Bitterblue Fon Fabre

Scheda accettata il 30/08/2012

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    Nome: Bitterblue
    Cognome: Fon Fabre
    Data di nascità: 16 Aprile 846
    Età: 16 anni
    Razza: Umana
    Residenza: Tenar
    Luogo di nascita: Ferrins
    Sesso: Femminile
    Allineamento: Regno

    Aspetto fisico

    Altezza: 1.53
    Peso: Non si dice u.u
    Occhi: Ha occhi grandi e grigi, tondi ed espressivi.
    Capelli: Ha una marea di riccioli rossi che la fanno somigliare ad una fiammella. Le piace raccoglierli in una treccia.
    Descrizione fisica: Non molto alta per la sua età, Bitterblue si è sempre trovata ad essere la più bassa fra i suoi coetanei. Nonostante la sua bassa statura e la corporatura minuta, è stata introdotta all'uso delle armi, perciò il suo fisico non risente di grandi sforzi. Il viso spruzzato di lentiggini e il viso tondeggiante le conferiscono un'aria simpatica e amichevole, sebbene a volte seppia chiudersi in espressioni anche molto dure. Alcuni riccioli rossi e spettinati le ricadono sulla fronte carezzevoli e vaporosi donandole una grande sensazione di leggerezza, pronti a coprire i grandi occhi chiari, sempre attenti alla ricerca di avventure.
    Segni particolari: Una lunga cicatrice a partire dalla clavicola destra giunge quasi fino al centro del petto.

    Carattere


    Descrizione:
    E' una ragazza come tante che vive a Tenar da anni. La sua passione sono gli enigmi e i misteri. E' solita infatti sospirare frasi a metà senza far capire nulla ai suoi interlocutori e senza capire lei stessa. Le piacciono gli enigmi, ma non è particolarmente brillante. Anzi, il più delle volte si riduce ad essere una testa calda, passa subito alle armi e non perde occasioni per allenarsi. Ha grande determinazione e, anche accorgendosi di non essere chissà che cima, è sicura che un giorno o l'altro riuscirà a raggiungere il suo sogno di diventare uno dei migliori combattenti di Aluan e, sì, lei ne è sicura, anche di superare gli elfi in abilità e forza. Il suo motto è infatti di non arrendersi mai, protegge i propri amici a spada tratta e nulla può farla desistere da ciò in cui crede. E' attirata dalla storia, le piace conoscere i segreti che il suo regno magico e antico nasconde e ama profondamente Eirydia.
    Non è capace di arrabbiarsi per molto tempo, se non per questioni gravi, ma a volte le succede di essere parecchio irritabile, soprattutto se ha problemi nel dormire la notte. Inutile dire che è solita, per non dire che le piaccia, infrangere le regole che le impongono i suoi genitori anche sapendo che in va incontro a sanzioni. Di solito però le piace anche fare la donna di casa, ma solo quando si alza con il piede giusto. Insomma, dire che lunatica è dire poco.
    E' spesso stata prova di grande lealtà e amicizia, adora aiutare chi ha bisogno di lei, e, spesso e volentieri, farsi amica le persone che aiuta.
    Le piace riflettere sulle parole e sulla loro etimologia. A volta è capace di pensare giornate intere come una parola come "spacciato" potesse indicare una persona senza "spacciatore" ovvero senza speranza. Perché la sua lingua era tanto strana?
    E' solita farsi arrovellamenti mentali senza motivo, ma che la esaltano molto. Non è molto brava nei calcoli e ammira/invidia i geni della matematica. Le piace molto il ragionamento logico, pur sapendo di essere artista e con una grande inventiva illogica, ma nei calcoli è proprio negata, forse proprio per il precedente motivo.
    Le piace scherzare e ridere con gli amici, allenarsi con loro e condividere tutto, ma da quando i suoi migliori amici sono scomparsi questa sua caratteristica si è riempita di diffidenza e, appunto, amore del mistero: è perché vuole ritrovarli a tutti i costi.
    E' una persona che sorride sempre, ogni qual volta succeda qualcosa di spiacevole cerca di non buttarsi giù e continuare a sorridere. Se un suo amico sta male lo aiuta con battute che lo facciano ridere e con immensi sorrisi e sguardi dolci.
    Sicuramente agli altri appare solare, un po' ingenua, e sempre felice. All'esterno è come il ritratto della perfezione, facce buffe, battute alle volte acide ma simpatiche, ed enormi sorrisi, è uno dei leader tra i suoi amici per il suo modo di fare che piace a tutti. All'interno però le capita di star male e non volendo darlo a vedere, maschera tutto con il sorriso. Per chi la vede dall'esterno questo è un pregio, ma per lei non lo è. Sa che tenersi le cose dentro, illudere sé stessi di non stare male, certe volte, può essere sbagliato. Sa di avere dei veri amici che la amano per ciò che è e non solo per la sua solarità o per il suo essere divertente. I suoi amici sanno quando sta male, e forse dovrebbe rendersi più aperta nei loro confronti, se qualcosa non va dovrebbe confidarsi e anche piangere, rifugiarsi dietro a finti sorrisi fa solo male.

    Altro

    Abbigliamento: Indossa regolari abiti da ragazza. Le piacciono gli abiti dai colori scuri, come il blu notte o il verde foresta. Quando va a caccia e combatte, però, predilige abiti comodi come pantaloni attillati e casacche lunghe.
    Oggetti:
    -Armi
    • La sua spada, era di suo padre, si chiama Nebbia Ardesia, di cui è molto gelosa.
    • Il fioretto con cui ha imparato a combattere. L'ha sempre chiamato Arma Bianca, ma non ha un reale nome. Non è molto adatto alla battaglia vera e propria, ma lo porta sempre con sé: può essere sempre un'arma di riserva per necessità.
    • Ha imparato a costruire archi da un artigiano di Tenar che ha aiutato nei suoi lavori, e se n'è creata uno intrecciando rami di ulivo, non ha ancora un nome.
    • In più, porta sempre due pugnali legati agli avambracci, nascosti sotto le maniche degli abiti, e uno nello stivale. Insomma, è piuttosto armata.
    • A seguito della morte di un amico, ha preso la sua spada in ricordo. E' una sciabola tipica degli uomini di mare, inadatta al suo peso e poco maneggevole, ma ha un valore simbolico. La usa solo in rari casi.
    -Altro
    Le piacciono la musica e il canto, e per questo porta sempre con sé una piccola ocarina proveniente da una bottega di Ferrins che ha comprato al mercato, non è di grande qualità.
    Vorrebbe uno strumento che potesse accompagnare il canto, infatti il suo prossimo obiettivo è un violino.
    Hobby: Allenarsi, cantare molto e dipingere, anche scarabocchiando su fogli a caso. Le piace il bello e le incisioni intagliate con perizia. Non è difficile vederla suonare l'ocarina, quando è in giro da sola.
    Si interessa delle altre culture del regno, anche se non ha mai avuto molti contatti con le altre razze. In un tempo passato, fece la conoscenza di un'elfa grazie alla quale imparò i fondamenti della lingua elfica, che andò perfezionando e approfondendo con studi.
    Familiari: Suo zio, Fergus che le ha insegnato i rudimenti del combattimento; Sua madre, Elinor, che le ha trasmesso l'amore per le arti e il galateo; Suono nonno Alyun, che... oltre a qualche insignificante magia, non le ha trasmesso niente, le vuole solo un mondo di bene come farebbe qualunque altro nonno. A volte la rimprovera un po' per il suo essere tanto fiera e le ribadisce come le donne "ai suoi tempi" (come ama ripetere) erano solite stare a casa e non avevano mai visto un'arma in vita loro.
    Non ha più un padre da quando aveva 6 anni e non ama parlarne, dato che non è morto.
    -Animali: Ha uno stallone nero, con una chiazza bianca sul muso e sulle caviglie. Si chiama Angus.
    Storia: La vita di Bitterblue si è sempre svolta fra le case di Tenar, i boschi intorno alla città, dove amava giocare e allenarsi con i suoi migliori amici That e Yasil, e la famiglia. Il suo mondo e stato sempre e solo quello per anni.
    A causa di un disguido fra i due ragazzi, lei era finita per litigare con entrambi. Yasil era sempre più attirato dalla magia Oscura e tecniche proibite. That, dal canto suo, non riusciva a smettere di pensarci. Entrambi si erano divisi, non erano più uniti come una volta e lei aveva consigliato a That di lasciar perdere Yasil tante volte, ma lui non aveva voluto ascoltarla. Sembrava tenere così tanto al suo amico, come se per trovarlo sarebbe andato anche in capo al mondo.
    Non si frequentarono più per molti anni. Si incontravano spesso per Tenar, ma si limitavano a salutarsi e continuare per la loro strada.
    Finché non venne quella notte.
    Yasil scappò da Tenar senza più dar traccia di sé e That impazzì praticamente per cercarlo. Si fece in quattro, lo cercò in lungo e in largo, chiese ai parenti, i vicini, chiunque, persino a lei, ma quel ragazzo si era veramente volatilizzato.
    Tempo dopo, quasi un anno, Bitterblue venne a sapere che That e Yasil si erano rincontrati alle porte di Tenar ed avevano lottato: come si aspettava, Yasil ne era uscito vincitore e That versava in gravi condizioni.
    Quando si fu rimesso, Bitterblue non smise di tenerlo d'occhio senza che lui lo sapesse. La ragazza non parlava con lui da così tanto di quel tempo che il suo orgoglio le impediva di fare il primo passo... anche se i fatti le avevano dato ragione.
    Una notte la rossa scoprì il suo amico che stava per scappare da Tenar per partire alla ricerca di Yasil, e arrivò a sfidarlo per impedirgli di andare via.
    La battaglia che ingaggiarono si risultò molto pericolosa per Bitterblue: il suo amico era stato maledetto da un incantesimo di Yasil l'ultima volta che si erano incontrati, e la rabbia lo aveva fatto come impazzire. Fu lui a procurargli quella cicatrice che porta sul petto.
    Preso dai sensi di colpa, fu in quell'occasione che That e Bitterblue si riconciliarono. Non c'era e non ci fu mai niente fra loro, sono fraterna amicizia che li strinse sempre più, soprattutto in quel momento che Yasil era sparito.
    Il tempo curò le ferite, e That sembrava sempre più rassegnarsi all'assenza del compagno, ma Bitterblue sapeva che in realtà era la calma prima della tempesta, e c'era solo da spaventarsi. Il ragazzo progettava di cercare la Pietra Blu di cui avevano sentito Yasil blaterare parecchie volte e che la ragazza non aveva ancora capito quale precisamente fosse il suo "immenso potere". Riportare indietro i morti? Forse Yasil voleva far tornare suo padre che si credeva morto. O forse rendere immortali?
    Yasil fu sempre un enigma di cui non riuscì mai trovare la chiave.
    Passarono anni tranquilli in cui venne a sapere per voci di corridoio che la principessa degli elfi fosse stata rapita, poi liberata e tante altre strane faccende sempre riguardanti gli elfi. Furono ritrovate due figlie del Re di Dwyn caduto in guerra e una delle due salì al trono come Regina dell'Arcipelago.
    Il primo contatto che ebbe con il mondo elfico fu nei Boschi Withirfiel, dove incontrò un'elfa sulla riva di un piccolo lago. Si era inoltrata nei boschi con il suo cavallo Angus. Non avendo ormai nessuno più con cui allenarsi se non con suo zio che ormai non ce la faceva quasi più, si ritrovava intere giornate a vagare per il bosco quasi senza meta, perfezionando la sua mira con l'arco e accanendosi con la spada contro gli alberi. La loro comunicazione era davvero difficile, anche se l'elfa riusciva a farsi capire inviandole immagini telepaticamente. Bitterblue, grazie a lei, fu in grado di apprendere pian piano la lingua elfica.
    Suo nonno le aveva raccontato che la sua famiglia era originaria della isola in rovina di Saudra, da cui erano scappati poco prima dell'attacco di Knog che la la distrusse e si era trasferita nella fiorente città mercantile di Ferrins, sull'omonima isola, ma lei non ci era mai stata. L'arcipelago era sempre stato qualcosa che l'aveva intrigata e l'isola di Saudra faceva sempre capolino nei suoi occhi ad occhi aperti, come custode di segreti e verità celate. Chissà com'era la vita prima che Knagwar scatenasse la guerra. E' vero, era finita, ma tutti quegli strani eventi che erano successi nel regno degli elfi, e le erano giunti solo come voci, sembravano affermare che qualcosa stava ancora tramando nell'ombra.
    Forse... Yasil?

    Stile di Combattimento

    Descrizione: Si diletta sia nell'arte della spada che del tiro con l'arco. Di solito non usa la magia, anche perché non sa incantesimi: l'unica che ha imparato da suo nonno le permette di curare delle ferite superficiali, ma la stanca davvero tanto.
    Punti di forza: La sua versatilità nell'uso delle armi e l'agilità.
    Punti di debolezza: La magia. Non sa usarla per attaccare e ne subisce molto quando colpita.

    Tessera

    Foto: x x x x x

    Link altri pg:
    1#pg: That Irving
    2#pg: Selene Lalaith
    3#pg: Eiko Redan
    4#pg: Seanah Dorchadas
    5#pg:



    Edited by Kiramor - 28/8/2015, 16:38
     
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    Edited by X a riel` - 19/9/2014, 20:12
     
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    INTESTAZIONE AGGIORNATA! ^^
     
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