Posts written by z e f

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    Dagan
    Dagan;

    Llet non ebbe bisogno di presentarli alle guardie per ottenere il permesso ad entrare e ben presto cavalcarono per la via principale di Aresmelle diretti al castello.

    Dagan si strinse nelle spalle.
    Non proprio, a dire il vero. rispose, con solo congetture in mente. Anche se da quello che so, voi elfi avete il vizio di guardare nella mente altrui. Spero siano delicati.

    Guardò anche lui il drago della principessa sorvolare le loro teste e accennò in quella direzione col mento.
    Lei ne saprà di certo di più.
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    Dagan
    Dagan;

    Dagan si voltò di nuovo sulla sella del cavallo solo leggermente, per guardare per un attimo Esther.
    Ovviamente non la credeva colpevole di farlo pensare ad argomenti che non avrebbe voluto rispolverare, ma si chiese perché tutto in quel momento fosse portato a riviverle.

    Capisco. rispose alle spiegazioni. Allora Bitterblue era partita per cercare Yasil? Come mai aveva cambiato idea?
    Aveva litigato con lei proprio per quello.
    Lo conosco. rispose solo. Ma lui è sparito anni fa. Spero stia bene.

    Fu quasi felice quando furono alle porte di Aresmelle. Esther era troppo genuinamente ignorante sulla sua vita per volerla avere attorno. Era così ingenua che toccava argomenti deboli senza poter saperlo.
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    Dagan
    Dagan;

    Dagan strinse le labbra cominciando invece a capirci di più in quella storia. Esther aveva nominato due persone che avevano fatto alzare l'attenzione del ragazzo nella discussione. Yasil e il mago dagli occhi gialli.
    Aveva gli occhi gialli anche il mago che aveva pedinato lui, Lys e Selene nel tragitto di ritorno verso Aresmelle. Che ci fosse una qualche connessione? E perché Esther non aveva memoria?
    Trovò inutile chiederlo a lei: probabilmente aveva meno risposte di lui.

    Si concentrò invece sulle loro conoscenze in comune.
    Bitterblue non ti ha mai nominato.
    Grazie, Bitt. commentò lui sottovoce, ma il resto della frase di Esther lo incuriosì e rabbuiò insieme. Parlava sempre di Yasil invece. Lo conosci?
    Lo conosceva? Sospirò leggermente senza darlo a vedere. Ormai non ne era più sicuro.
    Cosa ne sa Bitterblue di Yasil? rispose invece, senza dare una vera risposta alla domanda dell'elfa. Anche se implicitamente la risposta voleva già dire che lo conosceva.
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    Dagan
    Dagan;

    Finalmente il fondoschiena di Dagan aveva smesso di lamentarsi, sulla sera di quel dannato cavallo. Adesso andavano al passo con il cavallo e avevano smesso di cavalcare. Llet e Belture cavalcavano uno davanti e uno dietro di lui, mentre la principessa li guardava dall'alto, a dorso del suo drago.
    Bitterblue? ripeté Dagan voltandosi da sopra una spalla per guardare la passeggera. È una mia cara amica. Ho saputo che vi conoscete: una bella coincidenza. Come vi siete incontrate?
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    LA STORIA FIN ORA
    Déjà vu
    Dopo la sparizione di Esther dalla corte di Aresmelle, Lys e Dagan indagano in lungo e in largo per il regno degli elfi, setacciando le scogliere. Seguendo delle tracce lì trovate, la squadra di ricerca è condotta proprio alla palude, dove Esther e il suo rapitore Seanah erano rimasti in balia dei goblin.
    La squadra di ricerca individua con la mente i due, ma Seanah fugge con un ultimo teletrasporto lontano da lì, lasciando Esther da sola e sotto gli effetti di una pozione soporifera.
    Lys e Dagan recuperano dunque Esther, lasciando il posto il prima possibile, per far ritorno ad Aresmelle.


    Dagan
    Dagan;

    Una settimana di cavallo? Quanto era passato?
    Dopo la delusione di non aver trovato proprio nessuno di interessante al seguito di Esther Lemin, l'elfa che stavano cercando e che era sparita improvvisamente dalla città di Aresmelle, Dagan doveva ammettere di non essere esattamente così felice. Era vero, doveva ancora giocare la carta di chiedere maggiori informazioni ad Esther, ma in ogni caso era stufo di cercare sempre e solo informazioni e mai vere persone.
    Avevano cercato di non tempestare Esther con le domande durante il viaggio, anche solo per non farla sentire soffocata. Anche perché la prima cosa che lei stessa aveva annunciato era di ricordare molto poco. Forse passato il trauma avrebbe ricordato meglio?

    Sembrava che gli elfi della squadra fossero convinti che le fosse stata fatta qualche magia che le impedisse di ricordare, ma Dagan aveva dentro di sé la convinzione che avrebbe potuto ricordare qualcosa... almeno qualcosa!

    Era sera quando gli zoccoli dei loro cavalli batterono sulla strada maestra per l'entrata della città di Aresmelle.


    Edited by Kiramor - 13/11/2016, 11:37
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    Dagan
    Dagan;

    Come negare il proprio aiuto ad una gentil donzella? rispose Dagan, chiedendosi lui stesso quanto ci fosse di ironico e quanto di ammiccante in quella frase.
    Da una parte non poteva che ringraziare l'intervento di Lys per averlo salvato dalle grinfie di Ferydan, ma non poté negare che se la principessa non fosse salita proprio in quel momento se la sarebbe data a gambe velocemente e senza problemi.
    In ogni caso, non gli dispiaceva aver risolto la situazione senza troppi danni. In qualche modo ne era uscito indenne, anche se con la mente sottosopra.

    Si augurò che la storia finisse lì, anche se tutto quell'interesse per il ciondolo fomentava ancora di più la sua voglia di sapere. Allora Yasil aveva davvero ragione.
    E se quel ladro avesse avuto contatti con lui...?
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    Dagan
    Dagan;

    Gli occhi della principessa erano dello stesso colore di quelli di Ferydan, o almeno così gli sembrava, però sembravano meno di ghiaccio, in qualche modo. Dagan li evitò subito, come se farlo non le avrebbe concesso di entrargli nella mente.
    Stava per ricercare di nuovo la forza necessaria a contrastare qualsiasi cosa tentassero di fare nella sua testa, ma quel che si aspettava non arrivò mai.
    Sentì invece una voce a tratti, come se qualcuno stesse parlando ma non le avesse prestato attenzione.
    Gli sembrava la voce della principessa, eppure non l'aveva vista muovere le labbra per parlargli. A dirla tutta, la voce gli sembrava anche piena di echi.

    Spalancò gli occhi che si era già apprestato a stringere solo per riflesso e incontrò finalmente le iridi di lei.
    Serrò la mandibola.
    Non c'entro niente. ripeté nel pensiero, non sicuro che potesse davvero sentirlo. Non che avesse bisogno di ribadirlo, poiché la principessa aveva espressamente detto che non voleva sapere che cosa ci fosse andato a fare lui nella stanza. Ricercò nella mente le poche immagini che aveva dell'incappucciato che gli era corso prima incontro e che lui aveva bloccato quando aveva visto stringesse in mano il ciondolo.
    Quel monile è davvero così importante? era più un pensiero che stava rivolgendo a sé stesso, ma non era abituato ad avere gente che guardava e ascoltava i suoi pensieri.
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    Dagan
    Dagan;

    Ferydan, aspetta
    Alla voce che Dagan sentì quasi per caso, improvvisamente il peso nella mente si affievolì, lasciando il ragazzo con una strana sensazione di nausea. Si ritrovò sudato e col fiato corto senza neanche sapere come. Lottare contro la presenza intrusa di Ferydan era stato ben più stancante di quanto avesse immaginato.

    Voglio farlo io.
    Strinse i denti. Allora non cambiava nulla. Nonostante il tono della principessa gli fosse sembrato leggermente preoccupato, non riusciva a fidarsi delle sue intenzioni. Magari voleva solo controllare meglio e non sarebbe stata meno impietosa dell'elfo.
    Non avrebbe implorato pietà, anche se tutto nel suo corpo glielo chiedeva. Ma l'orgoglio era più grande di ogni dolore.
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