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Shikaku;alya era silenziosa ma l'assassino pensò che stesse valutando la situazione mentre Shikaku tentava di scoprire qualcosa di più sulla loro enigmatica guida.
Guida che fece notare ai due che nemmeno loro si erano presentati il che rendeva chiara la siatuazione agli occhi dell'uomo in nero:se non si presentavano prima loro non avrebbero ottenuto alcun nome ma, anche se avessero detto i loro veri nomi, non avevano la certezza che quel tipo sarebbe poi stato sincero con loro.
Il mio nome è Rakuen
Si presentò Shikaku poichè per il momento non si fidava troppo di quell'uomo:poteva avere in mente qualche strana idea come usarli come esche se la situazione si metteva male.
Non gli aveva nemmeno detto dove e quando avrebbero svolto la missione e, il più delle volte, la locazione era quello poteva influenzare la riuscita di una missione più di molti altri fattori come il l'orario o le abitudini del bersaglio stesso; Shikaku bene o male aveva sempre una via di fuga ma Alya non aveva quella sicurezza se le cose si mettevano male ed era questo che impensieriva Shikaku.
Meglio inventarsi qualcosa adesso per quando la situazione si fa pericolosa
Pensò l'assassino avendo un pessimo presentimento riguardo quel viaggio; mentre rifletteva segui l'uomo sulla nave dopo aver visto di sfuggita il passaggio delle monete.
Per un attimo L'assassino ebbe la tentazione di produrre un pò d'oro sulla nave ma scacciò quel pensiero dicendosi che le condizioni del suo viaggio non lo permettevano; non che avesse capito il perchè di certe clausole impostegli dai suoi genitori ma non poteva ribellarsi:non era talmente masochista da affrontare la punizione di suo padre al ritorno a casa.
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Älya;Rakuen, eh? pensò nella sua testa, quando l'Orthugal disse quel nome falso, nascondendo quello vero, per motivi che la ragazza non riusciva a capire.
Non che un nome potesse farli finire in qualche guaio, ma l'assassina si limitò a tenergli il gioco, sicura che avesse un motivo valido per nascondersi così.
Decide, comunque, di dire il proprio nome al nuovo compagno di squadra: se aveva intenzione di cominciare a fidarsi di lui, doveva prima di tutto fare in modo che l'Askei'viel si fidasse di lei.
E poi se fosse successo qualcosa, avrebbe saputo come reagire.
Älya disse semplicemente, alludendo a se stessa, attendendo che finalmente l'altro desse una nome a quel suo volto celato.
Dopo che, quest'ultimo, si fu diretto a registrare la loro partenza, l'assassina seguì Shikaku verso la nave su cui dovevano imbarcarsi, continuando a non sapere dove fosse diretta.
Decise di scoprirlo da sola, dato che di aspettare maggiori informazioni dall'altro assassino, non aveva intenzione.
Percorse la passerella di legno per salire a bordo, con le orecchie tese ad ascoltare i discorsi degli altri passeggeri: qualcuno avrebbe dovuto nominare la destinazione, prima o poi.
Si avvicinò agli altri due, che l'avevano preceduta, e poi si appoggiò con i gomiti sulla balaustra, in modo da avere una migliore visione del porto e poter, contemporaneamente, ascoltare i discorsi della gente sulla nave.
Oltre ad umani, c'erano anche gruppetti di elfi, quindi che la nave andasse ad Aluan era qualcosa di certo (come anche recitava l'insegna all'ingresso della passerella).
Ma Aluan era immensa e tanti erano i suoi porti.
Fortuna che Älya sapesse anche l'elfico, avrebbe almeno capito qualcosa in più.. -
Krigar.
User deleted
Zak;
I passeggeri della nave appartenevano a razze varie e giravano soli o in piccoli gruppi. Zak si appoggiò ala balaustra, ascoltando gli altri due dire il proprio nome. La ragazza parve sincera, mentre il ragazzo utilizzò un nome falso. Zak sapeva riconoscere una menzogna quando se la trovava di fronte, ma non disse niente; in fondo se voleva mentirgli erano affari suoi, a lui il nome di quel guerriero importava poco. L'importante era che fosse abile a combattere. Gli altri due parvero aspettare che lui rivelasse a sua volta la sua identità. Mentire non aveva alcun senso, non gli importava se sapevano chi era.
Potete chiamarmi Zak, Zak Ravenclaw
Disse semplicemente. Quindi afferrò una fiaschetta di metallo dalla cintura, ne fece scattare il tappo e bevve un sorso.
Allora, immagino vogliate sapere di che lavoro si tratta
Disse, riponendo la fiasca.
Edited by Krigar - 8/12/2013, 18:49. -
.Shikaku;La collega di Shikaku rivelò il suo vero nome a quell'uomo; segno che l'assassino non seppe esattamente come interpretare poichè fino a quel momento non aveva dato l'impression e di fidarsi molto di lui.
Probabilmente ha pensato che è meglio dire subito la verità
Si disse l'assassino che non aveva la stessa elasticità mentale a riguardo:gli era capitato troppe volte di essere lasciato da solo durante una missione come esca a sua insaputa.
In fondo era normale usarlo come distrazione per fuggire ma era comunque un gesto che ogni volta feriva Shikaku dal momento che si disturbava a fidarsi dei suoi colleghi.
Riguardo al nome di quell'uomo sembrava quello vero ma non poteva avere conferma di ciò. Per quello che ne sapeva era un nome d'arte che il loro amico usava come precuazione in modo analogo ad alcune misure di sicurezza adottate da Shikaku.
Giusto, con chi abbiamo a che fare e in quale ambiente dovremmo agire?
Chiese come prima cosa l'assassino poichè un ambiente troppo aperto sarebbe stato estremamente svantaggioso mentre, al contrario, un luogo chiuso sarebbe stato perfetto per sfruttare al massimo le sue capacità.
C'era anche da considerare il quando ma questo lo avrebbe chiesto poi o, meglio ancora, Alya avrebbe coperto quella domanda per lui.
Oltre a chiedere tuttavia Shikaku aveva anche cominciato ad esplorare sfruttando le ombre presenti in tutta la nave la struttura dell'imbarcazione e i suoi passeggeri che nel complesso sembravano tranquilli ma un paiodi individui era meglio non provocarli probabilmente.
Ciò veniva osservato dall'occhio coperto dalla benda mentre l'altro osservava la situazione davanti a lui che sembrava più rilassata rispetto a quando avevano incontrato Zak.
Per quanto riguarda la fiaschetta che Zak gli aveva mostrato probabilmente si trattava di una qualche pozione, anche se non ne conosceva l'uso, oppure era solo alcol che quel tipo beveva di tanto in tanto.
Edited by evil-naraku - 4/12/2013, 22:16. -
.Älya;Älya rimaneva appoggiata alla balaustra, mentre una brezza leggera cominciava a soffiare sul ponte, l'ideale per una partenza: con il vento necessario sarebbero arrivati in meno tempo alla loro destinazione.
La gente si affaccendava sulle banchine ed alcuni marinai erano tornati sulla nave dove il trio si era imbarcato, segno che di lì a poco sarebbero partiti.
La ragazza non si girò a guardare i compagni, mentre si scambiavano delle frasi, ma fu comunque attenta a quello che dicevano, dato che si riferivano alla loro missione, mentre seguiva con lo sguardo il lavoro di un marinaio sulla nave accanto.
Finalmente Zak si decideva a condividere i dettagli della loro missione ed Älya attendeva impaziente che rispondesse alle domande di Shikaku.
Il compagno sembrava interessarsi all'ambiente del loro lavoro ed Älya fu sicura che si riferisse alla possibilità di utilizzare o meno le ombre.
Non sapeva se in realtà Zak avrebbe potuto rispondergli, dato che gli obiettivi, la maggior parte delle volte, si spostavano di continuo e cercavano in tutti i modi di nascondersi, ma probabilmente avrebbero agito di notte, il che faceva caso al dominatore di ombre.
Sospirò, mentre il ponte di legno che collegava la loro nave veniva rimosso, non permettendo più a nessuno di imbarcarsi, e guardò i vari marinai che lavoravano sul ponte, pronti a mettere in moto la navigazione.
Finalmente si parte. pensò, anche se alla fin fine non avevano aspettato così tanto.
Ma ad Älya non piaceva aspettare, quindi prima sarebbero partiti, meglio sarebbe stato.. -
Krigar.
User deleted
Zak;
Pragmatico, va subito al sodo...
Rifletté Zak, dopo aver udito la domanda del ragazzo, che si era presentato col nome di Rakuen. Alya invece non disse nulla e si limitò a restare leggermente in disparte, ascoltando.
In poche parole, il nostro obbiettivo è partito per Aluan, su commissione di un uomo che si trova in rapporti di rivalità con lui va trovato e convinto a non intralciare oltre il cammino del mio cliente. Minacciato, sfigurato, storpiato o ucciso non mi interessa, ma il messaggio dev'essere chiaro.
La piattezza totale nella sua voce mentre pronunciava queste parole aveva un che di terrificante. Sembrava stesse parlando di come occuparsi di un'erbaccia, nessuna emozione, nessun sentimento.
Per ovvie ragioni vi svelerò il suo nome all'arrivo, almeno sarò sicuro che non cercherete di liberarvi di me una volta ottenute le informazioni.
Detto ciò si sedette su un barile accanto alla balaustra e incrociò le braccia.
Edited by Krigar - 11/12/2013, 17:01. -
.Shikaku;Alya, come sempre, non aveva proferito parola circa i suoi dubbi o le domande di Shikaku. Probabilmente stava studiando ogni dettaglio di quella discussione cercando di dedurre significati nascosti in ogni parola o frase pronunciata da Zak.
L'assassino cercava di fare lo stesso ma quel tipo non lasciava alcun indizio nel tono di voce o nelle sue parole da quando avevano scoperto le loro carte e ora era difficile capire esattamente cosa avesse in mente per loro.
Shikaku ascoltò con attenzione le parole di Zak mentre l'imbarcazione partiva alla volta di Aluan; il vento era abbastanza forte da far sperare in un viaggio veloce e, se i letti erano scomodi come sembravano, abbastanza spartano ma questo era il minore dei problemi:se qualcuno avesse dimostrato interesse per la benda di Shikaku allora l'assassino avrebbe dovuto trovare un modo di non causareun polverone e convincere eventuali malintenzionati a cedere senza usare la forza.
Il loro bersaglio era quindi un uomo d'affari che dovevano convincere a ritirarsi dalla sua attività con ogni mezzo ma il modo in cui lo spiegò zak ricordò a Shikaku suo padre e questo non era certo un bel ricordo.
Credo di avere in mente un metodo che lo terrorizzerà se per voi va bene
Propose Shikaku sapendo per esperienza personale quanto quel tipo di piano fosse efficace sia come metodo di tortura che come metodo di esecuzione. Il suo unico difetto era trovare un luogo isolato dove nessuno potesse sentire le urla della vittima in quanto era davvero doloroso venire divorati dall'interno dalle ombre del ragazzo.
La seconda frase di Zak confermò la sua natura prudente ma Shikaku non si offese sentendo che quell'uomo aveva ancora dei dubbi sulla loro correttezza:era normale agire in quel modo nel loro campo ma la fiducia non doveva mancare quando avrebbero agito poichè un azione di troppo o di meno avrebbe potuto causare il fallimento della missione.
Ovviamente anche il tempismo era importante ma tra professionisti di solito questi problemi non si verificavano quasi mai.
Hai la mia parola che non corri rischi di questo tipo
Lo rassicurò Shikaku che fino a quel momento aveva a malapena cambiato espressione; era come se i suoi muscoli facciali fossero immobili ma questo era un suo punto forte poichè era difficile stabilire dal suo viso se nascondesse qualcosa o meno.
La voce talvota lo tradiva ma con il tempo anche questo difetto sarebbe sparito.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua qui :3
Nuova meta.
in cammino verso il castelloRole Libera-Rilevante |
