Quest Primaria: Messaggeri verso Maj'krat

Fazione Regno

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  1. evil-naraku
     
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    Elen;
    Prima di ripartire Tichondrius distribuì alcuni sacchetto con delle erbe spiegando al gruppo che dovevano darle ai cavalli.
    Questo avrebbe favorito le loro prestazioni fisiche ma avrebbero dovuto bere più del solito, specificò anche che era un modo per far sentire di meno al fatica a quei poveri animali il che era dovuto sicuramente alla discussione avuta all'inizio del viaggio sulle condizioni dei cavalli.
    Elen prese il sacchetto, che l'uoma gli aveva dato, e annuì spronando il cavallo a partire insieme agli altri con un gesto gentile ma deciso, cominciava a capire come cavalcare e gestire un lungo viaggio e quelle conoscenze sarebbero sicuramente tornate utili in futuro.
    Se questa era una notizia positiva c'era da aggiungere anche un gruppo di nuvole nere all'orizzonte che minacciavano una tempesta in piena regola con tano di fulmini ed era nella direzione in cui loro dovevano andare.
    Se richondrius l'aveva vista non sembrava preoccuparsene affatto visto l'atteggiamento calmo e concentrato che esibiva, Elen non poteva che sperare in un miracolo che facesse sparire quel fastidioso fenomeno meteorologico.
    Miracolo che non avvenne poichè ben presto si ritrovarono a viaggiare sotto la pioggia battente, fortunatamente niente fulmini, ed Elen giurò di aver visto Alya dire qualcosa ma le parole di lei furono divorate dal vento che le portò via con se.
    Per tale motivo Elen non provò nemmeno a parlare sapendo che la sua debole voce non avrebbe mai avuto la meglio su un nemico tanto potente, sperò soltanto di trovare presto un riparo o di vedere la loro meta all'orizzonte.

    A parte questo riusciva a gestire le razioni d'erba e d'acqua per il suo cavallo, che sembrava meno disturbato da quell'aquazzone, e procedeva con una velocità più alta rispetto a quella di inizio viaggio per merito delle erbe.
    Elen al contrario cominciava a risentire del tempo sentendosi stanca e combatteva col vento per non essere sbalzata via dal cavallo, era estremamente leggera e l'eventualità che una folata la facesse volare via non era da scartare a priori.
    L'unica cosa che le venne in mente era di posizionare una barriera davanti a lei così da non dover combattere il vento e la pioggia e fece lo stesso con i compagni di viaggio notando una certa stanchezza in Alya.
    Compiuta questa operazione avvertì comunque stanchezza poichè doveva mantenere attive la barriere ,a almeno gli altri avrebbero potuto riprendersi e combattere al meglio in caso di pericolo.
    Ho pensato che riparandoci dal vento e dalla pioggia potevamo recuperare energie, potrebbero tornarci utili in caso di pericolo
    Disse la mezz'elfa ora non più ostacolata dal vento ma la sua voce piccola e delicata sarebbe arrivata alle orecchie dei compagni di viaggio? anche se così non fosse stato avrebbero percepito la barriera e commentato la sua utilità o inutilità.
    In entrambi i casi sperava di non star sprecando delle energie poichè ciò, oltre all'imbarazzo di aver commesso un errore, avrebbe minato quella piccola dose di fiducia che l'uoma a capo della spedizione aveva inspirato in lei.

    In attesa di una risposta guardava davanti a lei ma non riusciva a vedere niente per colpa della pioggia che di fatto impediva di capire dove stessero andando e addirittura se stavano seguendo un percorso dritto o irregolare facendoli viaggiare, di fatto, alla cieca.
    Il rock in quella situazione sarebbe tornato estremamente utile ma era stato stabilito che i cavalli erano la scelta migliore quindi si poteva soltanto sperare in un miglioramento del tempo o qualche altro evento di natura positiva.
    A quel ritmo chiunque dei membri avrebbe potuto prendersi un malanno per colpa del tempo, tutti tranne Tichondrius che forte com'era non poteva certo venire influenzato da una cosa del genere.
    Nella mente della mezz'elfa l'uoma era un guerriero imbattibile e inattaccabile, quasi intoccabile e protetto contro ogni tipo di male ma sapeva che un immagine tanto perfetta e grandiosa non poteva essere veritiera.
     
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