l'assassino e il ricercatore

Role Rilevante

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  1. Pink Dreud
     
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    Phaedra;

    "Ah! Il porto! L'aria che sa di sardine appena scaricate, i marinai senza il minimo senso dell'umorismo e le navi che salpano verso nuove avventure!"
    A questo pensava Phaedra mentre saltellava tranquillo, con il banjo dietro la schiena. Aveva viaggiato tanto, visto una marea di posti interessanti e chiacchierato con nani, elfi e barbagianni, arrivando alla conclusione che gli elfi sono altezzosamente insopportabili, i nani troppo spesso ubriachi e i barbagianni non possiedono affatto senso dell'umorismo.
    Non aveva la più pallida idea di cosa fare e sentiva l'assoluto bisogno di cacciarsi in qualche guaio, come sempre.
    "Uhmmm... Vediamo... Un si bemolle dovrebbe andare".
    Afferrò con la mano sinistra il banjo che portava a tracolla sulla schiena, se lo mise davanti, mise le dita in posizione e, mentre passava davanti ad una locanda, suonò.
    E si ruppero tutti i vetri.
    Dal primo all'ultimo, quelli delle finestre e quelli dei boccali pieni di birra. Phaedra si fermò ad ascoltare, i marinai erano sempre uno spasso quando si inzuppavano di birra, riuscivano ad inventare imprecazioni davvero singolari!
    Purtroppo, proprio mentre si godeva le urla degli uomini seduti alla locanda appoggiato alla porta, l'oste uscì fuori, con un randello che era il doppio del folletto.
    Lo scambio di sguardi tra i due fu più che eloquente.
    Non ci fu bisogno di parole. Phaedra tirò fuori la lingua, fece una pernacchia e comiciò a correre.
    «Mezza tacca di un folletto! Sottospecie di nanerottolo! Ti farò ingoiare quel dannatissimo coso! Ti tiro il collo e ti uso per fare il brodo!»
    "Come sono dolci gli osti, davvero, gli voglio un gran bene, ma qui mi tocca trovare una soluzione, altrimenti quello mi raggiunge in un attimo, con la gambacce che si ritrova"
    E in effetti l'oste, nonostante non fosse esattamente esile, era circa tre volte il folletto e, per ogni suo passo, Phaedra ne doveva fare tre o quattro.
    "Dove posso nascondermi, dove posso nascondermi, altrimenti mi tira il collo"
    Poi girò l'angolo, correndo, oramai aveva il fiatone, si girò per controllare dov'era l'oste e... SBAM! Diede una craniata di dimensioni apocalittiche alla gamba di un tipo che se ne stava tranquillamente seduto a leggere un fogliaccio, un tipetto tutto pallido e vestito di nero.
    Si girò, l'oste era di fronte a lui.
    «Posso spiegare tutto. Cioè. Io non posso, ma il mio amico può farlo benissimo al posto mio, vero?»
    E guardò con occhi supplichevoli e con un gran sorriso l'uomo con cui aveva impattato.
     
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7 replies since 17/12/2014, 21:32   147 views
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