Posts written by evil-naraku

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    shikaku
    Shikaku;
    Ne Alya ne Zak si stavano facendo vivi e la cosa fece insinuare un pensiero nella mente dell'assassino che non poteva proprio fare a meno di pensare
    Se mi avessero lasciato qui?in fondo sono arrivato molto in ritardo e loro potrebbero essere in una locanda in città
    Se anche ciò fosse stato vero Shikaku era troppo pigro per controllare ogni locanda solo per scoprire che l'avevano lasciato li da solo così fece l'unica cosa logica da fare dal suo punto di vista:rimanere li e farsi una dormita.
    Se davvero contava per loro sarebbero tornati alle porte della città a recuperarlo altrimenti passato un certo limite di tempo se ne sarebbe andato per la sua strada lasciandosi alle spalle coloro che l'avevano così crudelmente escluso dal gruppo.

    Dormire in quel posto però non era sicuro, rischiava di trovarsi al verde al suo risveglio e non sarebbe stato piacevole visto il divieto di materializzare oro,cibo o bevande.
    Entrò in città e individuò un tetto da cui si poteva vedere l'entrata e tutte le perosne in entrata e in uscita da Sintad.
    Si arrampicò ignorando gli sguardi della gente, era così che si sentiva Alya ogni volta? davvero irritante come sensazione, e raggiunto il tetto si stese su di esso:era più comodo di quanto si aspettasse.
    Quella superficie rossa e il guardare tutti dall'alto in basso aveva un che di affascinante e capì cosa ci trovasse Alya di così irresistibile, forse anche lui avrebbe preso quella abitudine con il passare del tempo.
    Chiuse lentamente gli occhi godendosi il vento serale, nessuno l'avrebbe disturbato li sopra e il buoi avrebbe nascosto la sua presenza, cadendo lentamente dolcemente nell'oblio.
    Finalmente poteva dormire un pò e, anche se non aveva mangiato, era in pace con se stesso.
    La notte fu senza sogni e tranquilla, se l'assassino avesse aperto gli occhi avrebbe potuto notare un cielo stellato supendo e una luna completamente visibile.
    Il suo bisogno di dormire tuttavia era troppo forte e quello spettacolo stupendo gli passò davanti senza che lui se ne rendesse conto.

    L'indomani si svegliò riposato e sarebbe stato un momento perfetto se non fosse stato per il brontolio del suo stomaco:aveva fame e il suo corpo non si sarebbe più fatto alcuno scrupolo a ricordarglielo in modo analogo ad un predatore che insegue la sua preda.
    Saltando di tetto in tetto cercò una locanda dove mangiare finchè non ne trovò una dopo poco tempo, approsimativamente un oretta.
    Scese dal tetto in questione per entrare nel locale e trovarlo quasi deserto
    Immagino che a quest'ora stiano ancora dormendo tutti
    Si disse Shikaku che si sedette godendosi la quiete del posto, per ora avrebbe aspettato che qualcuno arrivasse a prendere la sua ordinazione anche se sicuramente non si aspettava un atteggiamento vivace a quel'ora di mattina.
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    La role proseguirà normalmente e appena mad avrà il tempo di postare dovrà solo leggere i riassunti di ed alla fine dei suoi post

    roleElen_zps23b15369
    Elen;
    La mezz'elfa trovava quel viaggio, incidenti esclusi, davvero piacevole ma l'uoma doveva pensarla diversamente poichè il bosco sembrava aver tracciato un sentiero inadatto alla sua stazza.
    Poteva percepire l'irritazione dell'uoma che si trovava continuamente frustato da rami di alberi e costretto a tagliarli quando intralciavano il suo cammino.
    Cercò di pensare a come risparmiare quel fastidio al capo della spedizione che già una volta aveva salvato le due maghe da una temibile creatura.
    Una barriera dovrebbe aiutarlo a risolvere il problema
    Pensò Elen ma l'idea arrivò troppo tardi poichè Tichondrius diede lo stop asserendo che più avanti non avrebbero trovato cibo quindi dovevano fare scorta prima di uscire dal bosco.

    Lei e Rosalinda erano le addette alla raccolta di viveri per il pranzo mentre l'uoma avrebbe sistemato il campo e il fuoco.
    Con quei muscoli non avrebbe avuto certo problemi a proteggere la postazione da animali selvaggi, poteva metterli a dormire facilmente senza bisogno di usare le spade.
    Questo era quello che ipotizzava la maga a giudicare dalla sua stazza e dalla forza dimostrata contro il golem.

    Il bosco era davvero fitto ma sia Elen che Rosalinda non sembravano avere troppi problemi a muoversi, erano piccole e agili anche se Elen rischiò di inciampare in radici nascoste dal terriccio in un paio di occasioni.
    La sua fortuna era che si riprese la maggior parte delle volte mente in un altro paio di occasioni fu Rosalinda a fermare la sua caduta.
    Era davvero bello avere un amica su cui contare ma anche così dovevano fare il loro dovere così le due si separono per cercare qualcosa da mangiare:Elen puntava a trovare funghi e radici commestibili oltre ad altri frutti come bacche selvatiche.
    La prima tappa fu la raccolta di bacche selvatiche, la ricerca fu abbstanza lunga e piena di radici in cui la mezz'elfa rischio di inciampare ma portò ai risultati sperati inoltre il clima piacevole del bosco rendeva il tutto molto simile ad una scampagnata in famiglia.
    Elen trovò un cespuglio pieno di bacche rosse, un colore molto acceso, e qualche lampone sempre nei paraggi ma non aveva nulla con cui trasportare il cibo:per quanto non fosse il suo originario sfrutto la barriera creando un cesto invisibile alto la metà di lei.
    Riempì circa un quinto del cesto con bacche rosse e lamponi così da soddisfare anche iol fabbisogno di calorie dell'enorme uoma.
    La seconda tappa furono le radici ma, ocnsiderando quante volte avevano attentato alla salute della mezz'elfa non fu un problema trovarne in abbondanza anzi fu quasi piacevole poichè voleva dire cammianre senza proccuparsi di cadere sulla via del ritorno.
    Infine cominciò la raccolta di funghi, c'e ne'erano di tutti i tipi e dimensioni e fu difficile distinguere fra quelli commestibili e velenosi ma in qualche modo se la cavò.
    Spero solo di non aver scelto i tipi sbagliati, in fondo faccio di radò questo tipo di ricerche
    Difatti anche quando era a casa non le affidavano mai compiti delicati dicendo che una persona incapace come lei avrebbe potuto causare gravi danni o, in quel caso, avvelenare l'intera famiglia.
    Quelle frasi erano così ben radicate nella sua memoria che aveva poca fiducia nei funghi che aveva raccolto.

    A ricerca finita si diresse verso il luogo in cui si trovava l'uoma con una grande quantità di cibo, seppur caratterizzata dalla totale assenza di carne, che sembrava fluttuare nell'aria.
    Rosalinda era già sul posto e sembrava aver avuto la stessa idea della mezz'elfa:non avrebbero avuto carne al pasto che stavano per consumare e, visto quanto era leggero, sicuramente il siero dimagrente sarebbe stato inutile.
    Raggiunse Rosalinda e Tichondrius e poggiò a terrà quello che aveva raccolto dicendo
    Può bastare per il pranzo? nel bosco dovrebbe esserci ancora altro quindi se serve posso tornare subito indietro
    Ormai non le pesava più esser sfruttata per ogni singolo lavoro ma in questo caso era diverso:si trattava di collaborazione, lui le aveva protette e loro doveva fare la loro parte per ringraziarlo e rendere la missione un successo.
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    shikaku
    Shikaku;
    Il suo lavoro era finito ma per sicurezza installò nel pungiglione destro l'ultimo veleno della sua scorta:appena possibile avrebbe dovuto ricaricare o meglio ricreare i veleni per future missione.
    Si diresse verso il magazzino davanti a lui aprendo la porta, certo che non ci fosse più nessuno in vita dentro quell'edificio o in quella zona in generale eccezion fatta per quele due guardie presenti nell'unico magazzino non ripulito.

    Prima di aprire la porta che dava verso l'uscita della zona dei magazzini controllo attraverso le ombre se c'era qualcuno dall'altro lato della porta per essere certo che quei due non si fossero mossi mentre lui faceva il suo dovere.
    Sfortunatamente per loro avevano avuto la malsana idea di uscire dall'edificio in cui erano fino a poco tempo prima ma ciò non sarebbe costato loro la vita.
    Shikaku poteva accercarli con il suo ultimo veleno farli svenire e poi scappare in modo tale da non lasciare alcun testimone alle sue spalle.
    Usò la tecnica dell'ago d'ombra per immettere il veleno nei corpi delle due guardie, l'ago colpì velocemente e, altrettanto velocemente, sparì accecando temporaneamente i due in ochi secondi.
    Shikaku aprì la porta per poi correre verso l'uscita evitando i due individui che ormai vagavano alla cieca, detta così sembrava quasi una freddura, e uscì lasciando il resto a chi avrebbe trovato i cadaveri.
    Sicuramente sarebbero stati quei due una volta che il veleno avesse perso il suo effetto ma ciò non era qualcosa che importasse poi tanto all'assassino in quanto non l'avevano visto quindi per loro l'autore di quella strage sarebbe stato un mistero.

    Si recò abbastanza velocemente alle porte della città poichè era già tardi e sicuramente Alya e/ Zak gli avrebbero fatto uan predica lunghissima sulla procedura da seguire.
    Ciò che aveva fatto non era nei patti ma era tato più forte di lui e tuttora non si pentiva della sua decisione:aveva eliminato il bersaglio ed era questa la cosa importante.
    Ciò che sorprese l'uomo in nero era che alle porte della città non c'era nessuno
    Adesso mi sento uno stupido per aver corso....non c'era nessuno ad aspettarmi in ogni caso
    Si disse l'assassino offeso per il mancato rispetto degli orari stabiliti ed in colpa per non aver rispettato quell'orario lui stesso.
    Sapeva solo che stava facendo notte e nessuno dei due colleghi era acnora arrivato:cosa lia veva trattenuti così a lungo?.


    non preoccuparti xd per il momento facciamo aspettare shikaku alle porte della città
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    benvenuto luca^^
    ti aiuguro di divertirti in questo gdr e di vedere presto il tuo pg^^
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    intestadara_zpsomzol6db
    Adara;
    Il modo in cui pose la situazione del gruppo Zero corrispondeva più o meno alla verità, Adara poteva essere considerata una studiosa e l'idea di analizzare una razza sconosciuta in eirydia si associava perfettamente a quell'immagine descritta dall'elfo.
    Continuò spiegando che non aveva intenzione di essere un peso per i due viaggiatori e di voler evitare, se possibile, il viaggio in groppa ad Alistair.
    Sembrava una persona responsabile affidabile con cui viaggiare e un pò di inesperienza non era per forza un fattore negativo:voleva solo dire che durante il viaggio avrebbe affinato le sue capacità sempre più e forse adara stessa avrebbe appreso qualcosa di utile da quella collaborazione.
    Riguardo il suo rifiuto di viaggiare in groppa ad alistair la maga capiva solo in parte la ragione del rifiuto:viaggiare su un mannaro era comodo ma portava a venire considerati come un peso alla lunga.
    Adara stessa rispettava la decisione di trovare il modo di tenere il passo di Alistair senza alcun aiuto così decise di aiutare il giovane elfo dicendogli
    Se conosci la magia del vento è possibile tenere il passo ma il metodo è meglio spiegarlo con calma più tardi, non è un procedimento semplice e se lo gestitisci male puoi ritrovarti varie parti del corpo tagliuzzate.
    Spiegò la maga poichè se i venti che le permettevano di viaggiare veloce come un mannaro erano comodi avevano anche un altra caratteristica:la loro velocità le rendeva delle lame temibili che potevano ferire anche il loro utilizzatore se non tenute a distanza dal corpo.
    In quell'evenienza si provava un dolore abbastanza intenso e non tutti riuscivano a gestire quel tipo di flusso come se nulla fosse, richideva tanta pratica e conoscenze teoriche che si augurava l'elfo possedesse.

    Alistair, prima della spiegazione di Adara, chairi anche alcuni punti con cui la maga concordava:il fatto che zero fosse ancora insieme a loro voleva dire che l'avevano accettato come compagno di viaggio quindi non era il caso di discutere oltre quel tipo di questioni.
    Il rispetto degli obiettivi reciproci, ognuno aveva i suoi motivi per aver intrapreso quel viaggio e andavano rispettati da tutto il gruppo indipendenemente dalle opinioni che i membri avevano su di essi.
    Il percorso che poteva essere sceto da Adara ed essere guidato dalla ricerca dei suoi genitori poichè entrambi miravano a diventare più forti quindi un posto valeva un altro per loro mentre ciò non era applicabile alla maga.
    Alistair sembrava essere nato per quel tipo di ruolo e ciò fece pensare alla maga che erano fortunati ad avere un individuo così organizzato dalla sua, e adesso loro, parte.

    IL discorso passò oltre quando Alistair chiese quale fosse la natura del favore, poteva anche parlarne ora visto che Zero era ufficialmente parte del gruppo e in un gruppo non si tiene nessun membro all'oscuro di scoperte rilevanti per i fini comuni.
    Mentre controllavo il villaggio ho scoperto che i miei genitori hanno vissuto qui per un periodo di tempo e sono riuscita a trovare la loro casa ma sembra che qualcosa o qualcuno li abbia fatti fuggire.
    Questo fazzoletto è l'unica cosa che si sono lasciati dietro, sono certa che lo abbiano avuto con loro per molto tempo.

    Fece una pausa riflessiva cercando le parole più cortesi che poteva trovare per chiedere ad Alistair di tracciare l'odore dei suoi genitori.
    Operazione che prese più o meno due secondi ed era importante poichè una scelta sbagliata di parole avrebbe significato perdere l'unica traccia che la ragazza aveva trovato dopo moltissimo tempo.
    su questo fazzoletto c'e sicuramente il loro odore, sono certa che sia possibile seguire le loro tracce ma solo grazie al fiuto sviluppato della tua forma da lupo mannaro. Potresti aiutarmi?
    La voce della maga era,come sempre, calma e composta ma sapeva che un eventuale rifiuto avrebbe distrutto le speranze che aveva coltivato sin dal momento in cui aveva trovato quel fazzoletto.
    Non avrebbe dato la colpa ad Alistair in caso di rifiuto ma questo evento avrebbe portato ad altre conseguenze che Adara desiderava evitare poichè anche lo studio del mutaforma era per lei un obiettivo estremamente importante.
    Nel breve tempo che aveva passato ad osservarlo aveva appreso molto e sicuramente scoperte molto più importanti attendevano la maga man mano che Alistair si fosse avvicinato al suo obiettivo.
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    roleElen_zps23b15369
    Elen;
    L'uoma si esibì in un discorso sull'uo dicendo essenzialmente che si trattava di una forza che guidava il mondo verso la retta via insieme a tutti i suoi abitanti.
    Secondo l'uomo era stato l'uo a concedergli la vittoria in quella battaglia oltre alle capacità in loro possesso, in pratica lei avrebbe dovuto avere più fiducia in se stessa perchè l'uo le aveva dato dei doni ed era suo compito coltivarli.
    Se da un lato comprendeva quel discorso dall'altro era fermamente convinta che le azioni degli esseri viventi non fossero condizionate da una spirito superiore come sembrava l'uo o lameno da quanto la maga aveva capito.
    Le sue capacità seguivano un discorso analogo:aveva lavorato duramente per ottenere quelle competenza ma forse era proprio quello il cuore della teoria dell'uo presente nella cultura degli uoma.
    Non ne sapeva molto ma poteva dire dagli occhi dell'enorme uoma che stava cercando di infonderle coraggio, cosa gli costava provare a fidarsi di lui?gli aveva salvato la vità già una volta in fin dei conti.

    Alla domandasul perchè dell'attacco non fu altrettanto eloquente, forse si era trattato solo di un mago ribelle di passaggio che, capendo la loro fazione, aveva provato a indebolire le fila nemiche.
    Per ora questa era la soluzione più logica che la mente della piccola mezz'elfa potesse elaborare.

    Speriamo non ci siano altri attacchi di questo tipo, con le mie capacità non credo di riuscire a proteggere la squadra. Sono ancora troppo debole per riuscirci
    Pensò la maga mentre si rimetteva in sella, il loro capo aveva deciso di ripartire anche se secondo la maga era passato troppo poco tempo.
    L'uoma sapeva il fatto suo e forse aveva calcolato che a quel punto i cavalli sarebbero stati in ottima forma e pronti a partire di nuovo per il viaggio, da quello che aveva visto fino a quel momento sapeva che le capacità organizzative dell'uoma erano più che notevoli.
    La mezz'elfa salì in groppa al cavallo affidatole e seguì Tichondrius, avrebbero percorso di nuovo un sentiero stretto a quanto pare ma anche piccolo stavolta.
    Lei e Rosalinda potevano anche cavarsela facilmente ma l'uoma grosso com'era avrebbe trovato fastidioso tutti gli ostacoli quindi perchè scegliere quella strada?un ipotesi era che lo scontro avesse fatto perdere alla compagnia più tempo del dovuto quindi stavano usando una scorciatoia.
    Se tale ipotesi era giusta allora anche la pausa sarebbe stata ritardata di molto ma adesso Sapeva che, se necessario, luoma avrebbe concesso loro un pò di riposo in caso di pericolo o necessità.
    Ciò detto la foresta che stavano attraversando era ricolma di vita e ciò rendeva la traversata estremamente piacevole tanto che Elen riuscì per la prima a volta a rivolgere a Rosalinda la parola intavolando un discorso circa la magia che usava.
    Le sarebbe piaciuto apprenderla e magari anche lei, per quanto inutile fosse, poteva condividere alcune sue conoscenze con quella che poteva essere una delle sue prime amiche.

    Il viaggio fu estremamente lungo quindi di tempo per scambiarsi informazioni ce ne fu a sufficienza ed Elen si stupì di quanto quel viaggio le stesse faecndo bene dal punto di vista psicologico
    Sarà merito dell'ambiente
    Si disse la mezz'elfa che poteva percepire la gentile mano di amdre natura incitarla e spingerla ad uscire dal suo guscio, una cosa più unica che rara per lei che avrebbe accettato quell'invito più che volentieri.
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    shikaku
    Shikaku;
    Dalla posizione in cui si trovava Shikaku non poteva muoversi liberamente senza allarmare la guardia che si trovava dietro il container al suo finaco ne rischiare di lasciare indietro due individui che avrebberop otuto colpirlo alle spalle o chiamare rinforzi.
    L'unica cosa logica da fare era liberarsi dei due uomini e passare oltre altrimenti avrebbe avuto guai nella fase relativa alla fuga.
    Erano entrambi appoggiati ai container quindi fu semplice trafiggerli entrambi con delle lame d'ombra evocate alle loro spalle.
    L'assassino sentì i due tonfi ma non ci tenne a controllare lo stato delle vittime:sapeva di aver trafitto il cuore di entrambi.

    Uscì dal portone del magazzino trovandosi davanti altri container enormi, una volta tanto la fortuna era dalla sua:quelli l'avrebbero coperto da sguardi indiscreti mentre metteva in atto il suo piano.
    Posiziono entrambi i foderi dei pungiglioni, con questi ultimi ritirati, verso terra per poi attivare il sinistro e iniettare tramite canali formati nel regno delle ombre il veleno paralizzante ai 6 bersagli ma così era troppo diluito.
    Per questo motivo attivo anche il destro paralizzando completamente tutti e 6 gli individui che sapeva trovarsi nello spazio vuoto davanti a lui.
    I colpi erano arrivati da terra e avevano avuto come bersaglio piedi e gambe al livello del polpaccio quindi sapeva di essere riuscito nel suo intento.

    Uscì allo scoperto notando nello sguardo di quegli uomini la volontà di combattere, sicuramente avrebbe avuto dei problemi a combatterli tutti da solo senza far scappare il bersaglio.
    Sapeva tutto ciò ed era per questo che aveva conservato i paralizzanti per ultimi.
    Si avvicinò al gruppo rapido come un ombra oscura, dispensatrice di morte, e uno alla volta fracasso le loro casse toraciche o il cranio così da assicurarsi che non potessero rialzarsi,il risultato fu che caddero uno dopo l'altro sul freddo terreno lasciandosi uno macabro spettacolo alles palle.
    Allo stesso tempo evitò di versare sangue su quel campodi battaglia e camminò verso il "vero" bersaglio della sua missione:Marcus Tenhal.
    Non sapeva se era lui quindi, giusto per andare sul sicuro, sistemò il suo siero della verità nel pungiglione destro e lo iniettò nel braccio dell'uomo.
    Si trattava senza dubbiodi una persona affascinante dallo sguardo deciso ma allo stesso tempo spietato con coloro che fallivano.
    Sicuramente fino a quel momento aveva comprato tutti coloro che gli stavano intorno e ucciso chi si rifiutava di stare al suo comando, un individuo disgustoso che Shikaku avrebbe ucciso più che volentieri.

    Sei tu Marcus Tenhal?
    L'uomo rispose positivamente asserendo all'aspetto da plebeo dell'assassino e al suo povero gusto nel vestire con commenti del tipo "in nero è passato di moda tempo fa amico mio".
    Questo da solo bastava a dare una ragione per farlo secco subito ma il bersaglio non sembrava voler demordere anche con tutte le sue truppe morte e propose un accordo all'assassino.
    Gli disse che avrebbe potuto dargli qualsiasi cosa desiderasse:donne,denaro, fama,potere o se lo desiderava una vita da passare nell'ozio più totale.
    L'unica cosa che chiedeva era di essere lasciato in vita e i servigi dell'assassino a tempo indeterminato.

    Shikaku con la sua espressione impassibile rispose al verme che gli stava di fronte
    Quello che io desidero non è qualcosa che una carogna come te può procurarmi
    Subito dopo aver pronunciato quelle parole diresse un destro portentoso al petto di quell'uomo così potente eppure così malvagio uccidendolo sul colpo.
    Si potè sentire il suono, così familiare alle orecchie di Shikaku, delle costole rotte all'interno dell'organismo nemico.
    Aveva compiuto la missione ora doveva solo tornare alle porte della città per riferire l'accaduto a Zak e Alya sperando che non se la prendessero troppo per quella sua mancanza di pazienza.


    lista veleni: cecity poison
    equipaggiati:pungiglione destro(),pungiglione sinistro()
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    benvenuta^^

    per me sei normalissima u,u
    se ti serve aiuto per la ricerca di buona immagini non esitare a chiedere^^
    prova a leggere, riassumere e poi scrivere il riassunto fatto nella tua testa xd
    non è il metodo più veloce ma ti assicuro che funziona

    chiudo prima di diventare nioiso, spero di vedere presto il tuo pg e di ruolare con te^^
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    intestadara_zpsomzol6db
    Adara;
    Una volta che il gruppo si fu messo d'accordo sul piano d'azione si diresse verso la taverna, Adara era combattuta poichè se da un alto quel giovane elfo poteva conoscere incantesimi che potevano tornarle utili dall'altro sarebbe stato più difficile studiare il mutaforma.
    Le due cose non si escludevano ma diventava molto difficile rispettare entrambi gli obiettivi senza che uno dei finisse per essere svolto male o in modo troppo sbrigativo.
    Avrebbe dovuto impegnarsi molto a quel propositosenza contare che tutto ciò si aggiungeva la ricerca dei suoi genitori:sembrava una sfida e la maga amava le sfide di quel tipo.

    Quei pensieri erano ancora li quando arrivarono alla locanda il che fece sorgere spontanea una domanda:lei aveva alcune monete d'oro poichè non voleva sentirne l'esigenza in situazioni di emergenza ma lo stesso valeva per i due compagni di viaggio?.
    Alistair sapeva sopravvivere senza l'uso del denaro quindi, quasi sicuramente, non ne aveva mai sentito l'esigenza mentre dell'elfo non sapeva cosa pensare ma lui forse qualcosa aveva.
    La fortuna della maga, o del gruppo se l'elfo si fosse unito a loro, era che Alistair sembrava abituato a trattare con quel genere di problemi tanto che rimedio a tutti una stanza grazie a del legno.
    Adara era certa che fosse opera del Kerottero, l'utilità di quella mutazione sembrava non conoscere limiti ed era bene tenere a mente un dettaglio così importante per la buona riuscita del viaggio.

    La stanza che il gruppo aveva ottenuto era una singola ma c'era spazio perchè 3 persone potessero dormire abbastanza comodamente, c'era da dire anche che Adara era abituata a dormire nella solitudine della sua piccola casa in montagna quindi quella situazione era strana per lei.
    Meglio abituarsi a questo genere di cose, è certo che viaggiando in gruppo capiterà abbastanza spesso
    Si disse la maga che comunque sapeva potersi fidare del mutaforma e anche dell'elfo probabilmente.
    In caso di emergenza sapeva come proteggersi senza dover muovere nemmeno un dito e quella sicurezza le dava una fiducia in se stessa più che giustificata.

    La stanza aveva tre letti ma abbastanza piccola, viste le sue dimensioni non c'era molta altra scelta, quindi ognuno poteva avere un luogo morbido dove riposare quella notte.
    Quei letti potevano contenere una persona di media statura come Adara o l'elfo ma sicuramente non Alistair in forma mannare, quello sarebbe stato troppo da sopportare per quelle strutture così piccole.
    Riflessioni queste che vennero interrotte da Alistair che prese la parola e cominciò la sua introduzione:rese chairo sin da subito la sua natura di mutaforma e di non gradire il fatto che gli altri sfruttassero isuoi poteri per scopi personali o il terrore che gli altri avevano quando si trasformava.
    Se la prima parte non impensieriva Adara la seconda le fece sentire un pò di rimorso per le prime reazioni di fronte al Kerottero ma cerco di non pensarci troppo, in fondo ora si era abituata anche quella forma.
    Il discorso continuò con la spiegazione del motivo del suo viaggio:diventare più forte e assumere più mutazioni.
    Chiuse dicendo che sia le sue che la abilità di Adara erano tali da non farsi odiare o mettersi contro di loro.

    Il tutto con un tono di voce degno di un ambasciatore, la maga dovette ricredersi sulla prima opinione avuta sul mutaforma:doveva essere stato cresciuto da qualcuno che, prima di ogni cosa, gli aveva inculcato le buone maniere.
    Diventava violento solo se si trasformava e su questo Adara aveva già fatto diverse ipotesi anche in cerca di una conferma.

    Io mi chiamo Adara, sono un umana cresciuta alla scuola di magia di Hollet quindi si potrebbe dire che sono nata e cresciuta fra i maghi.
    Riguardo ai miei obiettivi sono 2:studiare e analizzare Alistair in quanto mutaforma e cercare i miei genitori scomparsi tempo fa chissà dove.
    Alistair ha già visto qualcosa ma ritengo che sia meglio mettere subito tutte le carte in tavola:ho un buon controllo sulla magia elementale, incantesimi di invisibilità, barriere, illusioni e qualche conoscenza di base di magia curativa ma in generale tento di ampliare le mie conoscenze il più possibile.
    Se ti unirai al gruppo sarò felice di condividere con te le mie conoscenze e assimilare le tue, sono dell'opinione che sarebbe una collaborazione molto proficua

    Come sempre evitò il suo cognome fin troppo conosciuto in Eirydia, non gli andava di far sapere al mondo di appartenere alla famiglia Korina in quanto ciò avrebbe limitato molto la sua liberta personale e questa era l'ultima cosa che voleva.
    Sapeva anche che Alistair non avrebbe fatto alcun caso a quel dettaglio e sperava che, se l'avessero scoperto in futuro, nemmeno l'elfo gli avrebbe dato troppo peso.

    L'unico rimasto che ancora doveaìva dire la sua era Zero e la maga resto in silenzio permettendogli assimilare tutte le informazioni ricevute fino a quel momento.
    La presentazione di Adara era sicuramente quello che avrebbe preoccupato di meno l'elfo poichè il problema era un altro:avrebbe accettato di viaggiare con Alistair?una volta venuto a conoscenza della sua natura e dei rischi che correva la maggior parte delle persone si sarebbe arresa ma come avrebbe affrontato la cosa Zero?.
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    benvenuto^^
    spero ti troverai bene qui e di ruolare presto con te xd
    io sono evil il cercatore di immagini ufficiale del forum, per qualsiasi esigenza non esitare a chiedermi aiuto^^

    CITAZIONE
    Se non si fosse notato da avatar e firma sono anche un malato di serie tv, appena ne inizio una devo finirla il prima possibile, buttandomi in una serie di maratone giornaliere.

    Una cosa in comune xd
    l'unica differenza e che ho questo vizio con gli anime, sono in grado di vedere anche 15 episodi al giorni e forse più tempo permettendo e in passato ero anche peggio ma non vorrei annoiarti con la noiosa storia di un otaku lol
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    vorrei cambiare l'oggetto

    tomo magico:Tomo magico rilegato con una copertura rossa di buona fattura molto spesso con il titolo "magia elementale, come manipolare il vento e i fulmini".
    Contiene la conoscenze necessarie ad apprendere la magia del vento e del tuono di base e avanzate, dalle dimensioni è facile intuire che richieda uno studio lungo e approfondito per poterne tirare fuori qualcosa di utile.

    con un altro oggetto

    "mesmerizzazione degli ourthgal":libro che tratta dei modi che hanno gli ourthgal di sfruttare fino ai loro limiti i loro poteri e capacità sia fisici che mentali.
    Dal punto di vista mentale parliamo dell'uso di eventuali elementi associati all'animale stesso o ad alcune sue particolari abilità.
    Dal punto di vista fisico tratta come manipolare la trasformazione nel proprio animale riducendone o aumentadone le dimensioni fino a portare a veri propri ibridi animali-umani.

    se si può fare e se sarà necessario recupero il topic e cambio la parte del ritrovamento del libro^^
  12. .
    intestadara_zpsomzol6db
    Adara;
    Adara non rimase sorpresa dal fatto che il giovane mago volesse amplificare le sue capacità magiche ma che volesse viaggiare con lei a quello scopo?Poteva anche insegnargli un trucchetto o due e forse apprenderne qualcuno dal suo interlocutore volendo non sarebbe stato poi così male.
    Il problema era che la sua presenza poteva interferire con la sua "ricerca" sul mutaforma quindi doveva analizzare bene la situazione prima di rispondere e la risposta di Alistair rafforzò quell'opinione.
    Il ragazzo poteva essere timido e trovare difficoltà a parlare con lei ma sembrava anche già avere in qualche modo terrore di Alistair e ciò rappresentava un problema:se avesse dovuto scegliere tra i due quell'elfo sarebbe stato scartato di sicuro vista la curiosità della maga circa il mutaforma.

    Il suo compagno di viaggio si offrì di portarlo in groppa se non riusciva a tenere il passo ma il problema era un altro:una volta conosciuta la natura di Alistair sarebbe stato ancora della stessa opinione?.
    Mi sembra una buona soluzione ma a parte questo credo ci siano altri dettagli da discutere e credo che il mio compagno di viaggio sia della stessa opinione
    Rispose la maga per poi ascoltare la proposta del mutaforma e annuire per confermare quella linea d'azione che sembrava ad ora la più saggia.
    Doveva anche ancora chiedere ad Alistair se poteva fare qualcosa circa la probabile pista che aveva trovato e l'avrebbe fatto alla riunione di gruppo che avrebbe avuto luogo quella sera.
    Mentre discuteremo delle nuove regole vorrei anche chiederti un favore, riguarda il motivo per cui mi sono messa in viaggio
    Aggiunse la maga rivolta ad Alistair certa della bontà d'animo del mutaforma:ormai viaggiavano insieme da un pò e sicuramente avrebbe accettato di seguire una pista di quel genere.
    In fin dei conti lui cercava mutazioni e quelle poteva trovarle in qualsiasi luogo quindi il percorso non gli costava nulla lasciarlo alla maga, inoltre se l'elfo si fosse unito a loro sarebbe stato per imparare a potenziare la sua magia quindi anche a lui non serviva per forza un itinerario specifico.

    In attesa che la situazione si sviluppasse ulteriormente la maga notò che si era fatta ora di pranzare e il sole cominciava ad essere alto nel cielo causando una calura poco sopportabile.
    Non aveva particolarmente fame ma non poteva escludere l'ipotesi che uno dei due uomini ne avesse ma evitò di esprimere quel pensiero lasciando la scelta della locanda e del tempismo ad Alistair.
    Decise che solo dopo aver visto la disponibilità dell'elfo avrebbe chiesto ad Alistair di aiutarla nella ricerca dei suoi genitori.


    Edited by evil-naraku - 22/6/2014, 20:53
  13. .
    intestadara_zpsomzol6db
    Adara;
    La maga attendeva il ritorno del mutaforma così da poter capire se l'indizio da lei trovato poteva essere di una qualche utilità ai fini della sua ricerca oltre che un prezioso cimelio per lei.

    Durante l'attesa avverti di essere osservata ma non era il tipo di sguardo che la metteva in allarme, affidandosi al suo intuito poteva ipotizzare che fosse qualcuno troppo timido per avvicinarsi o la stava studiando per chissà quali motivi.
    Il dubbio della maga ebbe una risposta quando vide un elfo avvicinarsi e salutarla, sembrava timido o semplicemente non era abituato a trattare con le donne.
    A ciò avrebbe pensato in seguito ma ora doveva almeno rispondere al suo nuovo interlocutore
    Buongiorno, in cosa posso esserle utile?
    La voce era come sempre cordiale contornata da una espressione gentile e un aspetto quasi nobile visto da un certo punto di vista.
    Avvertì anche a presenza del mutaforma vicino a lei, probabilmente stava aspettando che rispondesse alle domande che il giovane voleva fargli inoltre forse era pronto ad agire in caso di bisogno.

    Apprezzava il pensiero del compagno di viaggio ma, per fortuna, quel giovane uomo sembrava innocuo per la maga che comunque aveva diversi modi per proteggersi alcuni più complessi di altri.


    nuovo ordine evil-forbidden-ed
  14. .
    shikaku
    Shikaku;
    Comiciava a avvicinarsi il tramonto così come l'orario concordato dai tre assassini per incontrarsi davanti alla città ma in quel momento Shikaku non poteva proprio andarsene:aveva trovato il bersaglio e sicuramente non avrebbe rischiato più del dovuto a quel modo sapendo di essere un potenziale bersaglio di assassini.
    Doveva scegliere se ripulire il magazzino davanti a se o quello che portava allo spiazzo:controllo il primo attraverso le ombre e calcolo che poteva diventare un ostacolo per la sua fuga al contrario dell'altro che, se faceva tutto come si deve, poteva risultare innocuo.

    Entrò in quel magazzino entrando e uscendo dalle ombre che ormai stavano ricoprendo gran parte del terreno permettendogli di infilarsi in quell'edificio così pallido senza aprire la porta.
    Era circondato da scatoloni e le pareti interne erano in uno stato pessimo ma non voleva concetrarsi su pensieri di quel tipo, doveva liberasi delle guardie che si trovavano li dentro prima di passare oltre e occuparsi del prossimo passo.
    Ad una prima occhiata aveva scoperto che due guardie erano sul lato sinistro mentre una sola in quello destro:avrebbe attaccato prima quell'uninco individuo che aveva deciso di controllare un angolo vicino la porta dell'edifcio.
    Sguciò rapido tra un contenitore e l'altro nascosto nelle ombre, si fermò solo quando trovò una buona posizione dietro l'individuo:non gliavrebbe dato il tempo di urlare o fare qualsiasi altra cosa.
    Saltò fuori dalle ombre alle spalle dello sfortunato bersaglio che non vide chi l'aveva attaccato, solo due mani apparse alle sue spalle piegargli e spezzargli il collo.
    Il rumore in se fu appena percepibile ma per sicurezza l'assassino nascose il cadavere dell'uomo dietro uno scatolo così che nessuno potesse vederlo.
    Era adesso il turno degli altri due che richiedevano un procedimento leggremente diverso ma ugualmente efficace:l'assassino agganciò grazie alla sua tecnica di spinaggio le ombre dei due per poi attivare il pungiglione e conficcarlo in terra, almeno in apparenza.
    Quel pungiglione era entrato nella dimensione delle ombre e avrebbe iniettato il sonnifero contenuto nel pungiglione destro negli aculei cche punserò le due guardie.
    Quando ritirò il pungiglione sentì due tonfi sordi, il sonnifero aveva funzionato. L?assassino si diresse verso le due guardie dai visi anonimi e spezzo ad entrambi il collo per assicurarsi che non gli facessero qualche brutta sorpresa più tardi.

    I sensi di colpa stavano già cominciando a comparire ma era lavoro e non poteva venire catturato per nulla al mondo:avrebbe solo significato più vittime.
    Stava solo limitando il più possibile la perdita di vite umane e questo lo aiutava ad andare avanti poichè senza quella convinzione avrebbe smesso tempo addietrodi fare l'assassino diventando probabilmente una semplice spia.
    Ad ogni modo aveva liberato anche quel magazzino e riutilizzò per la terza volta il procedimento di osservazione all'esterno per capire come era meglio muoversi:uscire avrebbe significato esporsi alla vista del bersaglio e di un altro gruppo di guardie quindi la porta d'uscita era buona solo per il ritorno.
    L'unica soluzione, dal momento che era da solo, consisteva nel prendere l'atra strada e usare lo stesso metodo utilizzato con il gruppo di quel magazzino.
    Uscì dalla porta da cui era entrato mentre controllava, attraverso l'occhio bendato, i movimenti del secondo gruppo di guardie:non aveva più sonniferi quindi dovevano trovarsi molto vicini ad un muro se voleva sperare di farli fuori in fretta.

    I tre si divisero controllando ognuno un corridoio formato dalla posizione dei magazzini ma questo aiuto a suo modo l'assassino che fece secco il primo appena si avvicinò troppo ad un muro trafiggendolo al cuore con l'ennesima lama d'ombra evocata dall'ombra stessa del bersaglio.
    La stessa sorte seguì il secondo e poi il terzo poichè ognuno di loro fece la stessa identica cosa ma in fondo chi avrebbe mai avuto paura della sua stessa ombra?solo conoscendo le abilità di Shikaku forse quel terrore sarebbe potuto nascere.
    Gli sfortunati soldati di quel piccolo contignente tuttavia non ne erano a conoscenza e ciò signifcava per loro una morte certa.

    L'assassino si diresse verso l'ennesimo magazzino sapendo per certo che stavolta sarebbe stato coperta alla sua uscità da altissimi contenitori.
    Ignorò, per il suo stesso bene, i cadaveri e duante il cammino ricaricò il pungiglione destro con una delle due fialette di veleno paralizzante, aveva un piano per l'ultimo gruppo ma gli sarebbero servite entrambe le cariche di paralizzante per attuarlo.
    Entrò nelò terzo magazzino come aveva fatto con ilsecondo pronto ad agire e ripulire anche quel posto, era anche coperto alla vista da un contenitore alla sua destra quindi avrebbe potuto ragionare con calma e pensare al modo migliore di liberarsi delle due guardie presenti nel modo più veloce ed efficiente possibile.


    lista veleni: siero della verità,paralixing poison X2,cecity poison
    equipaggiati:pungiglione destro(paralixing poison),pungiglione sinistro(paralixing poison)
  15. .
    intestadara_zpsomzol6db
    Adara;
    La maga si sentì rispondere qualcosa che non avrebbe mai immaginato:Alistair non aveva mai assaporato un piatto condito da alcun tipo di spezia.
    Era suo dovere istruirlo sull'argomento nel corso del loro viaggio insieme ma per ora doveva basarsi solo sul suo gusto personale così avrebbe puntato a sapori piccanti e vivaci.
    Le sembrava di aver visto alcune erbe di quel tipo mentre correva ma non poteva saperlo finchè non svolgeva un analisi più approfondita ma almeno aveva deciso cosa prendere durante la sua camminata nei boschi o durante la passeggiata nel villaggio.
    Talvolta quei piccoli centri avevano delle varietà inaspettate e rarissime tanto che ci si chiedeva come diavolo facessero ad averle se stavano sempre rinchiusi fra quelle quatrto capanne.
    Lipotesi della maga era che qualcuno prendesse quell'onere e venisse pagato profumatamente per farlo.

    Raggiunto il villaggio Alistair andò chissà dove a sbrigare chissà quali faccende ma la maga non poteva e non voleva sembrare una stalker così decise che avrebbe controllato il villaggio per vedere se c'era qualcosa di interessante da fare o vedere.
    Di mercati non ne aveva visti e anche i mercanti sembravano spariti ma qualcuno che vendeva merce doveva esserci, c'era sempre qualcuno che svolegva quel compito.
    Quel qualcuno non si trovava da nessuna parte così la maga si rassegnò all'inevitabile:avrebbe dovuto ricorrere alla magia della terra per creare ogni notte la giusta ttrezzatura o chiedere al comapgno di materializzarlo con l'energia arcana.
    Se la prima cosa era disposta a farla la seconda no, non le piaceva dipendere da qualcuno e ancor meno da persone che non voleva la considerassero debole o incompleta.

    Stava per arrendersi e l'idea di tornare all'entrata del villaggio era sempre più forte nella sua mente quando un vecchietto alquanto basso e calvo le si avvicinò osservandola con una certa insistenza.
    Questa cosa metteva un pò a disagio la maga che chiese all'individuo
    Posso chiedere come mai mi fissate in questo modo?
    Il vecchietto sembrò ridestarsi come da un lungo sonno o da profondi pensieri rispondendo che lei assomigliava molto ad una persona vista in quel villaggio tanto tempo fa.
    Aggiunse che viaggiava insieme ad un uomo dall'aspetto nobile entrambi avevano aiutato molto il villaggio in quell'anno di carestia in molti modi e tutt'ora speravano in un loro ritorno per ringraziarli.
    Una doona che assomigliava molto ad Adara?poteva essere la madree l'ipotesi non era poi così incredibile visto che anche la descrizione dell'uomo sembrava coincidere con quella del padre che aveva sicuramente una figura nobile.
    La maga chiese al vecchiettodi descrivere tutti i dettagli che ricordava della coppia e dopo averlo ascoltato si ocnvinse che i suoi genitori erano passati di li.
    Il suo interlocutore aggiunse anche che avevano vissuto in una piccola capanna mezza distrutta ai confini del villaggio, la fortuna sembrava girare dalla sua parte finalmente.
    Ringraziò il vecchietto e si diresse verso il luogo che le aveva descritto.

    Le ci vollero 30 minuti di viaggio per arrivare ai confini del villaggio e cominciare a intravedere la casa eun campo talmente incolto da sembrare irrecuperabile, che avessero tentato di stabilirsi li i primi tempi?non poteva dirlo ocn certezza ma c'erano chiari segni che quel campo, almeno inizialmente, fossero stati arati e seminati.
    Decise di ignorare il campo che ora non era altro che un ammasso di erbacce e buche scavate da talpe.
    La casa era davvero una baracca e l'esterno era davvero mal tenuto ma forse l'interno era un pò più gradevole così decise di entrare anche sperando di trovare qualcosa che appartenesse alla madre, Alistair forse avrebbe potuto farci qualcosa inoltre voleva tenerlo come un ricordo per pensare ai bei vecchi tempi.
    Aprì la porta e vide una stanza con il minimo indispensabile anche se molto in disordine e molti oggetti rotti quasi fosse passato un uragano da quelle parti:erano stai attaccati?.
    La risposta era ovviamente positiva poichè non si poteva spiegare altrimenti la presenza di un grosso buco circolare su un muro dela costruzione.
    Quel buco aveva ai bordi fusi segno che si era trattato di una cavita creata col fuoco e viste le sue dimensioni doveva essere stata usata una tecnica che Adara aveva visto usare dalla madre una volta:una combinazione estremamente potente di aria e fuoco.
    Tale tecnica era da Adara soprannominata l'alito del drago poichè era quella l'impressione che dava la prima volta che la si osservava, una tecnica stupenda che anche lei un giorno sperava di poter usare.
    Con quella tecnica poteva carbonizzare quanti avversari voleva anche se dotati di scudi e armatura di ottima qualità, una vera e propria tecnica mirata al massacro di un grosso numero di nemici.
    Si guardò intorno in cerca di qualcosa da portare con se come ricordo della madre ma l'unica cosa che notò fu un fazzoletto che la maga ricordava di aver creato tempo addietro per lei:per lasciarlo li voleva dire che nemmeno i suoi genitori potevano tenere testa a chi li inseguiva.
    Prese quel piccolo pezzo di stoffa, evidentemente opera di un principiante, decorato con quelli che voelvano essere fiori tipici del bosco intorno alla scuola di Hollet e decise che magari Alistair poteva essergli d'aiuto.

    Uscì dalla casa sperando che i suoi genitori fossero al sicuro e chiuse la porta dietro di se, almeno poteva sperare di capire qualcosa grazie a quello che aveva trovato.
    Richiuse la porta dietro di se e tornò all'entrata del villaggio sapendo che ovunque si trovassero i suoi avevano incontrato qualcuno di talmente forte da costringerli alla fuga e ciò non prometteva nulla di buono.

    Arrivò all'entrata del villaggio abbastanza in fretta e, anche se non aveva trovato quello che cercava in origine, attese il ritorno di Alistair pensando al modo migliore di chiedergli aiuto per la sua ricerca.


    Edited by evil-naraku - 21/6/2014, 13:59
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