
    4#pg:
    5#pg:



    Edited by Nebbia Cinerea - 3/2/2016, 15:02
     
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    Eccoti l'intestazione che utilizzerai per ruolare ^^
    leovenrole_zps15080a7d
    Leoven;
    TESTO MESSAGGIO

    CODICE
    <div style="float: left; margin-right: 10px">[URL=http://eirydia.forumcommunity.net/?t=57089523][IMG]http://i357.photobucket.com/albums/oo20/Ariel_Sora/leovenrole_zps15080a7d.png[/IMG][/URL]</div><div align="right"><div style="font-family: Georgia; font-size: 26px; color: #FF5500; line-height: 20px; border-bottom: 1px dashed #d78345"><i></i>Leoven;</div></div><div style=" line-height: 8px">[size=3][font=calibri]TESTO MESSAGGIO[/font][/size]</div>


    Intanto puoi dichiarare Leoven pronto per la role in questo topic. Se hai già voglia di aprire da qualche parte puoi farlo liberamente e poi dichiarare la role nel sopracitato topic ^^
     
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    Vorrei aggiungere in fondo alla scheda questa linea temporale :3

    Linea Temporale

    - Leoven approda sull'isola di Dwyn dove passa il tempo a compiere piccoli borseggi, in attesa di qualcosa di più grosso;
    - Dopo una breve rissa all'interno di una locanda, decide di pedinare un uomo dall'aria molto ricca;
    - L'uomo sale sopra una nave ( la “Menarea”) e per seguirlo Leoven prende il posto di uno dei marinai;
    - A bordo della “Menarea” Leoven inizia a parlare con l'uomo, presentatosi come Rakuen. Leoven invece si presenta a lui come “Marker”;
    - Leoven scopre la missione della nave, ovvero dare la caccia ad una nave pirata. Dopo alcuni minuti di esitazione e speculazioni, Leoven decide di aiutare Rakuen nella sua missione.
    - Quando i pirati fanno la loro mossa, Leoven sale sulla nave pirata, la “Nemesis”, mentre Rakuen tiene impegnati i pirati sulla "Menarea".
    - Leoven uccide il capitano pirata, ritornando poi sulla “Menarea” per far cessare i combattimenti
    - Leoven abbandona Rakuen requisendo la “Nemesis” e portando con sè uno dei pirati rimasti vivi, Castor.
    - (MOMENTO ATTUALE)
    CODICE
    <h2 align="left" style="text-align: left; background: #C0C0C0"><span style="font-family: Times New Roman; color: #56739E; font-weight: normal">Linea Temporale</span></h2>- [URL=http://eirydia.forumcommunity.net/?t=56645039] Leoven approda sull'isola di Dwyn[/URL] dove passa il tempo a compiere piccoli borseggi, in attesa di qualcosa di più grosso;
    - Dopo una breve rissa all'interno di una locanda, decide di pedinare [URL=http://eirydia.forumcommunity.net/?t=55180423] un uomo dall'aria molto ricca;[/URL]
    - L'uomo sale sopra una nave ([URL=http://multimedia.lastampa.it/fileadmin/MULTIMEDIA/MONDO/19618_album/galeone01_cf84e71d.jpg] la “Menarea”[/URL]) e per seguirlo Leoven prende il posto di uno dei marinai;
    - [URL=http://eirydia.forumcommunity.net/?t=57098787] A bordo della “Menarea” [/URL] Leoven inizia a parlare con l'uomo, presentatosi come Rakuen. Leoven invece si presenta a lui come “Marker”;
    - Leoven scopre la missione della nave, ovvero dare la caccia ad una nave pirata. Dopo alcuni minuti di esitazione e speculazioni, Leoven decide di aiutare Rakuen nella sua missione.
    - Quando i pirati fanno la loro mossa, Leoven sale sulla nave pirata, [URL=http://www.paesaggioitaliano.eu/gallery/genova/genova/slides/004.jpg] la “Nemesis”[/URL], mentre Rakuen tiene impegnati i pirati sulla "Menarea".
    - Leoven uccide il capitano pirata, ritornando poi sulla “Menarea” per far cessare i combattimenti
    - Leoven abbandona Rakuen requisendo la “Nemesis” e portando con sè uno dei pirati rimasti vivi, Castor.
    - (MOMENTO ATTUALE)
     
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    Richiedo di poter aggiungere nella parte Familiari i membri dell'equipaggio che vengono più citati:

    Kyle Negus ( Timoniere, 35 anni)

    Castor Arroway (Secondo - Quartiermastro ,28 anni)

    Wiker Chandler (Membro semplice, 19 anni)
     
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