Qualcosa è cambiato

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  1. » Fyan
     
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    LA STORIA FIN ORA
    Missione incompiuta
    I tre assassini giungono a Sintad, alla ricerca del vero obiettivo della missione che ancora non erano riusciti a compiere.
    Una volta lì, decidono di separarsi e cercare informazioni separatamente, per poi incontrarsi al tramonto alle porte della città.
    Shikaku scopre in un'indagine dall'alto il luogo dove Marcus si stava nascondendo e, dopo aver eliminato i suoi uomini, se ne sbarazza, portando a temine la loro missione.
    Intanto Älya, che voleva passare del tempo da sola, incontra per caso un uomo con lo stesso nome dell'obiettivo e senza pensarci lo uccide, scatenando la reazione di un suo compagno, che la ferisce prima di morire per mano dell'assassina.
    Älya sviene e, una volta svegliata, scopre di essere stata aiutata dalla moglie dell'uomo che ha ucciso, che piange la morte del marito e si chiede chi possa essere stato l'assalitore.
    A quel punto la ragazza capisce di aver commesso un errore e pentendosi delle sue azioni fugge via; incontra Shikaku alle porte della città e insieme decidono di dirigersi a Tenar, la città più vicina per poter curare la ferita della ragazza.
    Se ne vanno senza sapere dove sia finito il loro compagno Zak

    CITAZIONE (evil-naraku @ 5/7/2014, 13:21) 
    shikaku
    Shikaku;
    Il cammino intrapreso dall'assassina fu relativamente breve ma il senso di fame cominciava davvero a farsi sentire anche a causa di certe catene costantemente indossate dall'asssino.
    Shikaku l'avrebbe nascosto più a lungo che poteva dato che i problemi di Alya era ben più gravi di uno stomaco vuoto.

    Con il tempo arrivarono a Tenar che sembrava, all'apparenza, un posto come un altro ma si notava la mancanza dele altre razze o quantomeno era raro vedere un individuo che non fosse umano.
    Buttandosi a indovinare si doveva trattare di un insediamente prettamente umano e, considerato la mancanza di sguardi diretti nella loro direzione, sicuramente ogni abitate di quel luogo doveva avere la sua buona dose di problemi.
    Crescere in un luogo del genere deve davvero influenzare molto la tua infanzia
    Pensò Shikaku riflettendo sull'ambiente che lo circondava e seguendo Alya al tempo stesso.
    In quello stato dubitava fosse capace di rispondere ad un assalto improvviso senza contare che era disarmata, si era preso una responsabilità enorme accompagnandola ma abbandonandola.
    D'altro canto abbandonandola non sarebbe stato tanto diverso dagli infami che erano soliti abbandonarlo appena la situazione diventava leggermente pericolosa, quell'idea lo ripugnava profondamente.

    Alla risposta della collega Shikaku dovette rispondere con un rifiuto
    In questo caso non posso esserti utile ma se vuoi posso renderti completamente insensibile al dolore. Se è per poco dovrebbe autarti a sentirti meglio prima di andare da un dottore tuttavia lo sconsiglio per lunghi periodi di tempo
    In attesa di una risposta diede un ulteriore occhiata alla città osservandone le strutture e altri dettagli che però non soddisfavano completamente il suo gusto estetico.
    Oltre a questo motivo stava anche controllando che la zona fosse libera da ladri o pericoli di alcun tipo, almeno fino alla ripresa di Alya doveva fare in modo che niente e nessuno li bersagliasse.

    Il mio suggerimento è di andare dal medico prima di qualsiasi altra cosa, non conosco la città ma non mi sembra il caso di sfidare la fortuna girando feriti per le strade
    Disse Shikaku tornando con lo sguardo su Alya solo dopo essersi assicurato che la zona fosse sgombra da pericoli.
    L'assassino inoltre non lo avrebbe mai detto apertamente ma si era predso anche l'impegno di proteggere la sua compagna di viaggio ferita, sia che Alya lo capisse o meno cambiava poco per lui.

    Älya
    Älya;
    L'aria di Tenar fece sentire subito meglio la ragazza, che dopo tanto tempo riusciva a tornare a casa.
    Erano arrivati la mattina del giorno dopo essersene andati da Sintad e la ferita di Älya faceva sempre più male, ma per fortuna non si era infettata.
    Con l'adrenalina non si era resa conto di quanto male le facesse.
    In ogni caso, con l'aiuto di Shikaku, aveva cambiato la benda, ma questa andava cambiata nuovamente.

    Già. Assentì, quando il compagno le consigliò di cercare un medico Ne conosco uno che vive non molto lontano da qui.
    Ricordò il naso adunco del dottor Fills, il quale non si era mai lamentato di vederla spuntare alla porta con qualche ferita sanguinante e non aveva mai fatto domande.
    Fortuna che c'è lui. Pensò: non tutti i medici agivano senza aver prima posto una serie infinita di domande, soprattutto per una ferita come quella della ragazza.
    Il problema era che probabilmente si sarebbe lamentato dell'orario, ma di questo Älya non si preoccupava granché.

    Camminò lentamente tra i vicoli che conosceva a menadito, finchè non arrivò ad un portone di legno chiaro, decorato con semplicità e sopra il quale era infissa un'insegna col nome del medico.
    Älya guardò Shikaku, che ancora la seguiva come le ombre che sapeva creare e poi notò la sua stanchezza.
    Si chiese perché stesse facendo tutto quello per lei e poi decise di dargli del tempo libero.
    Aspettami fuori, ci vorrà un po'.

    Poi si voltò verso la porta di legno e bussò insistentemente.
    Attese un po', prima che qualcuno venisse ad aprire, ma poi la figura minuta del medico fece capolino dall'uscio.
    Ma sapete che ore sono?! La città sta ancora dorm... Oh, sei tu.
     
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54 replies since 5/7/2014, 17:24   294 views
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