Missione incompiuta

Role Rilevante

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    È lui! È proprio Marcus Tenhal! pensò la ragazza, esultando per il colpo di fortuna: non le era mai capitato di riuscire a trovare una sua vittima in così poco tempo.

    Rimase nell'ombra, seguendo silenziosamente l'uomo, che ancora faceva fatica a camminare in linea retta, sebbene fosse evidente che cercasse di mascherare la sua leggera sbornia.
    Älya pensò che, dato che non le sembrava affatto l'uomo della lettera, quella di fingere di essere qualcun altro doveva essere un'abitudine che lo caratterizzasse.
    Eppure, sotto sotto, doveva essere proprio lo stesso uomo che comandava l'assassinio di un innocente: rispondeva allo stesso identico nome.
    Che persona orribile deve essere.

    Continuò a seguirlo finché non fu sicura di essersi allontanata abbastanza da qualunque essere vivente: uccidere qualcuno con dei testimoni a guardare avrebbe portato a ripercussioni, soprattutto se si trattasse di testimoni spaventati.
    Era sempre meglio uccidere nel luogo più nascosto possibile e Marcus, che si stava allontanando da tutti, stava davvero aiutando inconsapevolmente il lavoro dell'assassina.

    La ragazza si sporse da dietro a delle casse impilate ed estrasse silenziosamente il pugnale.
    Sapeva che avrebbe dovuto aspettare i suoi compagni, magari individuare dove abitasse l'uomo e poi riferirlo, per poi tornare in gruppo e terminare la missione, ma in quel momento l'unico pensiero che vagava nella sua mente era uccidere da sola Marcus, per poi andar via e continuare a vivere proprio come aveva fatto negli ultimi tre anni.
    In quel momento, l'assassinio le sembrava davvero facile da compiere e l'oscurità, assieme all'assenza di gente la invitavano ad avanzare senza porsi troppi problemi.

    Uscì dal suo nascondiglio ed avanzò senza fare alcun rumore, seguendo il suo istinto, con il pugnale sguainato ed una luce fredda negli occhi.
    Fu velocemente dietro di lui ma la sua silenziosità non bastò a non farsi scoprire, perchè quello si voltò si scatto, probabilmente con la sensazione di aver sentito una presenza, per poi arretrare di qualche passo e tirare fuori, da chissà dove, un piccolo pugnale.

    Älya guardò il suo sguardo terrorizzato senza fare una piega e si preparò ad attaccare per prima.
    Chi sei? Che cosa vuoi da me? lo sentì balbettare.
    Non si chiese nemmeno una volta se quella non fosse la persona che stesse cercando.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Dalla posizione in cui si trovava Shikaku non poteva muoversi liberamente senza allarmare la guardia che si trovava dietro il container al suo finaco ne rischiare di lasciare indietro due individui che avrebberop otuto colpirlo alle spalle o chiamare rinforzi.
    L'unica cosa logica da fare era liberarsi dei due uomini e passare oltre altrimenti avrebbe avuto guai nella fase relativa alla fuga.
    Erano entrambi appoggiati ai container quindi fu semplice trafiggerli entrambi con delle lame d'ombra evocate alle loro spalle.
    L'assassino sentì i due tonfi ma non ci tenne a controllare lo stato delle vittime:sapeva di aver trafitto il cuore di entrambi.

    Uscì dal portone del magazzino trovandosi davanti altri container enormi, una volta tanto la fortuna era dalla sua:quelli l'avrebbero coperto da sguardi indiscreti mentre metteva in atto il suo piano.
    Posiziono entrambi i foderi dei pungiglioni, con questi ultimi ritirati, verso terra per poi attivare il sinistro e iniettare tramite canali formati nel regno delle ombre il veleno paralizzante ai 6 bersagli ma così era troppo diluito.
    Per questo motivo attivo anche il destro paralizzando completamente tutti e 6 gli individui che sapeva trovarsi nello spazio vuoto davanti a lui.
    I colpi erano arrivati da terra e avevano avuto come bersaglio piedi e gambe al livello del polpaccio quindi sapeva di essere riuscito nel suo intento.

    Uscì allo scoperto notando nello sguardo di quegli uomini la volontà di combattere, sicuramente avrebbe avuto dei problemi a combatterli tutti da solo senza far scappare il bersaglio.
    Sapeva tutto ciò ed era per questo che aveva conservato i paralizzanti per ultimi.
    Si avvicinò al gruppo rapido come un ombra oscura, dispensatrice di morte, e uno alla volta fracasso le loro casse toraciche o il cranio così da assicurarsi che non potessero rialzarsi,il risultato fu che caddero uno dopo l'altro sul freddo terreno lasciandosi uno macabro spettacolo alles palle.
    Allo stesso tempo evitò di versare sangue su quel campodi battaglia e camminò verso il "vero" bersaglio della sua missione:Marcus Tenhal.
    Non sapeva se era lui quindi, giusto per andare sul sicuro, sistemò il suo siero della verità nel pungiglione destro e lo iniettò nel braccio dell'uomo.
    Si trattava senza dubbiodi una persona affascinante dallo sguardo deciso ma allo stesso tempo spietato con coloro che fallivano.
    Sicuramente fino a quel momento aveva comprato tutti coloro che gli stavano intorno e ucciso chi si rifiutava di stare al suo comando, un individuo disgustoso che Shikaku avrebbe ucciso più che volentieri.

    Sei tu Marcus Tenhal?
    L'uomo rispose positivamente asserendo all'aspetto da plebeo dell'assassino e al suo povero gusto nel vestire con commenti del tipo "in nero è passato di moda tempo fa amico mio".
    Questo da solo bastava a dare una ragione per farlo secco subito ma il bersaglio non sembrava voler demordere anche con tutte le sue truppe morte e propose un accordo all'assassino.
    Gli disse che avrebbe potuto dargli qualsiasi cosa desiderasse:donne,denaro, fama,potere o se lo desiderava una vita da passare nell'ozio più totale.
    L'unica cosa che chiedeva era di essere lasciato in vita e i servigi dell'assassino a tempo indeterminato.

    Shikaku con la sua espressione impassibile rispose al verme che gli stava di fronte
    Quello che io desidero non è qualcosa che una carogna come te può procurarmi
    Subito dopo aver pronunciato quelle parole diresse un destro portentoso al petto di quell'uomo così potente eppure così malvagio uccidendolo sul colpo.
    Si potè sentire il suono, così familiare alle orecchie di Shikaku, delle costole rotte all'interno dell'organismo nemico.
    Aveva compiuto la missione ora doveva solo tornare alle porte della città per riferire l'accaduto a Zak e Alya sperando che non se la prendessero troppo per quella sua mancanza di pazienza.


    lista veleni: cecity poison
    equipaggiati:pungiglione destro(),pungiglione sinistro()
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    Quante volte aveva sentito quella domanda?
    Se prima si degnava di rispondere con il solito tono innervosito, adesso ci aveva fatto talmente tanta abitudine che le frasi impaurite delle sue vittime erano diventate un sussurro in sottofondo, così come le preghiere poco prima di morire: inutili parole al vento.

    Marcus le puntava ancora il pugnale contro, tenendolo in modo non esperto, ma Älya era così poco interessata al suo comportamento, per rendersi conto che quello che aveva davanti non era un uomo sadico, capace di uccidere.
    Per lei era una vittima come un'altra, che meritava di pagare per quello che aveva fatto.

    Quando l'uomo tentò un affondo, per cercare di colpirla, lei bloccò l'attacco col suo pugnale e facendo pressione su quello dell'altro, riuscì a farglielo volare via di mano.
    Il piccolo pugnale di Marcus cadde rumorosamente sui ciottoli e l'assassina sentì più vicina la fine della collaborazione con gli altri due assassini: una volta ucciso se ne sarebbe finalmente andata via.
    Non desiderava altro.

    Non mi uccidere, ti prego! Ho due bambini!
    L'uomo si copriva il viso con le braccia ed arretrava, mentre l'assassina si avvicinava di più a lui, col pugnale stretto nella mano.
    Basta con le lagne. pensò, mentre con un movimento veloce lo pugnalava allo stomaco, tirandolo per una spalla.
    L'uomo sussultò e le sue gambe cedettero sotto il suo peso, mentre lentamente la luce nei suoi occhi si spegneva.
    Älya arretrò di un passo e guardò la sua vittima distesa per terra, col sangue che cominciava ad allargarsi sotto di lui.

    Bene, fine della storia.
    Si abbassò per ripulire il pugnale sul mantello dell'uomo e pregustò la libertà ormai prossima, proprio mentre sentiva il respiro affannato di qualcuno che le correva incontro.
    L'hai ucciso! Sei un'assassina! gridò la stessa persona, facendo voltare l'assassina ed alzare la guardia.
    Era uno degli uomini del gruppo che aveva seguito prima, quello che più si era ubriacato e che in quel momento reggeva lo stesso pugnale che prima aveva fatto cadere a Marcus.
    Per quale motivo aveva deciso di raggiungere Marcus?

    Avrei dovuto prendere prima quel pugnale. si maledisse, guardando i movimenti incerti dell'altro: sarebbe stato facile uccidere anche lui.
    Non attese di dover attaccare per prima, perchè quello anticipò i suoi movimenti, dando inizio alla battaglia.
    Älya e l'uomo si scambiarono colpi veloci di pugnale, riuscendo a parare ogni colpo dell'avversario: lei era veloce e conscia dei suoi movimenti, ma l'altro, sebbene fosse ubriaco, era molto più forte della ragazza.
    Älya, però, lo stava sottovalutando.

    Dopo pochi scambi di colpi la ragazza riuscì a colpirlo allo stomaco, nello stesso punto dove aveva ucciso l'altro uomo.
    Lo guardò con aria trionfante, solamente poco prima di sentire di essere stata colpita allo stesso modo, ma sul fianco.
    L'uomo cadde al suolo e lei si strinse la ferita con una mano, soffocando un'imprecazione.

    Devo...andare via di...qui. sussurrò, mettendo un passo dopo l'altro, per arrivare ad una parete e darsi sostegno.
    Il dolore cominciava a farsi sentire con prepotenza e la vista cominciava ad annebbiarsi.
    Ebbe solo il tempo di guardare le due persone che aveva ucciso prima di svenire, con la mano ancora stretta sul fianco.


    Scusa il ritardo xD
    Non fare trovare Älya a Shikaku, grazie ^^
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Il suo lavoro era finito ma per sicurezza installò nel pungiglione destro l'ultimo veleno della sua scorta:appena possibile avrebbe dovuto ricaricare o meglio ricreare i veleni per future missione.
    Si diresse verso il magazzino davanti a lui aprendo la porta, certo che non ci fosse più nessuno in vita dentro quell'edificio o in quella zona in generale eccezion fatta per quele due guardie presenti nell'unico magazzino non ripulito.

    Prima di aprire la porta che dava verso l'uscita della zona dei magazzini controllo attraverso le ombre se c'era qualcuno dall'altro lato della porta per essere certo che quei due non si fossero mossi mentre lui faceva il suo dovere.
    Sfortunatamente per loro avevano avuto la malsana idea di uscire dall'edificio in cui erano fino a poco tempo prima ma ciò non sarebbe costato loro la vita.
    Shikaku poteva accercarli con il suo ultimo veleno farli svenire e poi scappare in modo tale da non lasciare alcun testimone alle sue spalle.
    Usò la tecnica dell'ago d'ombra per immettere il veleno nei corpi delle due guardie, l'ago colpì velocemente e, altrettanto velocemente, sparì accecando temporaneamente i due in ochi secondi.
    Shikaku aprì la porta per poi correre verso l'uscita evitando i due individui che ormai vagavano alla cieca, detta così sembrava quasi una freddura, e uscì lasciando il resto a chi avrebbe trovato i cadaveri.
    Sicuramente sarebbero stati quei due una volta che il veleno avesse perso il suo effetto ma ciò non era qualcosa che importasse poi tanto all'assassino in quanto non l'avevano visto quindi per loro l'autore di quella strage sarebbe stato un mistero.

    Si recò abbastanza velocemente alle porte della città poichè era già tardi e sicuramente Alya e/ Zak gli avrebbero fatto uan predica lunghissima sulla procedura da seguire.
    Ciò che aveva fatto non era nei patti ma era tato più forte di lui e tuttora non si pentiva della sua decisione:aveva eliminato il bersaglio ed era questa la cosa importante.
    Ciò che sorprese l'uomo in nero era che alle porte della città non c'era nessuno
    Adesso mi sento uno stupido per aver corso....non c'era nessuno ad aspettarmi in ogni caso
    Si disse l'assassino offeso per il mancato rispetto degli orari stabiliti ed in colpa per non aver rispettato quell'orario lui stesso.
    Sapeva solo che stava facendo notte e nessuno dei due colleghi era acnora arrivato:cosa lia veva trattenuti così a lungo?.


    non preoccuparti xd per il momento facciamo aspettare shikaku alle porte della città
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    Il dolore della ferita le permise di svegliarsi, ma c'era qualcosa di diverso nell'aria: c'era una temperatura calda, accogliente, come se qualcuno avesse acceso un fuoco nelle sue vicinanze.
    Aprì gli occhi, notando sopra di lei un soffitto di legno e rendendosi conto di avere una fascia di tessuto stretta attorno fianco, dove era stata ferita prima.
    Non si era sbagliata, quindi, si trovava all'interno e non sapeva nemmeno perché: l'ultima cosa che ricordava erano i due uomini che aveva ucciso.
    Quanto tempo era passato da quel momento?

    Si guardò le mani, che non erano più sporche di sangue e poi cercò si alzarsi a sedere.
    Mamma! Si è svegliata! sentì chiamare da qualche bambino nelle sue vicinanze, mentre si guardava intorno, mantenendosi il fianco dolorante.
    Il bambino che aveva parlato doveva avere una decina d'anni, era magrolino ed aveva uno sguardo duro, come se stesse combattendo con se stesso, per non far vedere quello che stava provando.
    Älya distolse lo sguardo e lo puntò verso la donna che le si stava avvicinando, doveva essere la madre di quel bambino e dell'altro piccolo che teneva in braccio.
    Aveva gli occhi gonfi, come se avesse appena finito di piangere.

    Signorina, come vi sentite? le chiese, con una voce sicura, nulla a che vedere col suo aspetto.
    Sto bene. rispose l'assassina, cercando di capire perché avesse deciso di aiutarla.
    È stata una fortuna che fossi nei paraggi, sono riuscita a curare la vostra ferita. Sareste morta se vi avessi lasciato lì a sanguinare. la donna fece una pausa, come se stesse pensando a qualcosa di spiacevole e poi riprese, con un tono molto meno sicuro di prima.
    Lo stesso non è stato per mio marito ed il suo migliore amico. Erano usciti insieme, per festeggiare la promozione di uno di loro. Mi chiedo quale persona spregevole possa avervi aggredito, così, senza pensarci due volte.
    A quel punto la donna si coprì il volto con una mano ed il figlio corse a consolarla, poggiando una mano sul suo braccio.
    Mio marito era una così brava persona, non avrebbe mai fatto nulla di male; era un lavoratore onesto e tutti in paese lo rispettavano. Non meritava quella morte.

    Älya la guardò, mordendosi le labbra, senza sapere effettivamente come consolare quella donna, che così gentilmente aveva deciso di curarla e portarla in casa propria.
    Perché aveva fatto una scelta simile, se era lei la colpevole dell'omicidio di suo marito?
    Non sa che sono stata io. la risposta fu evidente nella sua testa, così come un'altra verità cominciò a farla sentire male.
    Ho ucciso un innocente.
    Si portò le mani alle tempie e fissò il pavimento: era tutta la vita che uccideva chi a sua volta assassinava per gioco e quella sera era stata lei ad uccidere una persona senza colpa.
    Era diventata come loro, come gli assassini di Knagwar.
    Non ci aveva pensato due volte prima di attaccare, sebbene quell'uomo fosse evidentemente incapace di combattere: era un padre di famiglia, una persona onesta, e lei non ci aveva nemmeno minimamente pensato.
    Marcus Tenhal era un nome come un altro, per non permettere ai nemici di essere individuato facilmente: era quella la verità.
    Che cosa ho fatto?

    So a cosa stai pensando. la voce del ragazzino si era fatta più sicura, tanto da risultare inquietante alle orecchie dell'assassina, che alzò la testa e fissò gli occhi azzurri che aveva di fronte.
    Vuoi vendicarti. Anche io voglio vendicare mio padre.


    Edited by • Fextis • - 13/11/2014, 18:52
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Ne Alya ne Zak si stavano facendo vivi e la cosa fece insinuare un pensiero nella mente dell'assassino che non poteva proprio fare a meno di pensare
    Se mi avessero lasciato qui?in fondo sono arrivato molto in ritardo e loro potrebbero essere in una locanda in città
    Se anche ciò fosse stato vero Shikaku era troppo pigro per controllare ogni locanda solo per scoprire che l'avevano lasciato li da solo così fece l'unica cosa logica da fare dal suo punto di vista:rimanere li e farsi una dormita.
    Se davvero contava per loro sarebbero tornati alle porte della città a recuperarlo altrimenti passato un certo limite di tempo se ne sarebbe andato per la sua strada lasciandosi alle spalle coloro che l'avevano così crudelmente escluso dal gruppo.

    Dormire in quel posto però non era sicuro, rischiava di trovarsi al verde al suo risveglio e non sarebbe stato piacevole visto il divieto di materializzare oro,cibo o bevande.
    Entrò in città e individuò un tetto da cui si poteva vedere l'entrata e tutte le perosne in entrata e in uscita da Sintad.
    Si arrampicò ignorando gli sguardi della gente, era così che si sentiva Alya ogni volta? davvero irritante come sensazione, e raggiunto il tetto si stese su di esso:era più comodo di quanto si aspettasse.
    Quella superficie rossa e il guardare tutti dall'alto in basso aveva un che di affascinante e capì cosa ci trovasse Alya di così irresistibile, forse anche lui avrebbe preso quella abitudine con il passare del tempo.
    Chiuse lentamente gli occhi godendosi il vento serale, nessuno l'avrebbe disturbato li sopra e il buoi avrebbe nascosto la sua presenza, cadendo lentamente dolcemente nell'oblio.
    Finalmente poteva dormire un pò e, anche se non aveva mangiato, era in pace con se stesso.
    La notte fu senza sogni e tranquilla, se l'assassino avesse aperto gli occhi avrebbe potuto notare un cielo stellato supendo e una luna completamente visibile.
    Il suo bisogno di dormire tuttavia era troppo forte e quello spettacolo stupendo gli passò davanti senza che lui se ne rendesse conto.

    L'indomani si svegliò riposato e sarebbe stato un momento perfetto se non fosse stato per il brontolio del suo stomaco:aveva fame e il suo corpo non si sarebbe più fatto alcuno scrupolo a ricordarglielo in modo analogo ad un predatore che insegue la sua preda.
    Saltando di tetto in tetto cercò una locanda dove mangiare finchè non ne trovò una dopo poco tempo, approsimativamente un oretta.
    Scese dal tetto in questione per entrare nel locale e trovarlo quasi deserto
    Immagino che a quest'ora stiano ancora dormendo tutti
    Si disse Shikaku che si sedette godendosi la quiete del posto, per ora avrebbe aspettato che qualcuno arrivasse a prendere la sua ordinazione anche se sicuramente non si aspettava un atteggiamento vivace a quel'ora di mattina.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    Älya si alzò in piedi, sebbene il dolore al fianco fosse opprimente, l'affermazione di quel ragazzino aveva fatto scattare qualcosa dentro di lei, qualcosa che stava provando da un po' di giorni a quella parte: terrore.
    Io... Balbettò, arretrando verso la porta e guardando le espressioni confuse dei due padroni di casa ...io devo andare.

    Non attese che dicessero niente e non si curò di cosa potessero pensare: l'unica cosa che aveva in testa era andare via, lontano, e dimenticarsi quello che era successo.
    Dimenticare? Come posso dimenticare quello che ho fatto? si riproverò, tornando a guardare il ragazzino: aveva ucciso suo padre, gli aveva tolto un genitore e nulla avrebbe potuto rimpiazzare quel vuoto.
    Grazie per le bende. disse, prima di voltarsi e scappare via nella notte.

    Ancora non riusciva a credere a quello che aveva fatto e tanto meno riusciva a decidersi su cosa fare.
    Non avrebbe avuto più il coraggio di uccidere qualcuno, eppure quella era l'unica cosa che era in grado di fare, come sarebbe sopravvissuta altrimenti?
    C'erano ancora tanti che meritavano di pagare, eppure Älya non aveva intenzione di uccidere ancora: se si fosse sbagliata un'altra volta?

    Mentre correva non di rendeva conto di quanto stesse peggiorando la sua situazione, dato che la ferita era ancora aperta e lei si stava sforzando.
    Che cosa devo fare? pensò disperata, fermandosi un momento per prendere fiato.
    Strinse la mano sulla ferita e non si stupì di vedere le bende sporche di sangue.
    Soffocò un lamento e poi si guardò intorno, riconoscendo il luogo dove era finita: era quasi alle porte della città, dove si era arrampicata qualche ora prima.
    Il cielo era nero pece, il che voleva dire che doveva essere nel pieno della notte; forse stava anche per albeggiare.
    Era passato davvero troppo tempo, non era certa che i due compagni fossero ancora lì ad aspettarla.

    Camminò, per evitare di sforzarsi ancora e in poco tempo fu al luogo dell'appuntamento: nessuna traccia di Shikaku o Zak, come aveva immaginato.
    Si appoggiò ad una parete e poi scivolò a terra, appoggiando le braccia sulle ginocchia.
    Doveva andare via da Sintad, ma non sapeva nemmeno dove dirigersi.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Passò un oretta buona ma nessuno si faceva vedere tanto che Shikaku decise che il gioco non valeva la cendela:sarebbe passato più tardi se alle porte della città non c'era ancora ne Alya ne Zak.
    Uscì dal locale osservando ancora una città assopita con strade vuote, completamente vuote, il che sembrava una buona cosa all'assassino che amava la tranquillità sopratutto in momenti ocme quello.

    Con questi presupposti la passeggiata fu abbastanza gradevole poichè il sole era ancora abbastanza debole quindi non dava fastidio come a mezzogiorno.
    La tentazione di dormire un altro pò prima di controllare era forte ma non poteva permettersi di far aspettare i compagni nel caso si trovassero al luogo d'incontro stabilito il giorno prima.
    Raggiunte le porte della città e notò una figura ranicchiata che sembrava essere Alya:più si avvicinava più vedeva chiaramente che era ferita e sanguinava.
    In quel momento qualsiasi battuta avesse progettato per la loro riunione spair nel nulla così come la voglia di far pesare i lfatto di essere stato lasciato da solo.
    Potè intendere chiaramente che era accaduto qualcosa di grave, la ferita in se non era così grave se curata a dovere ma aveva l'impressione che ci fosse anche un danno a livello emotivo di cui non sapeva dire nient'altro per il momento.

    Cosa è successo?è evidente che sei scossa per qualcosa
    Le disse l'assassino non riuscendo a nascondere del tutto la sua peroccupazione, fosse stata una sconosciuta se ne sarebbe fatto una ragione e sarebbe andato avanti per la sua strada ma si trattava di un alleata.
    In casi come quello tentava, fin dove il suo carattere glielo permetteva, di aiutare il prossimo e risollevargli il morale anche se davverop oche volte riusciva nell'impresa:va detto che non era un buon samaritano per natura e quando tentava di esserlo la cosa sembrava sempre un pò forzata agli altri.
    Una cosa abbastanza triste visto che partiva sempre con le migliori intenzioni.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    Älya stava fissando il pavimento, cercando una soluzione al suo dilemma interiore, quando sentì qualcuno venirle incontro.
    Fece per ignorarlo, magari si trattava di un qualche contadino che si recava in campagna a lavorare, ma una voce familiare le parlò e così alzò la testa.
    Shikaku. Pensavo te ne fossi andato. Evitò accuratamente di rispondere alla sua domanda, solo perchè non avrebbe fatto altro che peggiorare la sua situazione: era ancora nervosa e spaventata di se stessa, ma non voleva che il compagno se ne accorgesse, anche se probabilmente se ne era già accorto abbastanza.

    Si alzò a fatica in piedi, reggendosi sulla parete e combattendo contro se stessa per non gemere dal dolore.
    Shikaku si sarebbe reso conto della sua ferita e avrebbe fatto più domande, per questo aveva bisogno di guadagnare tempo ed inventarsi una scusa che potesse reggere.
    L'unica cosa di cui aveva bisogno era di andare via da quella città, con o senza Shikaku e Zak.
    In effetti, era da un po' che non lo vedeva.
    E Zak dov'è? chiese, guardando il suo occhio dorato.
    Non che le interessasse di averlo con sé, dato che il più delle volte la sua presenza la rendeva inquieta, ma alla fine dovevano andare a cercare il vero Marcus e lei aveva intenzione di abbandonarli.
    Doveva almeno avvisarli.

    Senti, io devo andare via. Non posso dirti cosa mi sia successo, ma non posso rimanere più in questa città.
    Se hai voglia termina tu la missione.

    Non sono nemmeno sicura di riuscire ad uccidere ancora.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Alya era evidentemente fuori di se, più di quanto il suo aspetto mostrasse, ma Shikaku non avrebbe abbandonato un collega a quel modo.
    Uno dei suoi pochi principi era quello di essere leale con i compagni di viaggio, il resto delle persone generalmente potevano anche non essere così fortunati da avere il suo sostegno o comprensione.
    Esistevano delle eccezioni ovviamente come quando qualcuno gli era simpatico a pelle, in quei casi era un discorso completamente diverso e si riceveva un trattamento di favore quasi pari a quello sperimentato dalla sorella nei pochi momenti che avevano passato insieme.

    Ho temuto la stessa cosa non trovando ieri ne te ne zak ma alla fine ho deciso di aspettare un altro giorno
    Le rispose cercando di usare un tono di voce cordiale, non aveva il cuore di mantenere il solito comportamente distaccato in quella situazione ne di provocarla in alcun modo.
    In definitiva ciò voleva dire che anche l'assassino aveva un cuore capace di provare compassione per un compagno in bisogno e non poteva che essere una cosa magnifica no?.
    Alla domanda della collega scosse la testa per far intendere che nemmeno lui sapeva che fine aveva fatto, probabilmente era a nutrirsi da qualche parte in città o cercava il suo bersaglio.
    Se anche l'avesse trovato però il lavoro era già stato compiuto quindi probabilmente non l'avrebbero rivisto tanto presto, sembrava il tipo di persona che sparisce dopo aver fatto il suo dovere.

    La frase successiva scosse un poco l'assassino che si stupiva sempre più della profondità del danno emotivo nell'assassina:cosa poteva essere successo da generare una reazione di quel tipo?voleva chiederlo ma si trattenne sperando di saperne qualcosa in futuro.
    Me ne sono occupato ieri, aveva scelto un bel posto per nascondersi ma è servito a poco
    Rispose con calma l'assassino attendendo qualche secondo, Alya doveva prima digerire quella notizia prima di poter proseguire con l'altra cosa che aveva da dirle.
    Shikaku non si aspettava comunque che se la prendesse per l'eliminazione anticipata del bersaglio, in quel momento le sue priorità erano sicuramente altre come rimarcavano le sue stesse parole.

    Se per te va bene vorrei proseguire il viaggio con te
    Disse Shikaku senza aggiungere altro, con il guadagno di quella missione avrebbe potuto stare tranquillo per un pò di tempo sopratutto perchè contava di dormire e mangiare all'aperto evitando le città per non spendere quel denaro se non costretto.
    IL suo obiettivo principale fra l'altro non era cambiato ma non c'era alcun male ad aiutare Alya finchè non si fosse ripresa da quello che era stato, evidentemente, un esperienza traumatica.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    Älya alzò lo sguardo, dirigendolo verso Shikaku: era la prima volta che si dimostrava gentile con lei, senza evitare di punzecchiarla sempre.
    Non sapeva perché ma il suo tono la rassicurava, per quanto rassicurante fosse trovarsi nella sua situazione.
    D'accordo. Assentì, e poi si guardò intorno, cercando di capire se ci fosse qualcuno nei dintorni: stava per albeggiare e la città si sarebbe risvegliata.
    Sarebbe bastato poco e le vie si sarebbero affollate, soprattutto dove si trovavano loro, così vicini alle porte della città.
    Sintad sapeva affollarsi bene, grazie ai suoi commerci.

    Dobbiamo andare subito. Sospirò, temendo che qualcuno fosse nelle vicinanze e che, vedendo la sua ferita, avesse voluto trattenerla per curarla.
    Non abbiamo nemmeno tempo per cercare Zak; ovunque lui sia, sa cavarsela da solo.
    Detto ciò, si allontanò dalla parete che la reggeva e, premendo con la mano sulla ferita, si allontanò dalla città, sicura che Shikaku la stesse seguendo.
    In effetti non aveva idea di dove andare e nemmeno riusciva a pensare ad un luogo adatto, dato che il dolore della sua ferita le stava occupando tutti i pensieri.
    La benda doveva essere cambiata, ma Älya non aveva con sé poi così tanto materiale per potersi curare e in quelle condizioni non sarebbe andata troppo lontano.
    Viaggiare l'avrebbe stancata soltanto.

    Forse, però, quello era il momento giusto per tornare a casa: non vedeva Tenar da un po' di mesi, ora che ci pensava.
    Andiamo a Tenar. disse, senza guardare il suo compagno.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Alya aveva deciso, nel poco tempo lasciatole da Shikaku, cehavrebbe lasciato indietro Zak.
    A suo parere sapeva cavarsela da solo e anche Shikaku era d'accordo con quell'idea anche se non digeriva l'idea di fargli continuare la ricerca di una persona già morta.
    Sicuramente l'avrebbe scoperto prima o poi ma il tempo che avrebbe perso a cercare sarebbe stato troppo per i tempi di esecuzione di un assassino nromale.
    Sperò trovi presto il cadavero di Marcus o informazioni su di lui, almeno così potrà cercare un altro lavoro
    Si disse mentalemente l'assassino seguendo Alya che si era ormai alzata e camminava come se avesse una meta:cosa falsa poichè nessuno in uno stato mentale simile poteva avere un idea chiara di dove andare.
    Sicuramente avrebbe deciso strada facendo dove fermarsi ma questo non contava molto, l'importante era trovare un luogo dove poter ritrovare se stessa e ripredersi da qualsiasi cosa le fosse capitata.

    Alle parole dell'assassina Shikaku rimase in silenzio seguendola, qualsiasi fosse stata la destinazione per lui non faceva differenza poichè finchè Alya non si fosse ripresa lui ne avrebbe per prendersi una piccola vacanza.
    Il denaro lo aveva e per godersi una giornata gli bastava poltrire da qualche parte e alzarsi solo per le cose fondamentali, magari poteva approfittarne anche per fare delle ricerche sulle piante di eirydia e creare nuovi veleni.
    Sicuramente esisteva da quelle parti qualche erba dalla capacità eccezionali che aspettava solo di essere trovata e studiata a dovere per poi diventare un veleno perfetto.

    A parte questo l'assassino notò che le bende andavano cambiate così disse alla collega
    Appena raggiungiamo un posto isolato posso sostituitre le bende se per te va bene
    Il tono di voce era tornato neutro probabilmente poichè aveva visto che almeno Alya stava combattendo per non sembrare debole ma l'offerta era comunque un modo di essere gentili.
    Il fatto di essere accettata o meno era un altro conto ma camminare troppo a lungo senza cambiare quella fasciatura avrebbe causato dei danni che Shikaku non poteva curare da solo e anche l'antidolorifico che poteva procurarle avrebbe solo annullato qualsiasi sensibilità.
    In quel modo le condizioni potevano peggiorare ancora di più poichè Alya, inconsapevole del dolore provato dal suo corpo, si sarebbe spinta oltre limiti che lei stessa non poteva sopportare.
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
    Älya
    Älya;
    La fortuna era che Sintad e Tenar si trovassero molto vicine tra loro, sarebbe bastato solo un giorno di viaggio e i due assassini sarebbero presto arrivati a destinazione: almeno Älya non avrebbe dovuto sforzarsi troppo lungo la strada.

    Varcati i confini della città, la ragazza si diresse verso le campagne, sicura del percorso che avrebbero dovuto seguire: conosceva la strada a memoria e quella era la via più breve.
    Non aveva intenzione di noleggiare cavalli, sebbene avessero denaro a sufficienze, perchè la cavalcata avrebbe peggiorato di più le condizioni della sua ferita.
    L'andatura era lenta, ma almeno la strada non era lunga.

    La ragazza stava guardando i primi contadini che zappavano la terra, mentre all'orizzonte il sole cominciava a sorgere, quando il compagno le parlò nuovamente, offrendosi di cambiarle le bende.
    Non preoccuparti, posso farlo anche da sola. Rispose, cercando di attenuare il suo solito tono innervosito: dopotutto, il ragazzo la stava seguendo di sua volontà e si impegnava anche ad aiutarla.
    Se sai come evitare che si infetti, però, mi farebbe molto comodo. Aggiunse poi, girandosi verso di lui Non ho voglia di cicatrizzarla con il ferro rovente.
    Se avesse potuto evitarlo, sarebbe stata la cosa migliore; una volta a Tenar avrebbe trovato un medico, che avrebbe agito con più delicatezza di quanto potesse fare lei con il suo pugnale.

    Si tastò le tasche, cercando proprio la sua arma e non si sorprese di non trovarla più: quando era svenuta doveva esserle caduta per strada e la donna doveva aver pensato che fosse l'arma dell'assalitore, dato che doveva essere ancora sporca di sangue.
    In un certo senso, non le dispiaceva molto che non avesse più con sé quel pugnale: le avrebbe portato alla mente soltanto rancore.
    Poco male. A Tenar c'è un bravo fabbro, posso passare da lui.

    Guardò per terra, con un'espressione dura negli occhi, mentre si pentiva di quello che aveva pensato: le era era sempre parso così ovvio girare armata, che sentiva la necessità di averne sempre una.
    Se questo, però, l'avrebbe portata ad uccidere ancora, non l'avrebbe mai voluta.
    Non so cosa fare.
    Agiva sempre di istinto, ma in quel momento l'istinto non riusciva a consigliarle niente.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Players
    Posts
    20,382
    Location
    qualiano

    Status
    Offline
    shikaku
    Shikaku;
    Il cammino intrapreso dall'assassina fu relativamente breve ma il senso di fame cominciava davvero a farsi sentire anche a causa di certe catene costantemente indossate dall'asssino.
    Shikaku l'avrebbe nascosto più a lungo che poteva dato che i problemi di Alya era ben più gravi di uno stomaco vuoto.

    Con il tempo arrivarono a Tenar che sembrava, all'apparenza, un posto come un altro ma si notava la mancanza dele altre razze o quantomeno era raro vedere un individuo che non fosse umano.
    Buttandosi a indovinare si doveva trattare di un insediamente prettamente umano e, considerato la mancanza di sguardi diretti nella loro direzione, sicuramente ogni abitate di quel luogo doveva avere la sua buona dose di problemi.
    Crescere in un luogo del genere deve davvero influenzare molto la tua infanzia
    Pensò Shikaku riflettendo sull'ambiente che lo circondava e seguendo Alya al tempo stesso.
    In quello stato dubitava fosse capace di rispondere ad un assalto improvviso senza contare che era disarmata, si era preso una responsabilità enorme accompagnandola ma abbandonandola.
    D'altro canto abbandonandola non sarebbe stato tanto diverso dagli infami che erano soliti abbandonarlo appena la situazione diventava leggermente pericolosa, quell'idea lo ripugnava profondamente.

    Alla risposta della collega Shikaku dovette rispondere con un rifiuto
    In questo caso non posso esserti utile ma se vuoi posso renderti completamente insensibile al dolore. Se è per poco dovrebbe autarti a sentirti meglio prima di andare da un dottore tuttavia lo sconsiglio per lunghi periodi di tempo
    In attesa di una risposta diede un ulteriore occhiata alla città osservandone le strutture e altri dettagli che però non soddisfavano completamente il suo gusto estetico.
    Oltre a questo motivo stava anche controllando che la zona fosse libera da ladri o pericoli di alcun tipo, almeno fino alla ripresa di Alya doveva fare in modo che niente e nessuno li bersagliasse.

    Il mio suggerimento è di andare dal medico prima di qualsiasi altra cosa, non conosco la città ma non mi sembra il caso di sfidare la fortuna girando feriti per le strade
    Disse Shikaku tornando con lo sguardo su Alya solo dopo essersi assicurato che la zona fosse sgombra da pericoli.
    L'assassino inoltre non lo avrebbe mai detto apertamente ma si era predso anche l'impegno di proteggere la sua compagna di viaggio ferita, sia che Alya lo capisse o meno cambiava poco per lui.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SQ Narratori
    Posts
    21,581
    Location
    Bari

    Status
    Anonymous
     
    Top
    .
29 replies since 29/4/2014, 19:40   243 views
  Share  
.