Naya di Trama Spezzata

Scheda accettata il 14/05/2014

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    Nome: Naya
    Cognome: di Trama Spezzata
    Data di nascità: 292
    Età: 120 anni (20 anni umani)
    Razza: Elfica
    Residenza: Clwyf - Città elfica di Trama Spezzata - Regno degli Elfi, palude.
    Luogo di nascita: Clwyf
    Sesso: femminile
    Fazione: Regno

    Aspetto fisico




    Altezza: 180 cm
    Peso: 67kg
    Occhi: Sguardo tagliente, le iridi son di colore azzurro ghiaccio.
    Capelli: Bianchi, hanno una strana tendenza al verde. Sono lunghi fino a metà schiena e li porta raccolti in una grossa coda, tra le varie ciocche emergono dei dread, alcune trecce e anche delle foglie come decorazione.


    Descrizione fisica:

    Molto alta per la sua razza, è nella media per il suo popolo, i Paldryn, i quali a causa della vita selvaggia e pericolosa hanno sviluppato nel corso degli ultimi secoli un fisico di natura atletico, asciutto e scattante. Allo stesso modo infatti Naya ha una muscolatura ben sviluppata, nonostante continui a mantenere il suo aspetto femminile e la sua eleganza, la quale è comunque difficile da perdere per un elfo. La pelle è chiara, spesso segnata da piccole cicatrici, segni di rami o artigli delle bestie che ha ucciso, il suo volto è tagliente, leggermente allungato come tipico degli elfi e gli occhi emanano il furore che le permea il cuore. Le labbra sono sottili, le mani affusolate ma dotate di un'incredibile forza sono solitamente la parte più danneggiata del suo corpo e anche la più resistente, i suoi palmi infatti sono abbastanza ruvidi, tipico per un guerriero, e leggermente rovinati.
    Solitamente indossa abiti comodi per la caccia e spesso coprono una leggera cotta di maglia che le fa da corazza, seppur leggera. I suoi colori cambiano in base alla stagione e di conseguenza le mimetiche.


    Segni particolari:

    Reca sulla schiena, alla base del collo, un tatuaggio raffigurante una falce di luna e una stella, emanano un debole bagliore argenteo quando la luna li accarezza. L'ha sempre avuto fin da quando venne ritrovata ai margini di Clwyf.
    Uno degli occhi ha la pupilla simile a quella di un felino, questo non sembra in alcun modo renderle difficile vedere o focalizzare le cose, anzi, al buio vede meglio degli altri elfi.
    Tra i suoi simili è nota come la Falce del Vespro o semplicemente Llua, luna nel dialetto del suo popolo.

    Carattere




    Descrizione:

    Naya è perlopiù una persona taciturna, parla solo quando vuole sapere qualcosa o quando la situazione si prospetta critica, si sforza a urlare principalmente quando è in battaglia. Certamente ciò è dovuto principalmente al fatto che passa più tempo con la foresta che con gli elfi e i suoi rapporti spesso non sono felici per via della sua leggera diversità. L'occhio felino si nota parecchio sul ghiaccio del suo sguardo e i suoi tratti sostanzialmente aggressivi non la rendono proprio amichevole, di primo impatto. Le sue grandi abilità militari, la sua incredibile precisione con l'arco sia nel tiro istintivo che nel tiro tradizionale le hanno permesso esclusivamente di ottenere il rispetto dei guerrieri che volentieri andrebbero in battaglia con lei che li copre le spalle, ma tra i civili e specialmente i suoi coetanei questo è soltanto un altro metro di pregiudizio negativo, il quale contribuisce ad alimentare il suo dolore per la solitudine e perciò il suo brutto carattere. E' scontrosa, diretta e schietta. Nonostante sia un'eccellente tiratrice, preferisce buttarsi nella mischia con la sua Lancia del Crepuscolo e danzare tra gli avversari mietendo arti e teste.

    Per lei la Caccia della Rinascita, il rituale effettuato ogni primavera dai guerrieri Paldryn per eliminare le creature malvagie rimaste nella foresta, è un rituale sacro, più che per gli altri. Ogni battaglia per lei è sacra poiché sa che le probabilità che possa venire uccisa sono elevate nonostante le sue abilità, per una ragione arcaica e primordiale tende a dipingersi il volto e il corpo con simboli talismanici, i quali rappresentano la figura della cacciatrice della luna in azione.

    Altro


    Abbigliamento:

    Solitamente indossa abiti comodi, gonne fatte di stracci fino al ginocchio e con spaccatura sopra un paio di pantaloni di tessuto elastico o anche nulla, in base alla stagione. Per il torso indossa principalmente indumenti elastici ai quali cuce un cappuccio, sotto ciò porta una cotta di maglia o una leggera corazza di cuoio morbido e sotto ancora degli indumenti qualsiasi che impediscono alla corazza di sfregarle la pelle. Ai piedi porta stivali, stracci di pelle legata insieme, cuoio, qualsiasi cosa va bene, basta che le consenta di correre.


    Oggetti:

    Lancia del Crepuscolo - Un bastone a due mani con due lame alle estremità, è l'arma prediletta di Naya. Forgiata nel metallo elfico è una delle armi più pericolose dell'arsenale Paldryn, in grado di tagliare carne e ossa come burro e di spezzare il metallo con la giusta inclinazione e forza. La utilizza in diversi modi, a volte pure come giavellotto se è necessario.
    Lama elfica - Un pugnale elfico comune comunque molto affilato e resistente, utile quando si ritrova disarmata o per scuoiare prede o da usare come utensile multiuso.
    Coda di Stella - E' l'arco prediletto di Naya. Un legno di betulla lavorato con tendini di cervo e intriso di magia, quest'arco è in grado di scagliare una freccia a una velocità spaventosa, superiore a quella di qualsiasi altro arco o balestra. Leggero, compatto, la maestria di Naya è supportata da uno strumento estremamente valido.
    Flauto - Per i momenti di comunione con la natura o danze alla fine di una caccia.


    Hobby:

    Adora suonare il flauto, ha sempre con sé uno di questi strumenti. La caratteristica di questo strumento è di avere solo sei buchi sul dorso ed è composto da un semplice tubo di metallo elfico con un fischietto dello stesso materiale, infuso di magia cosicché non emetta stridii tipici del metallo.
    E' una grande cavalcatrice, specialmente di cervi e adora galoppare sul dorso di uno di loro.
    Ogni tanto disegna, è una delle sue più grandi passioni ma non la pratica quanto vorrebbe, la caccia, il dovere nei confronti del suo popolo, il suo ruolo, lei stessa non si permette del tempo per esercitarsi.


    Familiari:

    Vayo, padre, è cacciatore e tiratore scelto nell'esercito. Maya, madre, è una brava danzatrice e riesce a coordinare ciò con il combattimento a due pugnali, tuttavia il più delle volte si occupa della casa, tra un allenamento e un altro.


    Storia:




    - Le origini, Bosco Quieto -



    Situato a sud-ovest delle paludi e confinante con esse, quattrocento anni or sono si ergeva un bosco raggiante, caratterizzato da numerosi stagni e grandi magnolie, abitato da innumerevoli creature e spiriti sia acquatici che della foresta. Tra gli alberi più robusti della zona centrale, più asciutta, si stagliava imponente la grande città arborea conosciuta col nome di Clwyf, patria degli elfi di Paldryn, dal nome di colui che per primo mise piede su quella terra. La città si diramava sulle fronde degli alberi fin sotto le loro radici, collegando ciascuna parte di essa tramite passaggi segreti nel sottobosco e talvolta all'interno degli alberi più grandi e imponenti. Paldryn stesso, dopo la fondazione di Aresmelle, nobile della casata più importante alla corte del re, decise, col consenso del sovrano, di partire con un gruppo di coloni per stanziarsi più a ovest, dando origine alla prima città dopo la capitale. Egli scelse come palazzo per i suoi eredi la più grande quercia che ci fosse da lì a giornate di marcia nei dintorni, era così imponente che si innalzava di molti metri sugli alberi più alti e il suo diametro superava di gran lunga un centinaio di braccia. Nel giro di vent'anni, Clwyf nacque e si mescolò perfettamente con la natura che la circondava.

    Il popolo di Paldryn era tra i più placidi e pacifici della sua razza, la loro comunione con la foresta divenne immediatamente forte e coinvolse anche i più schivi naiadi, sembrava che la stessa natura fosse attratta dai suoi nuovi ospiti quanto viceversa. Grazie a ciò, l'intera natura del luogo e le sue forze sovrannaturali si mostrarono in tutti i loro segreti, donando agli elfi quanto questi offrivano loro. Dopo cento anni dalla fondazione della città, la regione lì intorno divenne così placida e pacifica che anche ad Aresmelle era nota come Bosco Quieto, uno dei luoghi più belli in cui spendere la propria vita nello studio della natura e nella contemplazione. Sembrava che niente potesse mai rompere quella pace, alcuni elfi visitatori dichiaravano, al loro ritorno, che l'intero bosco non apparteneva più a questa realtà, che in qualche modo Paldryn e la sua gente avessero elevato Bosco Quieto al pari di un mondo sovrannaturale. Pareva persino che il tempo si fermasse ogni tanto, anch'esso ammaliato dalla bellezza degli animali, dalla grazia delle fate, dallo splendore della natura. Tuttavia, il Reame Eterno non era destinato a durare.

    Più a nord, oltre i confini di Bosco quieto, si stendeva la vasta Palude, una zona di acquitrini e crepacci insidiosi, abitati da creature perlopiù inquietanti e pericolose. Loro e gli spiriti caratterizzanti questo reame naturale guardarono nel passare degli anni la bellezza fiorente della vicina terra e conobbero gli elfi, fautori di quello splendore. Spesso la notte si acquattavano ai margini della foresta per ascoltare i canti di fertilità degli elfi, estasiati dalla loro bravura e dalle melodie armoniose e piene di vita. Tuttavia, in molte di queste creature non germogliò amore ma invidia, molte si chiedevano per quale ragione gli elfi non avessero scelto la palude dove abitare, molte altre volevano che venissero a cantare tra le lagune e gli stagni torbidi cosicché anche la loro terra divenisse più bella e amabile. Tutto ciò non capitava, era nel piano degli elfi e più volte assicurarono gli spiriti palustri che sarebbero giunti presto ma il tempo passava e gli elfi continuavano a cantare tra le fronde degli alberi. Fu così, per una distrazione degli elfi, per causa della loro mania perfezionistica che aumentò col passare degli anni e per il fatto che semplicemente si dimenticarono una regola fondamentale della natura, l'equilibrio, per queste ragioni le creature e gli spiriti della palude cominciarono a covare odio. Rapidamente alcuni spiriti mutarono in bestie orrende, creature malvagie e altre provenienti dalle profondità delle lagune si ammassarono in forze al limitare del Bosco Quieto.

    Nel giro di pochi giorni, l'invasione ebbe inizio.


    - La Notte dell'Odio -



    L'orda improvvisata ma molto numerosa avanzò tra le fronde di una foresta addormentata e coperta dal cielo della Notte del Gelo, l'unico momento in cui sia piante che animali e spiriti giacciono in un letargo così profondo da non poter essere in alcun modo disturbato, per tale ragione nessuno li sentì o li vide muoversi nel sottobosco innevato finché non fu ormai impossibile non accorgersi di loro. Nel giro di pochi istanti Clwyf fu invasa dalle avanguardie impazienti dell'orda, le quali misero in allarme gli elfi che però rimasero talmente scioccati da non riuscire a reagire subito. Quell'attimo di esitazione costò caro a numerose famiglie indifese. Quando la situazione fu chiara, tutti coloro che ancora ricordavano come imbracciare un'arma lo fecero e scacciarono le creature nel folto della foresta. In quel momento, tuttavia, l'intero esercito emerse dalle fronde e come una marea si schiantò con violenza sul muro di scudi elfici. In quel momento iniziò la guerra nota in seguito come la Notte dell'Odio.

    Paldryn raggiunse le file elfiche poco dopo l'inizio della battaglia e subito incoraggiò i suoi uomini, correndo con un manipolo di guardie a gettarsi nella mischia per dare il giusto esempio, cosicché nessun elfo venisse colto dal panico, in alcun modo i suoi simili l'avrebbero lasciato solo. Tuttavia gli orrori erano numerosi e gli stessi mannari che si unirono a questa spietata causa mieterono molte vittime e nel giro di poche ore gli elfi, in inferiorità numerica, dovettero retrocedere verso il centro della città. La lotta così, dai confini a terra, si spostò sia tra le abitazioni sugli alberi che nelle gallerie sotterranee e non smise di infuriare sulla superficie. Paldryn si occupò di guidare il gruppo più numeroso, schierato sul sottobosco, mentre le cime degli alberi erano protette dai migliori arcieri, guidati da Fardyn, fratello del Lord; nelle gallerie, invece, gli enigmatici Guardiani della Notte costrinsero il nemico a un serrato corpo a corpo nei cunicoli più stretti, capitanati dalla figlia Eldryn. Con queste formazioni, gli elfi superarono la notte, subirono molte perdite e sicuramente sarebbero stati sconfitti se non fosse stato per il risveglio della foresta.

    Infatti, non appena i primi raggi dell'alba bagnarono le fronde e la terra cosparsa di sangue, gli spiriti arborei si destarono per primi, scossi da un terribile sentore e svegliarono l'intera foresta per correre in soccorso dei loro amici elfi. Quando giunsero a Clwyf, la Grande Quercia, palazzo di Lord Paldryn, era segnata da terribili lacerazioni e parte di essa giaceva a terra separata dal tronco, quest'ultimo lottava ai piedi di quelle radici con gli ultimi uomini rimasti, intento a difendere a ogni costo la vita del suo popolo, rifugiatosi proprio nelle profondità della quercia. Quando il Lord intravide gli spiriti di Bosco Quieto farsi strada tra la massa caotica sorpresa del nemico, soffiò nel suo antico corno e il richiamo di guerra fu così forte da essere sentito sia in cielo che sottoterra. Fardyn e i suoi raccolsero le frecce dai caduti e continuarono a scagliarle verso le creature sotto di loro, dopo aver vinto la battaglia tra le radici. Eldryn scacciò in superficie i suoi avversari facendo ricorso alla magia, in un tentativo disperato e ciò salvò la vita a lei e al pugno di compagni rimasti vivi al suo fianco.

    L'orda palustre, persa l'iniziativa della carica e fiaccati dalla luce emergente del sole, cominciarono a ritirarsi fino al limitare tra Bosco Quieto e i loro territori, continuamente incalzati dagli elfi e dagli spiriti arborei, qui in un impeto mostruoso si scaricò tutto il loro odio in un'ultima controffensiva, diventata famosa come la Battaglia del Sole Nascente, nella quale Lord Paldryn e suo fratello Fardyn trovarono la morte dopo un coraggioso duello contro l'avatar incarnato della furia palustre, sconfiggendolo. Così facendo, immediatamente l'odio lasciò il cuore degli abitanti delle paludi, i quali, resosi conto del massacro perpetrato, fuggirono nella palude mondati di una grande vergogna. Così si concluse lo scontro.


    - Trama Spezzata -





    I segni della guerra però erano terribilmente evidenti, la foresta era stata invasa dalle acque torbide della palude e molti alberi marcirono al finire della stagione invernale. Quando giunse la primavera, molti alberi non germogliarono, la magia rilasciata in quella notte e l'odio perpetrato si diramarono nel tessuto stesso delle cose e degli animali, mutandone alcuni e concedendo una primitiva coscienza alle piante, dedita all'odio e alla rabbia. Gli elfi, addolorati da ciò, compresero come le loro opere avessero mutato eccessivamente la trama che unisce ogni forma di vita e ogni terra di questo mondo, la Notte dell'Odio e le sue conseguenze erano stati il prezzo pagato per la loro sconsideratezza. Avevano giocato con Madre Natura, erano venuti meno ai loro doveri e al loro riguardo per essa e furono puniti assieme al territorio che aveva permesso tutto ciò. Così considerarono i fatti accaduti e da quel momento in poi Bosco Quieto fu noto come Trama Spezzata, un memento per le generazioni che non avranno vissuto gli orrori di quella guerra. Si fecero chiamare Paldryn in onore del loro primo Lord e lo bruciarono su una pira, sulla cima di ciò che rimase della Grande Quercia, la quale rimase comunque il palazzo simbolo della loro presenza in quelle terre.

    Il nuovo Lord, Cewenne, prese in sposa Eldryn con il suo consenso e l'amore reciproco, dopo i festeggiamenti per le nozze e la consegna dei titoli onorari come signore di Trama Spezzata, partirono entrambi alla volta di Aresmelle, per avvertire il re dei fatti avvenuti, della guerra, della morte di Paldryn e del nuovo feudo che si andava a figurare sotto un nuovo titolo, tuttavia il viaggiò nemmeno cominciò, poiché nonostante i rapporti con gli spiriti arborei e le creature del vecchio Bosco Quieto erano rimasti buoni, erano sorti molti pericoli a causa della guerra e v'erano troppe insidie per poter lasciare la città sguarnita di quei pochi soldati rimasti vivi. Così, decisero di rimandare le notizie al re per dedicarsi alla messa in sicurezza delle loro terre. Dapprima, ogni elfo, anche il più riluttante, dovette imparare a combattere, che fosse con la magia, con l'arco, con armi bianche o con più cose insieme, Trama Spezzata era un luogo pericoloso e in cui bisognava costantemente lottare per la propria sopravvivenza. Queste nuove condizioni, gli eventi successivi che portarono gli elfi guerrieri a diverse spedizioni di caccia durante la primavera per eliminare le creature più mostruose mentre i maghi cantavano rituali di purificazione e fertilità per risanare la foresta, resero i Paldryn un popolo meno elegante, più aggressivo, schietto e diffidente dei loro simili ad Aresmelle. Protessero le loro dimore contro qualsiasi intruso, spesso senza fare distinzione tra innocenti e ostili, e si dedicarono esclusivamente alla cura della foresta, quasi dimenticandosi del mondo esterno ai loro confini, persino inviando sempre meno notizie da Aresmelle, dalla quale Lord Cewenne prese le distanze per semplice e frequente dimenticanza, si impegnava troppo nelle faccende del suo popolo, delle colture estive, dei registri delle cacce primaverili e delle difese per l'inverno. L'autunno divenne la stagione delle notizie per Aresmelle, soltanto in questo periodo infatti giungevano notizie da Trama Spezzata, consiglieri e nobili giungevano per svolgere dei compiti, dare notizie dell'anno trascorso, a volte per offrire un tributo, altre semplicemente per visitare la grande città.

    Tuttavia i due signori di Trama Spezzata non lasciarono mai la loro terra e nessuno se non chi si fosse addentrato a Clwyf li ebbe mai visti in volto.


    - La favola della Luna e del Sole -
    prologo



    Cento anni dopo, nella mattina di primavera, Eldryn, signora di Trama Spezzata, diede alla luce una speranza, un'erede al palazzo della Grande Quercia e il fatto che fosse nata in un momento così particolare e di fertilità e speranza fu oggetto di molti studi da parte dei veggenti più importanti della corte. Il suo nome era Aruya.
    La notte precedente invece, nel momento in cui l'inverno si addormenta fino alla fine dell'anno, nella capanna di un cacciatore, sulla cima dell'albero più distante dal centro di Clwyn, una giovane donna partorì una fanciulla, lei e suo marito la chiamarono Naya.

    Il resto della storia è parzialmente avvolto dal mistero, Naya non ricorda nulla degli eventi che seguirono i suoi primi anni di età, dal primo anno di vita fino ai dieci anni in termini umani. L'unica cosa che ricorda è di aver cominciato a vivere a quell'età, come se avesse aperto per la prima volta gli occhi al mondo in quel momento, e che coloro che si figurarono come suoi genitori non li aveva mai visti prima. Tuttavia, come rapita dal susseguirsi degli eventi, incapace di capire, si lasciò trasportare dai fatti e quei due estranei pian piano divennero amichevoli e infine entrarono nel suo cuore come le persone più dolci e amabili che avesse mai incontrato. Incredibilmente, quando dovette cominciare gli addestramenti militari obbligatori per ogni Paldryn, si dimostrò incredibilmente brava sia nel combattimento ravvicinato che, soprattutto, nelle esercitazioni di tiro con l'arco. Per qualche ragione misteriosa, riuscì in cose che soltanto un'altra persona in tutta Trama Spezzata si era dimostrata capace di fare: Aruya. I suoi insegnanti ipotizzarono che in quel periodo di amnesia fosse nascosta la verità e furono d'accordo anche i veggenti. Lord Cewenne e Lady Eldryn invece non si espressero, guardando la giovane con un misto di stupore e apatia, come se comunque fossero già stati al corrente di quelle vicende e prevedessero l'avvenire.

    Il tempo passò, sia Naya che Aruya crebbero e diventarono grandi, avevano la stessa età ed erano anche molto simili, tra loro cambiavano soltanto alcune caratteristiche come il colore dei capelli e degli occhi, per il resto sembravano gemelle. Tuttavia, caratterialmente erano molto diverse. Aruya era di sangue nobile e perciò elegante, aggraziata, aveva ricevuto un'educazione elevata ed era perciò brava nel parlare e nel relazionarsi, militarmente seguiva schemi precisi e ordinati, perfetti e tuttavia difficili da prevedere, poiché ricchi di sotterfugi e inganni. Era pacata, gentile e amorevole.

    Naya invece era perlopiù il suo opposto, era introversa, scontrosa e schietta, parlava direttamente e spesso senza usare alcuna strana struttura aulica, era piuttosto impulsiva, le sue strategie si basavano principalmente su tattiche predatorie imparate studiando i cacciatori naturali della foresta e sull'addestramento militare che decise di portare avanti oltre il periodo obbligatorio, diventando una vera e propria letale macchina da guerra. Non si comportava bene con nessuno se non con i suoi genitori e vedeva la foresta non come una casa accogliente ma come una bestia infastidita della loro presenza e che cercava costantemente di liberarsene.

    Fu all'età di vent'anni umani che entrambe parteciparono per la prima volta a una Caccia della Rinascita, la tradizionale e rituale caccia effettuata ogni primavera in cerca di mostri da uccidere. Entrambe partirono seppur in gruppi diversi, solo in un istante incrociarono lo sguardo e fu la prima volta che entrambe si videro. Rimasero per un attimo incantante, finché il destriero di Aruya non la portò tra le fronde. Naya invece proseguì di corsa, sui rami e sul sottobosco, al seguito del padre.

    Durante la caccia si incontrarono di nuovo, il corno di Aruya suonò l'allarme e Naya, la più vicina, accorse immediatamente da lei. Quando giunse a destinazione, delle creature che non aveva mai visto prima e di sicuro non appartenenti a quella foresta avevano preso la ragazza e fuggirono tra le fronde, verso sud. Naya non riuscì a inseguirli poiché in quel momento una grossa bestia, attratta dal frastuono, si palesò cercando di ucciderla. Solo dopo un'estenuante scontro vinse contro il mostro, da sola, riportando diverse ferite su braccia e gambe. Traballante, si rialzò in piedi, in quel momento Cewenne e il suo seguito emersero a bordo dei loro grandi cervi, Naya disse loro ciò che vide e dopo uno scambio intenso di sguardi con il Lord, il quale la osservò con una certa riverenza che malamente riuscì a nascondere, partì suonando nel suo corno, con lui, la Caccia della Rinascita cambiò obiettivo: salvare Aruya.

    Naya tuttavia non restò con le mani in mano, percependo un forte senso di legame con la ragazza che di scorcio riuscì a vedere per due volte in quella giornata, cercò erbe medicinali molto potenti nel suo percorso di caccia, dopo essersi curata grossolanamente ma sufficientemente, partì per salvarla.



    Stile di Combattimento

    Descrizione:

    In quanto il suo popolo ne fa uso, non ripudia la magia e spesso la valuta come l'arma definitiva negli scontri più impegnativi, tuttavia lei non l'ha mai praticata. Combatte così sia in corpo a corpo che alla distanza con il suo letale arco magico.
    In corpo a corpo sfrutta principalmente la sua lancia in combinazione con tutto il suo corpo in tecniche avanzate di danza e lotta sia a mani nude che con armi bianche. Una volta nella mischia, agita la sua arma quasi casualmente, in realtà segue schemi specifici atti a disorientare l'avversario e colpirlo nei punti in cui è più vulnerabile, è un'esperta dell'anatomia nel generale, spesso il suo intuito l'aiuta a cogliere i punti deboli anche nelle creature che non ha mai affrontato prima.

    Alla distanza, invece, si manifesta davvero lo spirito da cacciatrice che la contraddistingue. Solitamente si nasconde nelle fronde anche a grandi distanze, grazie alla sua incredibile capacità e al suo arco, può scagliare frecce anche a un centinaio di metri e colpire comunque l'occhio di un nemico attraverso la visiera dell'elmo. A volte segue la preda a piedi, strisciando fino al momento giusto, altre volte la studia dalla distanza, cercando di colpire e uccidere con un colpo solo.


    Punti di forza:

    Dalla distanza la sua abilità è quasi impareggiabile, uno scontro frontale mentre lei imbraccia l'arco potrebbe risolversi prima ancora che l'avversario arrivi a venti passi da lei, vendendolo sconfitto e ferito gravemente.
    Anche in corpo a corpo, la velocità tipica della sua razza in lei trova l'apoteosi, è agile, scattante e rapida come il vento stesso, queste caratteristiche unite alla sua Lancia del Crepuscolo la rendono un'avversario temibile.


    Punti di debolezza:

    Nonostante sia più resistente di un elfo qualsiasi, è debole e non ha comunque molta forza, se messa alle strette e colpita duramente, difficilmente riesce a riprendersi in tempo per contrattaccare.

    Tessera

    Foto: Here
    Link altri pg:
    1#pg: Naya di Trama Spezzata
    2#pg: Alara Von Gwyn
    3#pg:
    4#pg:
    5#pg:



    Edited by niawe makto - 14/7/2014, 13:19
     
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    Va tutto bene, in particolare la storia pg mi sembra più che accettabile e fornisce molti spunti su cui lavoreremo (:
    Più tardi ti fornisco l'intestazione, intanto puoi mettere Naya come personaggio disponibile a ruolare in questo topic :3
     
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    Ecco a te l'intestazione :3 buon gioco
    Naya%20role_zpskn94rp77
    Naya;
    [size=30]TESTO MESSAGGIO[/size]

    CODICE
    <div style="float: left; margin-right: 10px">[URL=?t=56318334][IMG=Naya%20role_zpskn94rp77]http://i357.photobucket.com/albums/oo20/Ariel_Sora/Naya%20role_zpskn94rp77.png[/IMG][/URL]</div><div align="right"><div style="font-family: Georgia; font-size: 26px; color:#0093DD; line-height: 20px; border-bottom: 1px dashed #d78345"><i></i>Naya;</div></div><div style=" line-height: 8px">[size=30[font=calibri]]TESTO MESSAGGIO[/font][/size]</div>


    Edited by X a riel` - 19/9/2014, 19:57
     
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    INTESTAZIONE AGGIORNATA! ^^
     
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