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 Erano passati alcuni giorni da quando Rhees, il fratello più vicino di Selene, aveva tentato di scappare da Tenar alla ricerca di grandi avventure.
I genitori, però, invece di punirlo, avevano pensato che fosse inutile trattenerlo oltre e lo avevano affidato ad un vecchio amico di Bern Lalaith, così che imparasse un mestiere.
Per questo quella sera, casa Lalaith era in festa ed in lutto per salutare il giovane Rhees pronto per la partenza qualche ora dopo.
Infatti, una carovana sarebbe partita nel cuore della notte per portare il ragazzo a Sintad.
Lys aveva avvisato Ferydan dei loro incontri con gli Srarilb e il cugino non l'aveva presa affatto bene.
Non è sicuro per voi restare qui aveva detto, ma Lys aveva insistito perché Selene potesse restare a casa almeno per qualche altra settimana.
Merian Lalaith si era adoperata per la preparazione della cena, invitando cugini e zii. Tutti erano curiosi delle avventure che il fato aveva in serbo per Rhees.
La principessa se ne stata vicina al fuoco ad ascoltare i racconti dei più anziani ed istintivamente portò una mano al collo, trovandoci una collana regalatale da zia Merian.
Aveva infatti deciso di lasciare il suo ciondolo in camera, per non deludere le aspettative della mamma di Selene che non desiderava altro che vederle indossare il suo regalo.
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Dagan? Allora, che cosa facciamo stasera?!
Erano un paio di giorni che Corydan era molto annoiato, e non trovava niente di meglio da fare che cercare qualche idea divertente da Dagan nelle pause di lavoro. Corydan lavorava in una locanda ed era discretamente bravo a cucinare, ma quando non era di servizio aveva tanta voglia di far stupidaggini in giro con gli amici.
Peccato che questa volta Bron e Prox erano fuori paese, entrambi impegnati nell'utilizzo di un nuovo prototipo inventato da Prox. Forse Bron era andato con lui per proteggerlo dai famelici procioni.
Dagan non aveva pensato più ai mostri che sembravano aver tanto spaventato la principessa fuori da Tenar ormai tempo prima, ma non aveva dimenticato il gioiello blu che le apparteneva e che desiderava ad ogni costo.
Era rimasto solo lui a far compagnia a Corydan, ma aveva programmi migliori della solita bevuta in taverna.
Sarai impazzito! Vuoi... commettere un furto verso un reale di Aresmelle?? Ti faranno tagliare la testa!
Dagan sorrise sornione e sbuffò insieme. Andiamo, perché non lo gridi più forte?
Indicò la festa fuori da casa Lalaith. Non ti hanno sentito.
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La carovana è qui! annunciò una voce mentre la cena era ormai giunta al termine.
Merian Lalaith si stava raccomandando che il figlio non dimenticasse nulla e di scrivere appena arrivato.
Bern Lalaith affidò a Rhees un saccetto di monete ed una lettera per chi lo avrebbe accolto a Sintad.
Mi raccomando! dissero prima uno e poi l'altro.
Il ragazzo salì sul carretto mentre tutta la famiglia lo salutava.
Fai buon viaggio aveva augurato Lys, mentre Selene stringeva il fratello e gli raccomandava di fare attenzione.
Quando il carretto svanì alla vista, la famiglia si salutò a più riprese, mentre la locanda si svuotava lentamente e i più giovani si avviavano verso le camere da letto per concludere quella lunga sera.
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Dagan si assicurò il rampino con la fune in spalla, guardando verso l'edificio di casa Lalaith con annessa la locanda gestita dalla famiglia.
Vuoi entrare con quello? Non è esattamente il metodo migliore per scassinare una porta. fece Corydan, incerto.
Dagan sbuffò una risata.
Macché scassinare. Lo sai a cosa serve un rampino?
Lo aveva preso in prestito dell'officina di Dirk e non era esattamente sicuro che il mezzo nano sarebbe stato felice di scoprirlo. Anzi, non sarebbe stato affatto felice di scoprire che voleva commettere in furto, a dirla tutta.
Dagan, se ci scoprono!
Ssh!
Il giovane si appostò sotto la prima finestra aperta che trovò. Non aveva idea di quale fosse la camera per la principessa Lys di Aresmelle ma era sicuro che una volta dentro ci avrebbe messo molto poco a capirlo.
Aveva mandato Corydan stesso come "spia" a scoprire che Lys non indossava il suo ciondolo di zaffiro quella sera. Non poteva esserci momento migliore.
D'accordo, ora rimani qui e fai il palo. Mi raccomando. disse all'amico mentre lanciava con precisione il rampino perché si agganciasse al davanzale della finestra aperta. Entrare sarebbe stato un gioco da ragazzi.
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Selene sbadigliò mentre si avvicinavano alle scale insieme agli altri fratelli e Lys dovette combattere per non farsi contagiare.
Era sempre stata sensibile alla visione degli sbadigli e Ven la prendeva spesso in giro per questo.
Su esplicita richiesta della principessa, Lys e Selene dormivano nella stanza. Ogni volta che tornavano a Tenar, Lys temeva che la bambina le dicesse di voler restare e per quanto potesse essere egoistico tenerla lontana da casa, la principessa sperava di non doversene mai separare.
Si è fatto tardi, ora ci aspetta un letto morbido disse mentre salivano gli ultimi gradini e imboccavano il corridoio.
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La scalata non fu complessa: a Dagan bastò scalare la parete aiutato dalla brava fune collegata al rampino e presto si ritrovò sul davanzale della finestra.
All'inizio non gli sembrò così strano trovare la porta della stanza semiaperta, ma quando si affacciò fuori con discrezione capì quasi subito che qualcosa non andava: una persona con un pesante mantello nero con cappuccio calato sugli occhi gli stava venendo incontro proprio in quel momento.
Dagan soffocò un esclamazione. Aveva per un attimo ceduto all'ansia credendo si trattasse dei padroni di casa, ma si smentì all'istante. Quale padrone di casa girava così coperto per non essere riconosciuto, in casa propria?
Capì d'un tratto di non essere l'unico ladruncolo lì dentro.
Abbassò gli occhi sulla mano guantata stretta a pugno dello straniero: stringeva in mano una catenella di oro bianco con un pendente di zaffiro a forma di cuore.
Eh no!
Allungò di istinto un braccio per cercare di fermarlo.
Edited by Kiramor - 2/11/2016, 23:58
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Selene annuì desiderosa anche lei delle morbide coperte.
Credi che Rhees starà bene? chiese con voce assonnata che non riusciva a nascondere un pizzico di preoccupazione.
Lys sorrise. Sono sicura che andrà tutto bene rispose con voce convinta.
La principessa aprì la porta della loro stanza con li sguardo basso concentrato su Selene che nel frattempo aveva cambiato argomento, ma non impiegò molto per accorgersi che la stanza fosse troppo affollata.
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No dannazione!
Quando Dagan si accorse che qualcuno era entrato in stanza, era già troppo tardi.
Per un attimo aveva creduto davvero di poter soffiare ciondolo a quel ladro - che, per inciso, per un solo attimo aveva sperato potesse essere Yasil - ma non credeva avessero fatto così tanto rumore da richiamare l'attenzione. Li avevano sentiti?
Dagan era appena riuscito a afferrare il braccio dell'incappucciato, quando vide apparire sulla porta la persona che meno avrebbe voluto incrociare al momento.
Raggelò sul posto incrociando una volta gli occhi celesti della principessa.
Ovviamente il ladro del ciondolo non si fece sfuggire l'occasione e immediatamente si divincolò dalla presa di Dagan per saltare veloce dalla finestra, magari usando lo stesso rampino che il ragazzo aveva usato per salire.
H-hey fermo! fu puro istinto quando Dagan prese a rincorrerlo verso il davanzale.
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Lys scattò subito in avanti, lasciandosi Selene alle spalle: due uomini incappucciati sembravano discutere, ma l'occhio della principessa era caduto subito sul cassetto aperto del comodino. Erano lì per il ciondolo.
Fermi! esclamò senza poter trattenere l'istinto di risolvere in fretta la situazione.
Uno dei due scappò in fretta, divincolandosi dalla presa dell'altro e quello restò immobile per qualche attimo in più, sufficiente a Lys per concentarsi e bloccargli i movimenti.
Fece appello a tutte le sue forze per impedire al ladro, mentre diceva: Selene, chiama Ferydan, presto!
La bambina si precipitò giù per le scale e poco dopo Ferydan e i due soldati a scorta della principessa furono nella stanza.
Le guardie si adoperarono in fretta per immobilizzare il ladro e Ferydan gli sollevò il cappuccio, scoprendogli il viso.
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Dagan stava per correre alla finestra ma non ci fu nulla da fare: prima ancora che se ne fosse accorto, non fu più in grado di muoversi.
Correre era improvvisamente molto faticoso, come se l'aria in cui si muoveva fosse diventata densissima.
Quasi non riusciva più a muoversi, anche se cercava di raggiungere la finestra senza alcun successo.
Udì gente per le scale salire velocemente e qualche elfo apparve dalla porta.
Uno dei tre lo conosceva! L'aveva visto alla festa di ritorno di Selene Lalaith, era stata Lys stessa a presentarli, anche se non era molto sobria in quel momento.
Non appena Ferydan gli scoprì il volto dal cappuccio fu sicuro che avrebbe voluto ringhiare.
Hanno rubato il ciondolo della principessa, dannazione, io non c'entro nulla!
Non appena lo disse però fu abbastanza sicuro che tutti lo avrebbero reputato complice di quel tizio. Alla fine erano entrambi degli incappucciati che non dovevano trovarsi lì.
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Lys lasciò andare il ladro quando fu immobilizzato dai soldati e poté rilassarsi dopo quello sforzo di concentrazione, ma sentì il cuore sobbalzare quando il cappuccio venne giù.
Gli stessi occhi con i quali si era scontrata ad Aresmelle e quelli che avevano salvato Selene dagli Srarilb, un gesto grazie al quale la principessa aveva deciso di ricredersi sul loro conto.
Dagan... sussurrò, ma solo chi fosse stato accanto a lei avrebbe potuto capire il sebso di quel sussurro.
Tuttavia, nessuno era accanto a lei.
E voi ci direte dove è andato il vostro complice, messer Dagan rispose Ferydan con voce gelida e posata, del tutto opposta a quella irruenta e nervosa di Dagan.
Il fatto che suo cugino ricordasse il nome dle ragazzo non sorprese affatto la principessa: Ferydan era particolarmente fisionomista e spesso l'aveva salvata in occasioni formali quando la principessa doveva ricordare i nomi di centinaia di invitati.
Bendatelo disse poi. Lo interrogheremo stasera stessa.
I soldati si stavano già adoperando per portar via il ragazzo, quando Lys li interruppe.
Vengo anch'io disse e tutti si voltarono a guardarla.
La principessa respirò profondamente: non le piaceva sopportare e sostenere tutti quegli sguardi.
Elyseth, non mi-...
Il tono di Ferydan sembrò preso alla sprovvista: non era consuetudine fra gli elfi che i reali assistettero agli interrogatori.
Voglio partecipare personalmente aggiunse e sperò che il suo tono apparisse abbastanza deciso da non ammettere repliche.
Calò un breve silenzio, durante il quale Lys si sentì toccare la coscienza. Per un attimo, la principessa sperò si trattasse di Ven ma si rese subito conto che non era così.
Credo siate emotivamente coinvolta, altezza la voce di Ferydan riecheggiò nella sua mente, ma nessuno parve accorgersi di quella conversazione.
Non lo sono rispose la principessa anche se la parte più profonda di lei sapeva di mentire. La mia unica preoccupazione è il ciondolo.
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Dagan espirò una specie di ringhio alla calma posata di Ferydan, che aveva l'aria di quello che credeva di aver capito già tutto della storia. In realtà era proprio il suo distacco a farglielo sentire così antipatico, questa volta per un motivo più valido della prima che l'aveva incontrato.
State commettendo uno sbaglio!
Ma troppo tardi, le guardie di Ferydan l'avevano già bendato come l'elfo aveva ordinato.
Dagan cercò di agitarsi ma era tutto inutile.
Ascoltò però il desiderio della principessa di partecipare e non seppe come valutare quella decisione.
Voleva assistere a come lo torturavano per vendicarsi del loro primo incontro ad Aresmelle, oppure metterci una buona parola perché in fin dei conti aveva protetto la più giovane dei Lalaith nel bosco?
In ogni caso, le guardie lo spostarono altrove, senza che lui potesse vedere dove lo dirigevano.
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Lys non poté fare a meni di notare che il tono di Dagan sembrava troppo sincero per essere costruito.
Tuttavia l'evidenza era contro di lui e, per quanto si fosse resa conto che durante il compleanno di Selene il ragazzo avesse tentato di avvicinarla, non trovava un motivo plausibile per il quale avrebbe dovuto desiderare il ciondolo.
Anche se ne avesse avuti, non sarebbero stati quelli che Lys temeva: nessuno avrebbe chiesto ad un umano di compiere un furto come quello sapendo che non avesse alcuna difesa magica.
A meno che, Dagan non stesse facendo da esca per far scappare il suo complice, unico motivo per il quale la situazione appariva avere un senso.
Lo condussero poco fuori Tenar, in una zona poco frequentata dove avrebbero potuto interrogarlo senza essere disturbati, e gli tolsero la benda.
Avanti, parla! disse uno dei due soldati.
Tuttavia, Ferydan non aspetto nemmeno che Dagan rispondesse. È inutile, Landir disse. Passiamo direttamente all'ispezione. Me ne occupo io stesso.
Lys trattenne il fiato per un attimo.
Ferydan non era mai stato delicato quando si trattava di ispezionare la mente dei prigionieri e per questo, Eledhwen aveva preferito che la figlia non vi assistesse.
Era la prima volta che Lys aveva chiesto espressamente di partecipare e sperò di non pentirsene.
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Avanti, parla!
Dagan stava per sbraitare di nuovo che non ne sapeva assolutamente nulla di quella storia ma l'elfo Ferydan parlò per primo.
Passiamo direttamente all'ispezione. Me ne occupo io stesso.
Di che diavolo di ispezione parlava? Voleva vedere se aveva addosso il ciondolo della principessa? Be', tanto meglio per lui, non l'avrebbe trovato.
Invece sentì qualcosa di strano nella mente, dopo aver scoccato un'occhiata di fuoco agli occhi di giaccio dell'elfo. Quanto non lo sopportava?
Non finì di rivolgergli la sua ostilità quando sentì qualcosa nella mente, somigliava ad una specie di improvviso mal di testa. Una specie di lama nella testa.
A livello di fastidio poteva descriverlo simile ad un suono fisso troppo alto. Non poté neanche portarsi una mano alla fronte per contrastare il dolore: lo tenevano stretto.
Che diavolo...!
Guardò con le palpebre strette per il dolore gli occhi celesti di Ferydan. Stava facendo qualcosa?
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Ferydan esplorò i ricordi del ragazzo con metodica pazienza, senza tralasciare alcun particolare e notò che spesso un nome ricorrente: Yasil.
Sembrava che buona parte dei pensieri di Dagan fossero riconducibili a quel ragazzino dagli occhi cerulei.
Anche quando aveva incontrato Elyseth per la prima volta, quando si erano rincontrati a Tenar e la principessa era diventata in fretta brilla; anche quando aveva assestato il rampino e si era arrampicato fino al davanzale della finestra di casa Lalaith.
Quello che però non trovava era una connessione con l'altro individuo che Elyseth aveva raccontato essere presente: che i due non si conoscessero?
Secondo Ferydan non era probabile, anche se l'umano continuava a negare.
In quel momento pensò che i due si fossero messi d'accordo: Dagan non aveva conoscenze magiche, ma il complice avrebbe potuto nascondere dei ricordi al cercatore.
Allora usiamo le maniere forti pensò fra sé e cercò ancora più a fondo: non gli importò più di tanto che questo potesse provocare del dolore alla sua vittima. Erano gli inconvenienti del mestiere di ladro.
Lys trattenne di nuovo il fiato quando sentì esclamare Dagan: Ferydan era entrato.
Ricordava bene cosa significasse: Iridessa l'aveva torturata all'infinito per conoscere la posizione del ciondolo e lei non aveva fatto altro che combattere.
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