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Lys;Si avvicinava il compleanno di Selene e, come era successo negli anni precedenti, Lys voleva adoperarsi per raggiungere Tenar cosicché la bambina potesse rivedere la famiglia.
Il primo anno la principessa era certa che Selene non sarebbe più voluta tornare ad Aresmelle e fu piacevolmente sorpresa di essere invitata a restare anche lei a Tenar per poi tornare ad Eolinir con la piccola.
Perciò quella era diventata una felice abitudine annuale che entrambe attendevano con gioia.
Era quello il motivo principale per cui a palazzo c'era un gran trambusto. Cocchieri e stallieri, domestiche e cuoche erano tutti indaffarati a preparare la carovana che sarebbe presto partita.
Selene era molto eccitata: non avrebbe mai immaginato che tutto un castello si sarebbe preoccupato di rendere speciale il giorno del suo compleanno.
Era finalmente arrivato il giorno della partenza e Lys aveva giusto avuto il tempo di salutare Ven. Il drago infatti doveva partire per una missione di ricognizione alla palude.
Ti raggiungerò appena possibile aveva assicurato prima di spiccare il volo in modo maestoso.
Principessa, dobbiamo andare! la chiamò la sua dama di compagnia e Lys fu presto sulla carrozza con Selene alla volta di Tenar.
Li attendeva un lungo viaggio e Lys aveva insistito affinché la scorta della carovana fosse ridotta al minimo.
Pertanto il Re aveva convenuto che una ventina di soldati fossero davvero il minimo indispensabile per un viaggio che contava così tante miglia.
al loro seguito altre carrozze cariche di regali per i fratelli e le cugine di Selene e delle pregiate merci elfiche che i signori Lalaith avrebbero potuto rivendere.
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NARRATORE:Selene;Selene applaudì brevemente, contenta, quando finalmente salirono sulla carrozza e la carovana si mosse cigolante sulla via maestra di Aresmelle per lasciare la città.
Ogni volta che tornavano alla sua città natale, anche se ormai non era più la prima volta, anzi era diventata una lieta abitudine, Selene cominciava ad elencare alla principessa tutte le cose belle che avrebbero potuto fare una volta lì, tutte le persone che doveva presentarle e tutte le curiosità della zona che doveva assolutamente far scoprire a Lys. Come se lei non fosse mai stata da quelle parti.
E poi! esclamò entusiasta. Facciamo i dolci con la mamma! Con le mani nell'impasto.
Mise una mano intorno alla bocca con per non farsi ascoltare da presunte orecchie in ascolto. E ne mangiamo un poco di nascosto: è buonissimo!. -
.Lys;Era così bello sentire Selene chiacchierare entusiasta di questo mondo e l'altro tutto in una volta e Lys non se ne stancava mai.
Davvero? chiese. La massa dei biscotti delle elfe cuoche era proprio deliziosa, ma avrebbe retto il confronto con quella della mamma di Selene?
Dovremo organizzare una strategia allora! affermò e si rese conto di quanto fosse bello architettare marachelle e tornare bambina.
Man mano che il viaggio procedeva verso sud, il clima di intiepidiva.
Passare del tempo a Tenar mentre ad Aresmelle avrebbe cominciato a piovere a dirotto, sarebbe stato un modo per allungare l'estate e Lys era sicura che non le sarebbe dispiaciuta qualche altra giornata di sole.
Quando raggiunsero il limitare dei Boschi Withirfield, la principessa di rese conto che avevano quasi raggiunto il confine del regno di Eolinir e fu investita da sentimenti contrastanti: sapeva che avrebbe sentito la mancanza di casa, della nebbia mattutina, del profumo degli alberi, ma era anche sicura che l'avrebbero accolta come se facesse parte della famiglia.. -
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Dagan;
Era passato davvero tanto tempo da quando aveva rimesso piede a Tenar l'ultima volta. Da un po' di tempo aveva lasciato la città umana e con varie scuse, alcune fra le più bizzarre, non aveva fatto altro che riprendere le ricerche su Yasil.
Se solo Bitterblue l'avesse saputo l'avrebbe di certo ucciso. Ecco perché aveva ammaestrato molto bene Bron e Prox a tenerla occupata con le loro faccende. Tanto, con l'ultimo prototipo di Prox, ci sarebbe stato il bel daffare, come al solito.
E poi doveva esserci Corydan, da qualche parte. Sì, da qualche parte ad importunare qualche povera donzella. Lui non si stancava mai di provarci anche con Bitterblue, ma di certo la ragazza dava ben poche soddisfazioni rispetto alle più spigliate cameriere di qualche taverna. Non si sarebbe certo sorpreso di vederselo arrivare incontro con una giovane donna accanto o una bella sagoma di cinque dita sulla guancia.
I suoi migliori amici erano stati davvero bravi a mascherare la sua assenza e quando Bitterblue aveva chiesto di lui notando finalmente la sua assenza, lui era già tornato.
Anche Dirk, il suo patrigno, era stato piuttosto bravo a coprirlo.
Diciamo che aveva avuto tutto il tempo di stare ad Aresmelle, fronteggiare una certa elfa che possedeva un ciondolo di gemma blu e tornare. Non erano di certo solo cinque minuti.
Le sue speranze erano state infrante quando aveva scoperto che l'elfa usava la magia ed era più forte di quello che aveva immaginato. Eppure ancora non si dava per vinto. Avrebbe avuto qualche altra possibilità, se non con lei, in qualche altra occasione. Vero?
Sto uscendo, vecchio. salutò Dirk nella fucina addossata a casa loro, con una bella mela rossa e lucida in mano che aveva rubato dalla cesta a centrotavola, in casa.
Vai di nuovo dai tuoi amici fannulloni?
Non era chiaro in realtà da dove provenisse la voce burbera del mezzo nano, perché nella fucina era sempre tutto nero. E anche lui era nero, sempre coperto di fuliggine.
Fannulloni? Prox potrà stupirci con fuochi d'artificio, oggi.
Ah sì? Potresti aiutarmi nella fucina invece di perdere tempo con trucchetti da quattro soldi.
In tutta risposta Dagan sorrise e diede un morso alla mela, poco prima di voltare le spalle al suo patrigno.
Ricorda il nono giuramento dei nani! Chi non aiuta i genitori–
Era troppo tardi per fermarlo, e Dagan lo salutò con un cenno della mano che poteva anche voler dire di star zitto. È o un ladro, o una spia! Lo so!. -
.Lys;Anche se erano passati alcuni giorni, a Lys il viaggio non era per nulla pesato.
Selene era maestra dell'intrattenimento e tutto nella carovana era filato liscio come l'olio.
Mancava circa un giorno di viaggio, quando la principessa pensò che sarebbe stato meglio avvisare la famiglia Lalaith del loro imminente arrivo.
Nominò perciò un messo e una guardia affinché precedessero la loro venuta.
Si raccomandò perché non fossero troppo solenni: la famiglia di Selene era molto numerosa e già Lys era sicura che avrebbero mobilitato un quarto del paese per i festeggiamenti.
Vedere Tenar in lontananza la riempì di gioia, molto più di quanto non si fosse aspettata: il paesino era finalmente tornato alla sua tranquillità e anche l'ultima pietra della più piccola torre era stata risistemata al suo posto.
Lys, guarda! esclamò Selene mentre sprizzava contentezza da tutti i pori. Siamo arrivate!SPOILER (clicca per visualizzare)Laaaaargoooo a Suuua Maestaaaaà, laaargoo al graaandee Alì! xDDD. -
.Dagan;
Dagan fece rimbalzare la mela nella sua mano lungo tutta la via che portava al laboratorio di Prox. Era serio quando aveva detto a Dirk che quella sera ci sarebbero stati fuochi d'artificio: un caro amico di Prox gli aveva chiesto qualcosa di speciale per un compleanno in famiglia.
Faceva parte della famiglia Lalaith, la famiglia numerosissima dei due locandieri de La Nobile Dama.
Nella via soleggiata e anche abbastanza silenziosa, riecheggiavano rumori di attrezzi. A volte somigliavano ai quelli della fucina di Dirk, ma avevamo un'aria più indaffarata e talvolta isterica. Solo il laboratorio di Prox risuonava di quei particolari rumori e della fragorosa risata di Bron.
Esattamente come in quel momento.
Dagan si appoggiò allo stipite della porta aperta, giungendo alle spalle degli altri due e dando un altro morso alla sua buona mela.
Ehi, volevo ridere anch'io. commentò solo, mentre Bron sobbalzava un attimo sul posto, colto alla sprovvista dalla sua voce.
Si voltò, con un sorriso enorme in faccia. Dagan! Eccoti!
Bron era un po' più basso di lui ma era ben più massiccio in fisico. Infatti quando corse verso di lui per impartirgli una amichevole pacca sulla schiena, Dagan nascose lo sforzo di non farsi stendere da cotanta amichevolezza.
Tutto pronto per stasera? fece, azzannando di nuovo la mela ed incrociando vagamente le braccia, mentre tornava ad appoggiarsi allo stipite della porta.
Bron fece una risata che di rassicurante non aveva proprio nulla. Eccome, vedrai che fuochi!
No, no, no! Non è pronto proprio niente!! esclamò invece e contemporaneamente Prox, saltando in piedi come una molla all'improvviso, le mani nei capelli. Non voglio che stasera sia un disastro!. -
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Carovana verso Sud |
