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Ven;Da quando ad Aresmelle erano arrivate le due giovani assieme a Lilithan, Re Eledhwen non aveva fatto altro che mandare Ven in missione in gran segreto per indagare dall'alto su cosa stesse succedendo ai confini del suo regno.
Le ragazze avevano rivelato di aver incontrato un drago a Saudra e questo aveva preoccupato Ven non poco. Mancava a Saudra da decenni, ma l'ultima volta che c'era stato aveva trovato solo le macerie dell'antica civiltà draconica.
Per quel motivo era stato mandato in esplorazione alla ricerca dei draghi senza Calaviere, o no?
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Alastor;Un profondo sospiro echeggiò in una vasta grotta sotto una delle montagne dell’isola. Un’enorme corpo che quasi si confondeva con le rocce circostanti si mosse un po’. Alastor viveva nella caverna da quella che gli sembrava un’eternità. Persino il tempo in esilio era passato più velocemente.
Usciva di rado, solo per cacciare il minimo indispensabile, fare un breve volo e a volte farsi un bagno nel lago più vicino. Aveva esplorato l’isola da cima a fondo sperando di trovare qualcuno o qualcosa, trovando però solo i resti di quella che una volta era casa sua.
Il grosso drago sospirò, mentre con la mente vagava per quelle terre, giocando a spaventare gli animali e provare a condurli contro la loro volontà nella grotta... In fondo, cosa poteva fare? Uscire e radere al suolo tutto ciò che trovava? Un tempo forse. Ora rimaneva semplicemente immobile, ad aspettare. Aspettare cosa? Non lo sapeva nemmeno lui.
Si vergognava di se stesso. Era quello il modo di vivere adatto a lui? Adatto ad Alastor l’Esiliato? Probabilmente si. Vivere i suoi ultimi anni in un buco aspettando di morire. Una fine poco degna per l’ultimo dei draghi, ma abbastanza degna per un traditore che non aveva mosso un dito per salvare la sua razza.SPOILER (clicca per visualizzare)Spero che i tempi verbali vadano bene, visto che di solito scrivo al presente.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)benissimo
Ven;Ven raggiunse Saudra dopo qualche giorno di viaggio: di certo avrebbe potuto raggiungerla prima se avesse voluto, ma sentiva una certa ritrosia ad assistere a ciò che era rimasto dopo lo scempio operato di Knog e i suoi seguaci.
Era lo stesso motivo per cui lui e sua madre non erano più tornati a Saudra.
La vegetazione sembrava prospera, segno che nessuna famiglia di draghi doveva aver visitato l'isola di recente.
Atterrò al limitare della vegetazione più fitta e si guardò intorno annusando l'aria circostante. Tutto trasmetteva una pace che sembrava quasi innaturale: se non fosse stato per gli uccelli che svolazzavano qui e là riempiendo l'aria dei loro versi, Ven sarebbe stato certo di trovarsi in una visione stregata.
Stava muovendo qualche passo tastando il terreno, quando sentì un'eco provenire da una delle montagne.
Drizzò le orecchie: poteva trattarsi solo di qualche animale, ma il rumore sembrava abbastanza profondo da essere stato causato da qualcosa di davvero grosso.
Con un balzo si rialzò in volo per avvicinarsi alle montagne.. -
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Alastor;Alastor perse presto interesse nello spaventare gli animali perciò decise di passare a qualcosa di più impegnativo. Scandagliò la zona intorno a lui fino ad individuare un giovane falco posato su una roccia poco distante dalla grotta. Dopo di questo utilizzò la sua forza mentale, cercando di non ucciderlo per entrare nella sua mente e osservare i suoi ricordi. Vide le terre che aveva solcato, il mare e le battute di caccia.
Stava sfogliando i ricordi del falco quando l’animale in questione vide qualcosa che lo spaventò a tal punto da farlo ribellare alla sua presa. Alastor non voleva ucciderlo e per questo lo lasciò andare.
Spalancò gli occhi e sollevò l’enorme testa. C’erano poche cose che potevano spaventare a quel punto un falco, ma solo alcune di queste si trovavano normalmente sull’isola. Decise dunque di prepararsi ad una possibile battaglia. Aspettò che lo sconosciuto fosse abbastanza vicino alla grotta prima di provare a sondare la sua mente. Nel caso avesse trovato una mente più resistente di quella di un comune predatore sarebbe passato all’attacco provando ad esercitare una leggera pressione mentale.. -
.Ven;Il drago non impegò molto a raggiungere le pendici della montagna da cui era provenuta l'eco.
Era certo che si trattasse di una creatura molto grande e per un attimo ebbe paura. Se davvero si fosse trattato di un drago? Sapeva bene che non tutti i draghi erano uguali, ne esistevano di tutte le taglie e se quello fosse stato di una razza molto più grande di lui di certo sarebbe stato un problema.
Scese di quota, ancora in ricerca, e notò una imponente spaccatura nella roccia che il tempo aveva fatto diventare una caverna.
Che venga di là? si chiese.
Cercò un punto favorevole per atterrare e cominciò ad espandere la mente alla ricerca delle forme di vita circostanti.
Sentì le formiche, gli uccelli, osservò la linfa che scorreva nei tronchi degli alberi e quando puntò l'attenzione sulla caverna intravide una presenza possente. Fu certo che si trattasse di un suo simile, ma esitò per decidere cosa fosse meglio fare.
Attese.. -
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Alastor;Alastor non aveva la minima idea di cosa fare. Avvertiva la presenza proprio vicino all’entrata della caverna e sapeva ormai che si trattava di uno della sua razza, sebbene decisamente più giovane. Tuttavia era mancato da quelle terre per molto tempo, e per quello che ne sapeva poteva essere anche un traditore, o un uovo schiuso tra le mani dei responsabili della fine dei draghi. Doveva stare molto attento a gestire la cosa nel migliore dei modi. Il problema? Erano anni che pensava di essere l’ultimo dei draghi, e ora che ne aveva trovato un altro la sua calma era andata a farsi benedire.
Appena avvertì la mente dell’altro drago agì d’istinto. Durante la sua lunga vita aveva trasformata la sua forza mentale nell’arma più devastante a sua disposizione.
Afferrò la mente dell’avversario in una morsa ferrea, facendo però attenzione a non danneggiarla, ruggendo mentalmente:
-Chi sei?!-SPOILER (clicca per visualizzare)Scusami non sapevo davvero come scrivere il messaggio mentale, quindi l'ho scritto con i trattini come se fosse un dialogo, ma anche in corsivo, come i pensieri. Se non va bene modificherò.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Così va bene ^^ puoi anche scriverlo solo come pensiero (:Ven;In un istante Ven si sentì attanagliare la mente e, per quanto avesse tentato di alzare delle barriere mentali all'ultimo minuto, non riuscì a frenare quell'impeto.
Si maledisse per essere rimasto ad aspettare e non aver agito appena sentita la presenza dell'altro drago.
Si sentì intimidire a quel ruggito.
Mi chiamo Ven, delegato di Re Eledhwen di Eolinir rispose cercando di placare l'altro drago. Non sono qui per cercare battaglia! proseguì.
Cercò di liberarsi dalla morsa mentale dell'altro, così da poter proseguire nel suo discorso.. -
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Alastor;Alastor ringhiò. Era profondamente turbato. Quando si rese conto di star attaccando quello che probabilmente era l’ultimo drago ad eccezione di lui lasciò di colpo la presa mentale, scusandosi poi con il più giovane:
-Ti chiedo scusa, Ven ambasciatore di Eledhwen. Ero convinto che non rimanesse più nessuno della nostra razza, e ho agito d’istinto.-
Decise di fidarsi per il momento del drago più giovane. Lentamente si alzò e fece spuntare dalla caverna solo il muso, abbastanza però per determinare le sue dimensioni.
Sbadigliò profondamente, cosa che tra l’altro mise in mostra le enormi zanne bianche ed osservò con i suoi occhi dorati ciò che si trovava davanti.
Giovane. Giovane e piccolo. Troppo piccolo e indifeso. Col tempo sarebbe cresciuto, ma fino a quel momento lui lo avrebbe riconosciuto come a malapena un cucciolo che ha appena imparato a volare.
Con un’espressione imperturbabile chiese:
-Un ambasciatore? A me sembri più un cucciolo appena uscito dall’uovo. Tuttavia c’è una cosa che devo chiederti: cosa è accaduto alla nostra razza? In quanti vivono ancora?-
Il drago nero rimase in attesa, aspettando impazientemente la risposta che attendeva da secoli.. -
.Ven;Ven lo guardò un po' stizzito. Cucciolo a chi? pensò bene attento a non condividere quel pensiero con il drago più anziano.
Quando poi gli chiese cosa era successo agli altri della loro razza sentì un morso stringergli il petto.
Accetto le tue scuse disse. Sono qui proprio alla ricerca di altri nostri simili. Le mie informazioni erano che io fossi l'ultimo drago rimasto ad Eirydia.
La mia famiglia è stata trucidata durante la guerra, mentre gli ultimi draghi legati ad un Cavaliere sono morti pochi anni fa.
Ripensò a Nalen, suo maestro, che molte volte era stato paziente con lui: forse non aveva ricevuto dal giovane drago tutta la stima che in realtà meritava.
Scacciò quel pensiero per concentrarsi sul presente.
Non so se altri draghi liberi vivano ancora in qualche anfratto di questa isola concluse.
Avrebbe ardentemente voluto domandare a quell'anziano drago il suo nome e come avesse fatto a sfuggire agli attacchi di tanti anni prima. Tuttavia gli sembrava inopportuno al momento e si ripromise di chiederlo in seguito..
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