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LA STORIA FIN ORA
In cammino verso il castelloShikaku, un assassino proveniente da un'isola al di fuori della terra di Eirydia, si trova a Dwyn per affrontare una prova impostagli dai genitori. Mentre girovaga tra le strade del mercato, incontra casualmente Älya, un'assassina anch'essa, che è scappata da Knagwar, la sua isola natia, per girare per il mondo ed estirpare la popolazione che, a suo dire, segue una filosofia di vita non buona.
I due, di comune accordo, decidono di unirsi in un gruppo e dirigersi al castello di Dwyn per ricevere un contratto di assassinio.
Il giorno dopo, mentre si allenano per scoprire ognuno le potenzialità dell'altro (Shikaku può manovrare le ombre a proprio piacimento), incontrano Zak, un altro assassino, dalle espressioni di un freddo inquietante, con un incarico da svolgere: minacciare un rivale in affari del suo cliente.
Sebbene, inizialmente, tutti dubitino degli altri, decidono di unirsi ed il trio si imbarca per raggiungere la loro meta: gli altipiani di Mamlid.
Shikaku;Alya, come sempre, non aveva proferito parola circa i suoi dubbi o le domande di Shikaku. Probabilmente stava studiando ogni dettaglio di quella discussione cercando di dedurre significati nascosti in ogni parola o frase pronunciata da Zak.
L'assassino cercava di fare lo stesso ma quel tipo non lasciava alcun indizio nel tono di voce o nelle sue parole da quando avevano scoperto le loro carte e ora era difficile capire esattamente cosa avesse in mente per loro.
Shikaku ascoltò con attenzione le parole di Zak mentre l'imbarcazione partiva alla volta di Aluan; il vento era abbastanza forte da far sperare in un viaggio veloce e, se i letti erano scomodi come sembravano, abbastanza spartano ma questo era il minore dei problemi:se qualcuno avesse dimostrato interesse per la benda di Shikaku allora l'assassino avrebbe dovuto trovare un modo di non causareun polverone e convincere eventuali malintenzionati a cedere senza usare la forza.
Il loro bersaglio era quindi un uomo d'affari che dovevano convincere a ritirarsi dalla sua attività con ogni mezzo ma il modo in cui lo spiegò zak ricordò a Shikaku suo padre e questo non era certo un bel ricordo.
Credo di avere in mente un metodo che lo terrorizzerà se per voi va bene
Propose Shikaku sapendo per esperienza personale quanto quel tipo di piano fosse efficace sia come metodo di tortura che come metodo di esecuzione. Il suo unico difetto era trovare un luogo isolato dove nessuno potesse sentire le urla della vittima in quanto era davvero doloroso venire divorati dall'interno dalle ombre del ragazzo.
La seconda frase di Zak confermò la sua natura prudente ma Shikaku non si offese sentendo che quell'uomo aveva ancora dei dubbi sulla loro correttezza:era normale agire in quel modo nel loro campo ma la fiducia non doveva mancare quando avrebbero agito poichè un azione di troppo o di meno avrebbe potuto causare il fallimento della missione.
Ovviamente anche il tempismo era importante ma tra professionisti di solito questi problemi non si verificavano quasi mai.
Hai la mia parola che non corri rischi di questo tipo
Lo rassicurò Shikaku che fino a quel momento aveva a malapena cambiato espressione; era come se i suoi muscoli facciali fossero immobili ma questo era un suo punto forte poichè era difficile stabilire dal suo viso se nascondesse qualcosa o meno.
La voce talvota lo tradiva ma con il tempo anche questo difetto sarebbe sparito.
Älya;La nave era ormai salpata dal suo porto e le condizioni atmosferiche sembravano essere favorevoli ai viaggiatori: la brezza che prima soffiava leggera era diventata un forte vento che, gonfiando le vele bianche della nave, le permetteva di solcare i mari velocemente e di raggiungere in minor tempo la sua destinazione.
Zak aveva finalmente svelato loro i dettagli (se pur non nei minimi dettagli) della loro missione e di questo Älya era estremamente felice: poteva finalmente sapere a cosa andava incontro.
Si girò verso i compagni, dando le spalle alle onde del mare che correvano lungo i fianchi della nave, rimanendo appoggiata con i gomiti sulla balaustra.
Un incarico semplice pensò sollevata: le era capitato tante di quelle volte di dover minacciare qualcuno, spesso bastava solamente mostrare il pugnale per spaventarli, altre volte doveva necessariamente agire più pesantemente.
In ogni caso, era sicura che un modo di portare a compimento quella missione se lo sarebbero fatto trovare: erano tutti assassini, con un bel po' di carriera alle spalle: stanare un solo uomo non sarebbe dovuto essere così difficile.
E poi con Shikaku e la sua manipolazione delle ombre avrebbero potuto cogliere di sorpresa chiunque.
Come la ragazza aveva pensato, raggiungere la loro destinazione non fu complesso o troppo stancante e, dato che ad Älya piaceva origliare le conversazioni altrui, riuscì a capire da un gruppetto di elfi che erano diretti ad un porto degli Altipiani di Mamlid, una zona non troppo lontana.
Aveva sempre voluto visitare il regno di Chadosia, quello del piccolo popolo e ora che ne aveva la possibilità, ne era rimasta estremamente contenta.
Certo, se fosse riuscita a raggiungere anche la città di Aresmelle, sarebbe stata davvero soddisfatta.
Peccato che quella città era inaccessibile a chiunque non conoscesse la sua posizione.
Bastarono quattro soli giorni di viaggio (un tempo record per raggiungere Aluan) nei quali i tre assassini parlarono poco e non interagirono con nessun'altro eccetto loro stessi, ma al quinto giorno, il trio poté finalmente essere sicuro di aver raggiunto la sua destinazione.
Il profilo dell'isola si faceva sempre più definito: mancava pochissimo e la nave avrebbe finalmente attraccato.
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Krigar.
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Zak;
Quattro giorni, un tempo insolitamente breve per il viaggio. Il profilo dell'isola si faceva sempre più definito. Zak esteriormente non aveva mutato nulla nel suo atteggiamento. Sempre neutro e distaccato. In realtà aveva dovuto prestare parecchia attenzione per non lasciarsi andare alla tentazione di mordere qualcuno. I viaggi lunghi erano sempre problematici per il mutante, ma il contenuto della fiaschetta, unito alla sua capacità di controllare a sufficienza la seta erano stati sufficienti. Aveva passato la maggior parte del tempo solo nella sua cabina o sul ponte nelle lunghe ore notturne. Avvicinandosi alla balaustra fece un cenno verso l'isola.
Ci siamo quasi
Edited by Krigar - 30/12/2013, 22:05. -
.Shikaku;L'assassino passò il viaggio in mare nel modo più piacevole possibile:sonnellini occasionali, e la maggior parte delle volte diurni, seguiti da voli notturni poichè di notte poteva sfruttare il cielo come copertura così che nessuno lo vedesse.
Tra queste due fasi si alternavano i pasti e per il resto tentò di evitare i passeggeri e qualche contatto con Alya e Zak ma non solo:durante la notte prima dello sbarco aveva creato dei veleni così da essere pronto ad ogni evenienza si fosse presentata e ovviamente aveva con se anche il siero della verità nel caso fosse servito ma avrebbe atteso a mettere i veleni nei foderi dei pungiglioni poichè non voleva sprecarli.
La mattina dello sbarco Shikaku desiderò per un attimo di poter tornare indietro nel tempo e riposare un altro pò ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto lavorare e la cosa non lo entusiasmava molto.
Dovrei essere grato per aver trovato un lavoro così in fretta
Pensò raggiungendo il ponte e osservando il cielo. Trovare un lavoro così facile e così presto era una gran cosa ma il loro obiettivo originario si era allontanato parecchio e la cosa non era molto gradita a quel tenebroso individuo che scrutava il cielo poco lontano da Zak.
Salutò il collega, non voleva sembrare maleducato, per poi osservare nuovamente il cielo e le nuvole che lo ricoprivano. Erano molte ma non sembravano promettere pioggia e questa era una buona notizia per Shikaku che proprio non andava d'accordo con l'acqua seppur in alcune occasioni lo avesse salvato dagli allenamenti del padre.SPOILER (clicca per visualizzare)lista veleni:sleep poison, siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
equipaggiati:nessuno. -
.Älya;Älya stava guardando il profilo della terra alla quale sarebbero dovuti attraccare: un piccolissimo porticciolo era situato sula costa ed alcune casette ricoperte di edera lo circondavano, non era nulla a confronto con il porto di Dwyn, ma il panorama che dalla nave si poteva vedere era a dir poco affascinante.
Distese di un verde brillante da sembrare irreale si stendevano oltre l'orizzonte, quasi a voler sottolineare che le creature che vivevano lì erano magiche.
La ragazza osservava il tutto aggrappata ad una delle sartie, provocando una reazione non molto buona da parte dei marinai, urla ed intimazioni che vennero per lo più ignorate.
Hei! Scendi di lì! fu l'ultima cosa che sentì, prima di rivolgere uno sguardo scocciato all'interlocutore muscoloso.
Non che le importasse di tenerlo contento, ma la gente che si era radunata sul ponte la stava osservando e, per quanto la ragazza avesse imparato ad ignorare i commenti altrui, non aveva intenzione di passare per lo spettacolino mattutino.
Lei era salita lassù solo per guardare meglio il panorama.
Una volta giù, dopo aver lanciato uno sguardo intimidatorio ad un'elfa che la stava osservando non molto discretamente, si avvicinò ai suoi compagni di squadra, che intanto si erano riuniti, in attesa di sbarcare.
Li salutò con un cenno della mano e poi rimase in attesa.
La procedura per lo sbarco durò una mezz'oretta buona e finalmente i naviganti potettero scendere dalla nave, dopo un tempo così lungo passato in mare.
Una volta sulla terra ferma, Älya si stiracchiò, quasi come se avesse dormito tutto il tempo e attese i compagni.
Bene, eccoci qui gente.. -
Krigar.
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Zak;
Il porto era un continuo via vai di gente, grida da ogni parte, voci concitate e confusione. Esattamente il posto ideale per far perdere le tracce. Zak si rivolse agli altri compagni.
Direi di addentrarci sei vicoli e cercare una locanda, ci servono informazioni e quello è senza dubbio un buon punto di partenza.
Aveva bisogno di conoscere gli affari che avevano portati li il suo bersaglio. Dopotutto era un ladro e quell'informazione poteva costituire la base per un buon furto. E poi aveva bisogno di rifornirsi.
Edited by Krigar - 29/12/2013, 20:14. -
.Shikaku;Zak non rispose al saluto ma la cosa non disturbò Shikaku che aveva agito unicamente per educazione. Non era riuscito a capire che tipo fosse durante il viaggio ed era rimasto incuriosito da come aveva evitato i passeggeri della nave per tutto il tempo
Se fosse semplicemente asociale lo capirei ma ho l'impressione che non sia il questo il caso
Pensò l'assassino mentre guardava in basso verso la folla che popolava quel porto;c'erano molte persone ognuna presa dai propri affari e quella vista era simile se non uguale a quella del porto da cui erano partiti.
Shikaku notò anche un paio di ragazzini, probabilmente ladri, che correvano in giro mentre ripulivano innocenti passanti di qualche moneta di troppo per poi sparire fra i vicoli bui che li proteggevano dalla vista di quelle persone troppo indaffarate per accogersi di essere più "leggeri".
Quei pensieri furono interrotti prima dal saluto di Alya e successivamente dalle parole di Zak.
sei già stato da queste parti?
Chiese Shikaku sperando di ottenere qualche informazione sul passato di quell'individuo; se era familiare con il posto avrebbero avuto pochè difficoltà a trovare un luogo dove stare senza contare che poteva avere già qualche contatto con spie del posto.
In caso contrario procacciarsi le informazioni che gli servivano sarebbe stato più difficile ma non era questo a preoccupare l'assassino.
Quello che preoccupava Shikaku era un altra cosa:il suo aspetto sarebbe passato inosservato? aveva ancora in mente il modo in cui aveva attirato l'attenzione a Dwyn e l'idea non era affatto piacevole.SPOILER (clicca per visualizzare)lista veleni:sleep poison, siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
equipaggiati:nessuno. -
.Älya;Älya annuì alla proposta dell'Askei'viel e, dopo aver dato un rapido sguardo ai passanti (per lo più bambini che correvano) si accodò ai suoi compagni di strada, facendosi guidare.
Da quello che aveva intuito Shikaku, probabilmente Zak era già stato in quella piccola cittadina, ma sebbene quest'ultimo non avesse ancora risposto, la ragazza decise di seguirlo.
Era lui la guida in quella missione, che avesse visitato già il posto o meno.
Trovare una locanda, in quel posto, non doveva essere troppo difficile ma riuscire a ricevere informazioni utili probabilmente non sarebbe stato altrettanto semplice: se la loro vittima sapeva di essere seguita, avrebbe sicuramente fatto di tutto per nascondersi ed evitare di far parlare testimoni.
Purtroppo per il gruppo, però, non si potevano sapere le sue intenzioni o, ancora, se sapesse effettivamente di essere braccato.
L'assassina seguì silenziosamente i suoi due compagni, inoltrandosi nel primo vicolo disponibile: anche se erano angusti, non erano in nessun modo equiparabili a quelli della città di Knaqwar, così inquietanti, dove nell'ombra era facile incontrare di tutto.
Il gruppo girò un po' di volte tra quelle stradine strette, incontrando di tanto in tanto, dei piccoli ladri alle prime armi, che dividevano il bottino della giornata.
Mi ricordano me pensò la ragazza, guardando l'espressione soddisfatta di uno di quei ragazzini.
Dopo un'ennesima svolta, una struttura modesta si presentò davanti al gruppo, dall'insegna sicuramente una locanda, forse l'unica del posto, data la grande presenza di gente all'interno.
Siamo fortunati commentò.
Non ci avevano messo così tanto ad arrivare.. -
Krigar.
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Zak;
Sei già stato da queste parti?
La domanda di Rakuen era chiara e diretta. Zak rispose senza voltarsi.
Si ci sono già stato, ma non per questo incarico. Sono venuto da queste parti in passato, per altri motivi.
Nella sua ormai non più breve vita da reietto, il ladro aveva girato una discreta fetta di mondo e anche se non ne ricordava i dettagli era stato nella maggior parte della città.
Il gruppo si addentrò nei vicoli, girovagando fino ad arrivare una locanda. Durante tutto il tragitto Zak tenne tutti i sensi all'erta, cercando di cogliere i segnali che gli interessavano. Fermi all'ingresso dell'edificio il mutante si rivolse agli altri due.
Voi entrate e mettetevi comodi. Da un tavolo nella sala centrale di un posto come questo si possono ricavare molti dettagli utili. Io vi raggiungerò tra poco, prima devo sbrigare una faccenda.
Disse accennando con la testa al dedalo di vie alle sue spalle.
Al mio ritorno metteremo tutto in chiaro, compreso il nome del nostro incarico. D'accordo?. -
.Shikaku;Shikaku apprese che in passato quel misterioso indivisuo aveva visitato o vissuto in quella città.
I motivi della permanenza in quel posto non interessavano particolarmente Shikaku che aveva un immagine più o meno chiara del tipo di vità che poteva portare alla formazione di una personalità così chiusa:era stato sempre allontanato e odiato da tutti a causa di un qualche motivo sconosciuto all'assassino.
Il motivo poteva essere un altro ma Shikaku si fidava del suo intuito quindi decise che, fino a prova contraria, avrebbe dato per buona quella possibilità.
Shikaku seguì Alya e zak quando i due si avviarono alla ricerca di una locanda anche se sentiva lo sguardo delle persone su di loro come era avvenuto al porto di Dwyn;magari erano i loro vestiti.
Tutti e tre portavano capi d'abbigliamento diversi fra loro e di diverso tipo e probabilmente le persone si chiedevano "cosa lega 3 persone così apparentemente diverse?" e, incapaci di dare un risposta a questo quesito, li scrutavano in cerca di indizi che li portassero alla soluzione del mistero.
Nei vicoli la situazione migliorò un poco ma la passeggiata fu breve poiche trovarono una locanda decente anche se l'esterno non era decorato come quella che avevano visitato a Dwyn:era molto più rozza con travi di legno molto resistenti ma spogli di ogni decorazione e anche la forma era un semplice rettangolo con una ala destra e sinistra.
L'ala destra era molto più grande e, rispetto al resto, più raffinata e ben tenuta rispetto a quella destra che evidentemente raccoglieva ospiti di più bassa leva sociale.
Non mi piace questio posto ma se è solo per una notte posso accettarlo
Pensò l'assassino mentre ascoltava zak dare indicazioni precise ai due unitamente al commento di Alya.
Vero anche se non apprezzo molto che si prendano cura solo di un ala dell'edificio
Disse Shikaku ai due convinto che avessero già notato come l'ala sinistra cadeva quasi a pezzi. Era come se si tenesse insieme per miracolo in modo analogo ad un morente che si aggrappa alla vita con tutta la forza di cui dispone.
Paragonato all'ala destra, che non aveva problemi di sorta, tutto ciò sembrava quasi ingiusto:una rappresentazione della realtà di un paese in cui la nobiltà calpestava i diritti dei poveri per mantenere i suoi privilegi e la cosa irritava l'assassino che, comunque, riusciva a mantenere la sua solita espressione neutra e uno sguardo relativamente calmo anche se i suoi occhi sicuramente lasciavano traspirare qualcosa.
Nonostante tutto anche lui aveva un senso della giustizia molto sviluppato e non amava quel tipo di disparità di trattamento.
D'accordo ti aspetteremo dentro
Rispose l'assassino all'uomo omettendo che l'avrebbe comunque seguito sfruttando i poteri legati alle ombre:una tecnica che gli permetteva di seguire qualsiasi bersaglio e osservarlo dalle ombre senza essere fisicamente presente.
Questo se il soggetto si trovava entro un raggio di 500 metri poiche oltre non poteva andare con le sue attuali capacità.
Attese che Zak se ne fu andava per poi aprire la porta del locale e lasciar passare Alya come per dire["prima le donne" anche se probabilmente era inteso in parte come espediente per stuzzicare l'assassino che,per ora, era il suo unico bersaglio.
Zak era troppo calmo per sperare di ottenere reazioni di alcun genere e la cosa rendeva il personaggio poco interessante agli occhi dell'uomo in nero.SPOILER (clicca per visualizzare)lista veleni:sleep poison, siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
equipaggiati:nessuno. -
.Älya;Bene rispose a mezza voce, quando Zak chiese loro di anticiparlo nel locale.
Per un momento si chiese dove diavolo stesse andando e quale fosse il compito che doveva portare a termine in così tanto segreto, ma poi decise di lasciar perdere: era un assassino e nessuno meglio di loro poteva agire in segreto o avere i propri scheletri negli armadi.
Dopodiché entrò nella locanda, dopo che Shikaku le ebbe aperto la porta (gesto di cui non interessò granché) notando la grande differenza da un'ala e l'altra della locanda.
Fece spallucce quando il compagno glielo fece notare, anche perchè sapeva già come girare a proprio favore la situazione: la parte più trasandata era proprio quella destinata ai più poveri, quelli che passavano la propria vita nei vicoli e che meglio di tutti avrebbero potuto fornire informazioni sul loro obiettivo.
Erano proprio quelli che vivevano la città, a differenza dei nobili, rinchiusi nei loro palazzi ad ignorare quello che succedeva in giro.
Proprio per quel motivo, di diresse spedita ad un tavolo centrale di quell'ala, un tavolo dal quale avrebbe potuto ascoltare meglio i discorsi intorno.
Rimpianse, ancora una volta, di non possedere l'udito elfico e si decise a concentrarsi al miglior modo sul chiacchiericcio, per individuare indizi utili.
Avrebbe dovuto cercare per un po', dato che molti parlavano di argomenti del tutto inutili alla loro missione.
Guardò il compagno, dopo aver ricevuto il sidro che aveva ordinato e si rese conto che quella era la prima volta da quando avevano incontrato l'Askei'viel ad essere soli.
Beh, che te ne pare di Zak?. -
Krigar.
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Zak;
Lasciando gli altri due all'ingresso della locanda Zak si allontanò, inoltrandosi nel dedalo di vie e stradine. Quando fu in un luogo sufficientemente tranquillo si scalò agilmente una parete e raggiunse i tetti, Muovendosi da un cornicione all'altro prese a esaminare la situazione sottostante, accucciato in modo da non farsi vedere. Dopo diversi minuti due individui si incontrarono ad un angolo. Il loro atteggiamento indicava una cosa sola.
Tagliagole....
Esattamente ciò che stava cercando. Zak ignorò tutto il resto, concentrandosi solo sui suoi bersagli. I due bisbigliarono qualcosa, poi si allontanarono lungo la via e il mutante li seguì non visto, restando al riparo sui tetti. Camminarono finché non giunsero ad una casa, quindi varcarono la soglia. Zak rimase fuori, esattamente sopra l'ingresso, in paziente attesa. Se tutto fosse andato come previsto avrebbe potuto agire di li a pochi minuti.. -
.Shikaku;Shikaku seguì la collega al tavolo mentre l'occhio coperto dalla benda osservava i movimenti di Zak sempre più lontani ma non abbasstanza per sfuggire al suo controllo.
A ben pensarci avrebbero potuto denunciarlo per stalking con quella abilità ma finchè teneva per se quel piccolo segreto perchè preoccuparsi? in fin dei conti lo usava solo se era veramente necessario e anche in quei casi ci teneva ad avere una certa sensiblità(tipo se c'era sangue in vista).
Si sedette di fronte ad Alya curioso della opinione della collega circa Zak:dal momento che gli aveva rivelato il suo nome doveva fidarsi ma Shikaku davvero non riusciva a fare altrimenti ma probabilmente l'avrebbe fatto se non avesse visto nulla di compromettente nel viaggio di zak in quella capanna dove i due uomini si erano rifugiati
é un peccato che non possa sentire nulla....spero stia eliminando degli ostacoli che potrebbero essere interessati al nostro bersaglio
Pensò l'uomo concentrando l'altra metà dei suoi pensieri su Alya che sembrava voler discutere alcune cose su Zak.
é un tipo prudente ma fino ad ora non ha fatto nulla che lo mettesse in cattiva luce....ho solo il presentimento che ci userà come esche se la situazione si mette male
Così facendo Shikaku aveva rivelato il suo dubbio ad Alya e, anche se sicuramente l'avrebbe trovato stupido, l'uomo prendeva quella possibilità molto sul serio e non gli piaceva per niente dover temere un tradimento da un momento all'altro.
Tu invece che ne pensi?
Disse girando la domanda alla collega. La risposta era abbastanza importante per lui poichè, anche avendo deciso di fidarsi di Alya, Zak era un elemento estraneo che minava la sicurezza dell'assassino in missione.SPOILER (clicca per visualizzare)lista veleni:sleep poison, siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
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.Älya;Älya annuì, d'altra parte non potevano sapere se effettivamente li avrebbe traditi ma non poteva mai sapersi.
Aveva sempre imparato a non fidarsi di nessuno e ad attendersi sempre qualcosa dal prossimo, ma benché Zak non le ispirasse così tanta simpatia, credeva che almeno una possibilità avrebbero potuto dargliela.
In ogni caso, avrebbe saputo come reagire.
Magari hai ragione, ma non possiamo saperlo commentò, passando lo sguardo sui commensali che li circondavano per ora siamo pagati e questo basta.
Si soffermò mentalmente sulla figura dell'assassino incappucciato, ritrovandosi a chiedere da dove provenisse e quale fosse la sua storia.
Non mi stupirei se venisse da Knagwar pensò, tornando alla sua natura di Askei'viel, quello lì era il luogo adatto a tutti gli esiliati del genere.
E chissà, poi, se e come si era trasformato in un Askei'viel, oppure lo era sempre stato.
Oh aggiunse, non appena Shikaku le rigirò la domanda forse non te ne sei accorto, ma credo che sia un Askei'viel, o almeno che ci abbia a che fare.
Dopodiché si interruppe bruscamente, alzando una mano per bloccare qualsiasi cosa volesse rispondere il compagno vestito di nero.
Delle parole avevano catturato la sua attenzione e provenivano dal tavolo subito dietro all'Orthugal: un uomo stava parlando con un altro, sembravano gente semplice, forse pescatori, dato che commentavano tranquillamente i fatti della propria giornata.
Älya li guardò attentamente, senza far notare la sua indiscrezione.
Non sai cosa ho visto questa mattina! diceva uno dei due.
Stavo al porto, come mio solito, quando vedo passare un figuro molto strano: si guardava intorno come se qualcuno lo stesse seguendo.
Ho cercato di guardarlo ma aveva il cappuccio calato ed è sparito subito in un vicolo.
A quelle parole, l'assassina seppe che l'uomo di cui si stava parlando era sicuramente il loro obiettivo e che sicuramente sapeva di essere pedinato.
Guardò negli occhi il compagno, con uno sguardo complice.
Hai sentito?. -
Krigar.
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Zak;
Zak rimase accucciato sul bordo del tetto, aspettando pazientemente, silenzioso e immobile come una statua. Finalmente i due uomini uscirono, ridendo di gusto. Con aria soddisfatta si appoggiarono al muro e cominciarono a spartirsi le sonanti monete d'oro contenute nel sacco che uno dei due reggeva.
Lavoro finito bene direi....
Con gesti rapidi i due uomini si spartirono il bottino, infilandolo nelle piccole sacche che portavano alla cintura. Quindi, scambiandosi pacche sulle spalle si apprestarono ad allontanarsi. Era il momento che Zak stava aspettando. Con una mossa fluida e senza fare il minimo rumore si lanciò giù dal tetto, atterrando tra i due uomini come un silenzioso angelo della morte. Prima che potessero anche solo accennare ad una reazione il mezzo Askei'viel colpì con forza il primo allo stomaco e in pieno volto, lasciandolo a terra tramortito. Il secondo cercò di scappare, ma Zak gli sferrò un violento pugno, scaraventandolo con forza soprannaturale contro il muro. L'uomo si accasciò a terra, con il collo spezzato. Senza una parola l'assassino si avvicinò al brandito ancora vivo, lo prese per la gola e lo sollevò alla sua altezza. Spalancata la bocca conficcò le zanne nel collo della sua vittima, nutrendosi di lui fino ad essere sazio. Sguainato il pugnale praticò un profondo taglio sotto il suo mento, inscenando un omicidio e mascherando così i fori lasciati dal morso. Non voleva che qualcuno scoprisse la presenza di un mutante in città. Raggiunto il compagno squarciò la sua gola dove percepiva il fluire del sangue e vi accostò la fiaschetta, raccogliendo il rosso nutrimento finché non fu piena. Quindi, rinfoderato il pugnale, ripulì le tracce di sangue dalla sua bocca e si arrampicò nuovamente sui tetti, non prima di essersi fermato a ripulire le cinture dei due di tutto il denaro. Il viaggio di ritorno alla locanda fu rapido e nessuno si accorse di nulla. Aveva fatto un buon lavoro, chiunque avesse trovato i cadaveri li avrebbe scambiati per le ennesime vittime dei bassifondi. Raggiunto l'edificio entrò nella sala affollata, si fermò un secondo a parlare col locandiere dietro il bancone, quindi raggiunse i compagni al tavolo. Una cameriera posò tre boccali di sidro pieni davanti a loro.
Il prossimo giro lo offro io.
Disse con la solita voce neutra. Niente in lui indicava che era appena andato a caccia.. -
.Shikaku;Alya nonbollò quell'ipotesi come assurda ma nemmeno sembrava dargli molto credito.
Lo stesso Shikaku sapeva cosa fare se fosse stato usato come esca:tagliare ogni tipo di rapporto con Zak e trovare il modo di fargliela pagare. Al momento era meglio non pensare a questa cosa così si co0ncentrò su quello che disse Alya circa il loro collega:a quanto pare era un Askei'viel.
Con l'occhio bendato vide in azione il loro "amico" comprendendo così quale fosse la caratteristica principale di quella razza:si nutrivano di sangue.
La cosa inizialmente non rassicurò molto Shikaku così come gli diede un nuova idea per l'utilizzo delle ombre di cui era un esperto.
Se riesco a emulare l'azione di un askei'viel non dovrò preoccuparmi del sangue e avrò un caprio espiatorio perfetto, dovrei ringraziare Zak per questa ottima idea
Pensò l'assassino che nel frattempo era stato zittito da Alya.
Aveva intercettato un discorso che poteva tornare utile per trovare il loro bersaglio. Considerando il comportamento di questo individuo incappucciato era probabile che fosse il loro uomo ma c'era la possibilità che fosse qualcun altro di poco raccomandabile.
Sembrano ottime notizie. Che ne dici distanarlo stanotte prima che fugga dalla città? da quello che ci ha detto Zak dovrebbe essere cosciente del pericolo che corre
Gli chiese l'assassino con una voce che tradiva la sua impazienza di entrare in azione. QUesto era dovuto anche al fatto che una pozza fdi sangue si trovava di fronte a Zak e lui doveva distrarsi per non dare troppo peso alla cosa e svenire in quel luogo.
Quando Zak si allontano dal posto, dopo aver preso le monete, Shikaku non sciolse la tecnica poichè voleva aspettare che si trovare di fronte alla porta del locale così da non rischiare di perdersi qualsiasi sua azione sospetta. Detto fatto poiche zak tornò indietro senza deviazioni offrendo un giro di sidro.
Questa è pura curiosità e puoi anche non rispondermi:cosa dovevi fare prima?
Gli chiese Shikaku che sapeva perfettamente cosa e come lo aveva fatto. Era una prova di fiducia:Zak non aveva fatto nulla da nascondere, aveva solo derubato dei cacciatori di taglie del loro denaro.
Sicuramente il gruppo di 3 assassini ne aveva bisogno quindi era per il bene del gruppo ma avrebbe detto la verità o avrebbe mentito circa le sue azioni?.
Poco fa inoltre abbiamo sentito alcuni uomini parlare di un uomo che potrebbe essere il nostro bersaglio
Lo informò Shikaku passando la parola ad Alya che sicuramente avrebbe saputo spiegarsi meglio di lui.SPOILER (clicca per visualizzare)lista veleni:sleep poison, siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
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