Progetto Chimera - 2° parte

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  1. Edgard Strolgher
     
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    Alistair;
    Quando Alistair spiegò alla donna che passava di li per caso, dopo qualche secondo ottenne una proposta da parte della stessa. Visto che nessuno dei due aveva una meta prefissata, avanzò la possibilità di viaggiare insieme. Il motivo di tale scelta era l'interesse di Adara verso la razza a cui apparteneva Alistair. Una cosa più che ovvia. La donna era un'abile schermo di emozioni, come lo era il mutaforma e non era facile capire quale fossero le sue reali intenzioni. Per Alistair, però, non c'era alcuno problema. Per lui sarebbe stato anche comodo di poter viaggiare assieme a qualcuno che gli guardasse le spalle. Non è che ne avesse un reale bisogno, dato che manteneva quasi sempre la forma licantropo per fiutare la presenza di qualche essere ostile e considerata anche la grande quantità di combinazioni che era in grado di elargire con le tre mutazioni che aveva acquisito nonché il fatto che passare da lupo mannaro ad un'altra mutazione per chiunque non conoscesse la reale natura del mutaforma, creava grande confusione e spiazzava qualunque nemico fornendo aperture decisive alle fasi dello scontro.
    In ogni caso andava anche specificato che, da quando aveva iniziato il suo viaggio alla ricerca delle mutazioni, e anche prima, quando aveva lasciato Amras e la sua casa per andare alla ricerca di uno scopo, di un obiettivo, aveva sempre incrociato persone diverse senza legare con nessuno. Forse era arrivato il momento di trovare qualcuno di cui fidarsi e con cui combinare le forze. Certo era presto ed immaturo puntare queste ambizioni su Adara considerando che l'aveva appena conosciuta ma di certo viaggiare insieme avrebbe aiutato a valutare le sue intenzioni, la sua natura e le sue potenzialità. Per questo, dopo un'attenta riflessione, rispose:
    Non ho nessun problema o obiezione a riguardo!
    Dopo quelle parole, Adara continuò cercando di mettere bene in chiaro le sue intenzioni ed evitare che ci fossero fraintendimenti. Precisò che qualunque fosse il potere dei mutaforma, il suo interesse era solo ed esclusivamente relativo alla razza e non era interessata a come imbrigliare e sfruttarne il potere. Quelle parole in un certo senso rincuoravano il mutaforma, ma non era mai stato scoraggiato dagli incontri e le conoscenze che si erano rivelati avari a tal punto da essere interessati al suo potere perché comunque non erano imbrigliabili, non potevano essere estratti dal suo corpo, erano irriproducibili, non era il tipo che metteva i suoi poteri al servizio di cause che non approvava e la sua unicità si sarebbe estinta con la sua morte. Queste sicurezze lasciavano ben poco spazio a chiunque desiderasse le sue facoltà di poterle sfruttare, inoltre più il suo potere aumentava e più era impossibile domarlo da fonti esterne. Per tanto assimilò quella frase solo per pura rassicurazione.
    Dopo di che, Alistair compì la mutazione in kerottero per preparare il fuoco. Come era facilmente ipotizzabile la mutazione stupì Adara e gli fece anche un po' di ribrezzo. Era pur sempre un insetti gigante e lei era pur sempre una donna ed era risaputo da chiunque che le donne non sono buone amiche degli insetti. Comunque Alistair non avrebbe scelto quella mutazione se non avesse avuto bisogno di legna e se non avesse avuto l'intento di risparmiare gli alberi che li circondavano. Sapeva già che il disboscamento senza rispetto creava grandi danni e che gli uomini di Hollet aveva già fatto la loro buona parte in questa vicenda e lui, ovviamente, non voleva dare il suo contributo. Perfino il mannaro o il wendigo sarebbero bastati per abbattere un albero e ottenere legna alla vecchia maniera, anche se la loro legna non bruciava bene come quella evocata dalla forma insetto.
    Allo stesso identico modo, sia il mannaro che il wendigo avrebbero potuto cacciare il cerve senza dover spaventare Adara.
    Comunque, una volta tornato con la preda e messa sul fuoco e una volta scuoiato dando la pelliccia alla sua compagna. La giovane desiderò una risposta. Tornando normale, Alistair ebbe finalmente modo di parlare e disse in risposta:
    Accetto l'offerta! Faremo la strada insieme. Del resto è già stato dimostrato che la velocità del mannaro non rappresenta un problema.
    La questione delle spezie e della possibilità di mangiare carne ben insaporita era molto allettante anche se ormai Alistair non ne era più abituato. Già il fatto di arrostire la carne quella sera era un fatto insolito per lui, da quando possedeva le sue mutazioni cacciava e mangiava come un qualsiasi predatore. Quindi carne cruda, sbranata sulla stessa carcassa. Un ritorno alla civiltà era un'ulteriore motivo per vedere di buon occhio la proposta di viaggiare con lei.
    Cotto a puntino il cervo, Alistair evocò un piccolo pugnale con la magia arcana e fece delle porzioni da poter mangiare comodamente. Fece emergere dal suolo altri due massi mettendoli direttamente nel fuoco sulla legna ardente. Dopo qualche minuto, quando erano diventare roventi, posò la carne su di esse in modo che fosse cucinata anche la parte interna. La mano sinistra divenne scura, come la forma wendigo e la temperatura del sasso scese di colpo in modo da poterlo usare come piatto rudimentale e mangiare con garbo. Diede quindi la sua porzione ad Adara. Era forse poco abituato all'uso civile ma anche a mangiare alla maniera confacente se la cavava bene. Se non fosse che la maga aveva sicuramente doti culinarie migliori poteva occuparsene anche lui.
    La cena, è servita! Furono le ultime parole che precedettero un silenzioso lavoro di mascelle per consumare il loro pasto.
     
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