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Zack;Il ragazzino sospirò, indicando a Rhees il porto, poco più avanti, semi-nascosto dai palazzi che precludevano la vista. I gridi dei gabbiani erano ben udibili anche da lì.
Te la indico io. Disse convinto. Poi però ci parli tu con lei.
Non aggiunse altro, entrando insieme a Rhees nella piazza del porto, con le navi ben allineate su tre pontili perpendicolari alla costa e una marea di casse di legno piene di merci sistemate in svariate torri.
Zack lanciò uno sguardo alla nave su cui era stato fino a quella mattina, quella che l'aveva emozionato così tanto fin da quando aveva messo un piede sulla passerella di legno. Adesso la odiava: tutti quanti gli aveva nascosto una verità per lui troppo importante. Sbuffò.
Non so dove sia andata. Commentò poi: si era diretto al porto solo perché lì c'era il resto dell'equipaggio della Reedus e forse anche Marker. La dobbiamo cercare da qualche parte.
Indicò poi la nave che conosceva bene. Quella é la nave di pirati di cui ti parlavo.
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Rhees;Rhees lanciò un'occhiata alla nave che Zack gli aveva indicato: era elegante e slanciata, non gli sembrava affatto una nave pirata come l'aveva sempre immaginata.
Concluse quindi che aveva molto da imparare a proposito di navi.
E dove credi che sia questa Älya? chiese poi tornando al loro argomento principale.. -
.Zack;Non lo so. Rispose sinceramente il ragazzino, con lo sguardo fisso ed indagatore sulla nave che aveva indicato a Rhees. Si guardò poi intorno: come avrebbe ritrovato Älya con tutta quella gente? Chissà se non se ne fosse andata anche lei via. Magari a rovinare la vita di qualcun altro.
L'ultima volta che l'ho vista era vicina a casa mia. Non so se poi è andata via. Continuò, indicando in linea d'aria la direzione della sua ormai abbandonata baracca. Provava una certa avversione nel tornare lì: non aveva nessuna intenzione di guardare ancora quelle travi che chiudevano la porta di casa.. -
.Rhees;Rhees rivolse lo sguardo nella direzione del cenno di Zack notando solo un ammasso di case tutte uguali.
L'orientamento nelle città non era mai stato il suo forte nei nuovi posti e quella era una situazione in cui invece quell'abilità gli sarebbe servita. Avrebbe trovato la via di casa sperduto da solo in un bosco, ma mai una strada o un incrocio di una città.
Aspettò quindi indicazioni da Zack senza muoversi.. -
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Älya;In realtà Älya non aveva idea di quanto tempo fosse passato dopo che Zack aveva scoperto la verità e dalla bocca di una vecchia signora fin troppo in carne. Aveva ucciso le guardie che erano state chiamate insieme a Leoven, ma l'aveva fatto senza nemmeno farci troppo caso, come se il corpo avesse cominciato ad agire nuovamente da solo, come aveva fatto tutta la sua vita.
Si era allontanata da Leoven quasi in fretta: non voleva sentire le sue chiacchiere, e poi era corsa via per evitare che altre guardie potessero rintracciarla. Aveva ucciso altra gente e c'era chi l'aveva riconosciuta per i crimini precedenti. Cominciava a valutare seriamente la vita da pirata insieme alla nave di quel ragazzo strano che non credeva alla magia.
Entrò cupa in una taverna, quasi come per abitudine, e poi si appoggiò al bancone, richiamando l'attenzione del barista e degli altri commensali, che trovavano singolare la presenza di una donna in una taverna così isolata di Sintad.
Sidro. Borbottò, senza incrociare lo sguardo con nessuno.Zack;Zack fu abbastanza infastidito dalla non reazione di Rhees. Aveva detto che lo aiutava eppure se ne stava lì in silenzio ad attendere direttive.
Non che a Zack non piacesse fare il leader, qualche volta, ma era già abbastanza frustrato dal fatto di non avere alcun punto di partenza per la ricerca. Si era semplicemente allontanato il più possibile da casa sua senza prestare alcuna attenzione a quello che succedeva dietro di lui.
Ehm... andiamo di là. Disse a caso, cominciando ad incamminarsi verso una strada qualunque. Sarebbe stato alquanto difficile trovare una persona tra tutta quella gente.
Accanto ai due ragazzini che camminavano, passarono correndo delle guardie. Zack aggrottò le sopracciglia: che avevano tanto da correre?
Edited by » Fyan - 23/11/2016, 15:38. -
.Rhees;Rhees, che fino a quel momento era rimasto lì imbambolato, sembrò ridestarsi quando Zack indicò una direzione.
Decise quindi di seguirlo a ruota per non perdere nemmeno un istante in più e poco dopo si vide quasi sfiorare da alcune guardie che correvano chissà dove.
Non potevate comparire quando mi hanno rubato tutto? si chiese un po' seccato, ma decise di non dar voce ai suoi pensieri e invece ripiegare su qualcos'altro.
Le guardie hanno molto da fare qui a Sintad disse.
Si chiese solo dopo se quelle potessero risultare offensive per un nativo. Che avrebbe pensato lui se avessero detto lo stesso di Tenar?. -
.Zack;Beh... Di solito non si impicciano nelle questioni di poco conto. Rispose il ragazzino, prendendo involontariamente a seguire le guardie. Di furti ce ne sono così tanti che nemmeno ci fanno più caso. Deve essere successo qualcosa di serio.
Pensò che quell'avvenimento fosse una curiosa coincidenza con la scoperta del tradimento di Älya: e se la signora che l'aveva riconosciuta l'avesse fatta arrestare?
Non poteva andare così! Doveva vendicarsi con le sue mani!
Vieni, andiamo a vedere. Disse a Rhees. Forse hanno trovato Älya prima di noi.. -
.Rhees;Quella notizia a Rhees non piacque nemmeno un po'.
Perché le guardie dovevano cercare questa Älya? Non poteva credere che fosse una criminale!
La tua amica è una poco di buono? chiese anche se quella domanda poteva sembrare inopportuna.
Seguì Zack a grandi falcate finché si ritrovò a cercare di superare una capannina di persone curiose quasi di corsa.
Permesso? Fate passare, per favore! disse cercando di non essere scortese.. -
.Zack;Zack si voltò l'improvviso verso Rhees, furioso, nonostante la folla accalcata impedisse i suoi movimenti.
NON È mia amica! Esclamò, per poi voltarsi a cercar di osservare cosa ci fosse oltre tutta quella gente.
Si sentiva uno stupido ad aver pensato di potersi fidare di quella donna. Ad averla seguita così tanto senza sapere la verità.
È un'assassina. Commentò a bassa voce, cupo, in modo che solo Rhees potesse sentirlo.
Oltre la folla, infatti, i corpi di tre guardie cittadine venivano osservati con sorpresa della gente.
State indietro! State indietro! Urlavano le guardie accorse.. -
.Rhees;Alla parola assassina qualsiasi altro pensiero morì nella bocca di Rhees e il ragazzo cominciò a pensare di essersi cacciato in un guaio ben più grosso rispetto a quello dell'amico di suo padre.
Sei pazzo, cosa facciamo qui allora?! disse tirandolo per una spalla senza poter rimuovere dalla voce una nota di paura isterica.
Lascia fare alle guardie e filiamo!. -
.Zack;Zack invece rimase sul posto, ma con gli occhi azzurri che invece di essere fissi sui cadaveri delle guardie, cercavano qualcuno tra la folla.
No. Disse freddo a Rhees, che invece voleva andar via. Li avrà uccisi lei. Deve essere da qualche parte qui attorno.. -
.Rhees;Rhees decise che quel 'no' superava ogni limite sopportabile dalla sua paura e che avrebbe abbandonato la situazione nel modo più discreto possibile.
Da lavorare per un amico di suo padre, era finito a sognare avventure e ora a cercare un'assassina: decisamente troppi cambiamenti per non essere ancora arrivati a mezzogiorno.
Quindi cercò di muovere un passo indietro, mentre però la folla curiosa e spaventata si addensava.
Gli dispiaceva abbandonare Zack, sembrava un ragazzino a posto, ma idee un po' strane per la testa: perché cercare guai in modo così gratuito?.
Il braccio e la menteRole Rilevante |
