Erbe,veleni e bestie feroci

Role Libera

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  1. evil-naraku
     
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    Adara;
    Quella mattina la maga si era svegliata di ottimo umore e piena di energia, un evento rispetto alla sua solita ruotine dal momento che la pressione bassa può giocare brutti scherzi appena dopo un risveglio.
    Si era preparata in tempo di record indossando il solito vestito bianco, che tanto amava, e aveva fatto una colazione frugale.
    I viveri stavano finendo quindi era meglio andarci leggero fino al prossimo riforminimento, rifornimento che sarebbe avvenuto quel giorno stesso sui monti Ebli ricchi di erbe di varia natura e selvaggina che poteva durare anche giorni se conservata nel modo giusto.

    Uscita di casa, soltanto dopo aver recuperato un cesto per le erbe e un sacco per la preda preferibilemente di piccolo taglio, si diresse subito sui monti sperando di trovare qualche piccolo animale dalla carne tenera invece che altre bestie dure e stoppose, quelle erano pressochè impossibili da cucinare in modo tale da fargli avere un buon sapore e la maga era sempre molto esigente circa la sua alimentazione.
    Camminare con quel vestito, come al solito, non era facile ma l'abitudine faceva dimenticare ad Adara questo dettaglio e gli permetteva di apparire naturale e fluida come l'aria in ogni suo movimento mentre i capelli seguivano il suo corpo esile e veloce , ondulando come animati di uno spirito proprio, dando al passaggio della maga un che di misterioso e ammaliante.
    Chi era quella donna e perchè un essere di tale perfezione e bellezza si stava avventurando su un luogo inospitale come le montagne?.

    Raggiunto il monte cominciò a raccogliere le erbe prendendo solo quelle migliori che sarebbero state un perfetto condimento:un erba bassa e tendente al marrone dal gusto piccante,erba alta e verdeggiante dal gusto dolce e tante altre varietà tra cui la sua preferita, un fiore che sbriciolato nel giusto modo dava un sapore che nemmeno la maga sapeva descrivere.
    Se una parola esisteva allora sarebbe stata "paradisiaco" e la maga si era ripromessa un giorno di diffondere quella spezia così pregiata in tutto il mondo.

    La giornata sul monte era anche perfetta per quell'attività in quanto il sole non era troppo intenso e soffiava una brezza quasi piacevole mentre la brina accumulatasi in quel luogo verde e lussureggiante doveva ancora sparire lasciando una sensazione di fresco alla maga che camminava e raccoglieva le erbe rilassandosi al tempo stesso.
     
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